Variazione con fuga per la vittoria: a van Aert la decima tappa della Vuelta
Terzo successo fortemente voluto dal belga, tra i più attivi nel caotico avvio di tappa assieme a Marc Soler, terzo. Ottimo secondo Pacher, ritiro per Ciccone
È arrivata dalla fuga la terza vittoria di Wout van Aert (Visma - Lease a Bike) alla Vuelta a España 2024: l'asso belga batte senza troppi problemi Quentin Pacher (Groupama - FDJ) in uno sprint a due, dopo aver staccato in pianura gli altri compagni di fuga, tra i quali Marc Soler (UAE Team Emirates), poi terzo. Rimane in rosso Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale), che con la squadra controlla la corsa e amministra le forze in vista delle prossime tappe.
Vuelta a España 2024, la cronaca della decima tappa
Frazione interlocutoria, quella di 160 km da Ponteareas a Baiona con la quale la Vuelta riparte dopo il primo giorno di riposo. Sono circa 10 i chilometri ondulati in avvio, poi la prima salita di giornata, l'Alto de Fonfría (15.3 km al 4.3% di pendenza media), un seconda categoria. Dopo la discesa dal Fonfría, un lungo tratto vallonato di una sessantina di chilometri, prima di incontrare in sequenza le salite dell'Alto de Vilachán (6.3 km al 5.5% di media); l'Alto de Mabia (6 km al 5.7%); e l'Alto de Mougás (9.9 km al 6.1%, con punte massime al 15%), il cui scollinamento è posto a 20.3 km dal traguardo. Su quest'ultimo GPM ci sono anche secondi di abbuono per la classifica generale, mentre i punti per la maglia verde sono in palio sul traguardo volante di A Barroca, posto tra il Mabia e il Mougás. Ultima asperità di giornata, la salita non categorizzata di Cabo Silleiro (1.5 km al 5.5%), con lo scollinamento a meno di 7 km dal traguardo, sul quale qualcuno potrebbe anticipare una possibile volata sull'arrivo pianeggiante di Baiona.
Pronti via è subito aggressiva la UAE Team Emirates, che prova con Jay Vine e Brandon McNulty. In gruppo si susseguono diversi attacchi che infiammano la prima ascesa di giornata, l'Alto de Fonfría: più di tutti cerca di evadere dal plotone Marc Soler (UAE Emirates), che inizialmente porta con sé Óscar Rodríguez (INEOS - Grenadiers) e Daniel Felipe Martínez (Red Bull - BORA). Il loro tentativo viene però annullato da un allungo di Wout van Aert (Visma - Lease a Bike). La Decathlon AG2R La Mondiale contribuisce a tenere chiusa la situazione in corsa tirando con Bruno Armirail, mentre già diversi corridori si staccano dalla coda del gruppo. Cerca di prendere il largo anche un gruppo più numeroso, con tra gli altri Cristian Rodríguez (Arkea B&B Hotels), Mauri Vansevenant (T - Rex - Quick - Step) e Stefan Küng (Groupama - FDJ), ma anche questa fuga ha vita breve.
Ci riprova allora Soler, sulla cui ruota si riporta Wout van Aert: il belga vince il GPM sull'Alto de Fonfría, mentre si accoda anche William Junior Lecerf (T - Rex - Quick - Step). Il gruppo continua ad essere scosso da diversi attacchi, ma solo Juri Hollmann (Alpecin - Deceuninck) e Quentin Pacher (Groupama - FDJ), riescono a raggiungere il trio in testa e a dare il loro contributo perché la fuga prenda il largo. L'ultimo ad evadere è Alessandro De Marchi (Jayco AlUla), quando il gruppo sembra finalmente rilassarsi: in testa è la Decathlon AG2R La Mondiale a sancire l'ufficialità della situazione di corsa con un ritmo regolare che consente al gap degli uomini in testa di salire. Il Rosso di Buja prova a ricucire per una trentina di chilometri, arrivando a 35" dalla testa della corsa, senza purtroppo riuscire a raggiungerla e lasciandosi riprendere dal gruppo a 69 km dal traguardo.
La testa della corsa inizia la sequenza l'Alto de Vilachán con 6'20" sul gruppo: i fuggitivi si danno cambi regolari e nessuno contesta il GPM a William Junior Lecerf, che passa per primo senza sprintare su van Aert e Hollmann. Sulle pendici dell'Alto de Mabia in gruppo si porta davanti la Red Bull - BORA, che imposta un ritmo più duro, mettendo in difficoltà diversi corridori, tra i quali Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny). Arriva intanto la notizia del ritiro di Giulio Ciccone (Lidl-Trek) a causa del dolore al ginocchio sofferto per una caduta nell'ottava tappa.
Van Aert gioca d'astuzia approfittando dello sprint intermedio
Van Aert vince il GPM dell'Alto de Mabia e approfitta dello sprint intermedio di A Barroca per partire e aprire un buco rispetto ai compagni di fuga: solo Pacher riesce a seguirlo, quando manca pochissimo all'inizio dell'Alto de Mougás, la cui prima ripida sezione avrebbe potuto favorire un attacco da parte di Soler o Lecerf. Il duo in testa riesce a guadagnare 20", mentre dietro si stacca Hollmann e Lecerf non dà cambi a Soler. In gruppo è la T-Rex - Quick-Step a prendere la salita in testa, rimontata poi da Felix Gall e Valentin Paret-Peintre per il leader della generale Ben O'Connor. Dopo qualche chilometro è la EF Education - Easypost a tirare in favore di Richard Carapaz, ma l'ecuadoriano non riesce a fare la differenza: si porta allora in testa Mattia Cattaneo per Mikel Landa. Il gruppo è ridotto a circa 25 unità e torna in testa la Dacathlon AG2R La Mondiale.
Pacher e van Aert continuano la loro azione, mentre Lecerf attacca Soler cercando di raggiungere il duo in testa, ma viene ripreso. Van Aert e Pacher passano al GPM di Mougás con un rassicurante vantaggio di 37" su Soler e Lecerf, che si getta in discesa cercando di distanziare nuovamente lo spagnolo. I due in testa guadagnano quasi 1' in discesa e passano senza problemi su Cabo Silleiro e sulla tortuosa discesa verso Baiona, dove Juri Hollmann riesce a tornare sotto a Lecerf e Soler, che sono però lontani.
Pacher prova ad attaccare van Aert a 1.6 km dall'arrivo, ma il belga si riporta senza problemi sulla ruota del francese, tenendolo in testa per tutto l'ultimo chilometro. Wout van Aert lancia la propria volata a 200 m dal traguardo: lo sprint dura poco più di 50 m, perché Quentin Pacher si rialza e van Aert può arrivare sul traguardo celebrando la sua terza vittoria. Dietro di loro Juri Hollmann lancia lunghissimo lo sprint per provare a beffare i due scalatori, ma Marc Soler lo sopravanza negli ultimo 50 m conquistando la terza piazza. Regola il gruppo Txomin Juaristi (Euskaltel - Euskadi).