Zana è al settimo cielo, Pinot lo incorona: «Oggi non ero il più forte»
La maglia rosa Geraint Thomas è in controllo anche nelle dichiarazioni. Giornata no per Almeida, Frigo è felice anche per la vittoria dell'amico Filippo
Le dichiarazioni al termine della 18a tappa del Giro d’Italia 2023, vinta dal campione italiano Filippo Zana. Battuto allo sprint Thibaut Pinot, mentre tra i big Roglič recupera 20” ad Almeida, non riuscendo però a staccare la maglia rosa Thomas.
Filippo Zana, vincitore della 18a tappa del Giro d’Italia a Val di Zoldo: «È un sogno che diventa realtà»
«Non avrei mai pensato di vivere una giornata come questa, tutti i sacrifici fatti stanno dando i loro frutti. Nel finale ho fatto un piccolo attacco, ma ho visto che Pinot aveva le gambe per stare con me, così ho fatto un po' il furbo, ho cercato di stare a ruota il più possibile e di spuntarla in volata. Mi sono fatto forza pensando che un'occasione così capita poche volte nella vita, forse una sola. Devo ancora realizzare questa vittoria, è un sogno, come tutto questo Giro. Grazie a tutta la squadra, in particolare a Marco Pinotti, per avermi dato fiducia, dall’inizio della stagione fino a oggi».
Marco Frigo: «Eravamo due italiani contro tre francesi, ma abbiamo vinto noi!»
«Avevo segnato con il cerchio rosso questa giornata, per andare in fuga e provare a vincere. Ho dato tutto per provare a vincere, con Derek (Gee) ci abbiamo creduto dall'inizio, ma Pinot e Zana erano più brillanti. Sono contento per la squadra e anche per il mio amico Zana, che ha vinto una bella tappa: eravamo due italiani contro tre francesi, è andata bene così! Gli ultimi giorni non sono stato benissimo, non mi aspettavo di poter andare così forte, ma per fortuna oggi le gambe rispondevano. La terza settimana non è mai banale, tanto più visto il Giro veloce e bagnato che abbiamo fatto: se alla 18a tappa sono davanti a giocarmi la tappa con buone sensazioni, posso solo essere soddisfatto».
Thibaut Pinot: «Zana è stato più forte»
«Ancora un secondo posto, forse un po' meno frustrante rispetto al precedente. Ho lanciato lo sprint troppo presto, però rispetto all'altro giorno non mi sentivo il più forte. Zana ha meritato di vincere. È stata una tappa dura, il terreno per fare la differenza c'era, ma non mi sentivo forte abbastanza da staccare Zana. Un bilancio del Giro? È ancora presto, mancano le due tappe più importanti. Sicuramente è stato un buon Giro fino a qui, nonostante i problemi alla schiena che ho avuto dal primo giorno, ma che ho limitato grazie al lavoro dell'osteopata. Domani non avrò spazio perché ho guadagnato posizioni in classifica, cercherò di stare con i migliori e di consolidare la mia posizione nella generale».
Geraint Thomas, sempre più in maglia rosa: «Può accadere ancora di tutto»
«È stata una giornata solida: ho guadagnato su Almeida e non sono stato staccato da Roglič. Mi sono sentito bene tutto il giorno, in controllo, nonostante Roglic sia stato molto forte nel finale. Primoz ha avuto una giornata storta martedì, João oggi. Devo continuare a essere così consistente e a fare le cose semplici, prendendo le cose giorno per giorno, salita dopo salita. Domani sarà una tappa terribile, con più di 5mila metri di dislivello e la salita più dura alla fine della tappa più dura del Giro. Può succedere ancora di tutto».
João Almeida: «Alla fine non è andata male»
«La tappa era più corta di quella del Bondone, ma molto intensa e dura. Non è stata la mia giornata migliore, non mi sono sentito bene già dai primi chilometri, ma alla fine non sono arrivato così lontano dagli altri. Devo dire grazie alla squadra, che ha fatto un lavoro perfetto. Alla fine non è andata così male».