Tadej Pogačar, vincitore della 4^ tappa della Grand Boucle ©Tour de France
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Pogačar: "Ho avuto paura in discesa". Evenepoel: "Sembrava di essere ai Paesi Baschi"

Le parole dei protagonisti della 4^ tappa del Tour de France 2024: la Maglia Gialla spiega perché ha attaccato tardi, il belga ricorda brutti momenti

02.07.2024 18:29

Battaglia doveva essere e battaglia è stata. La 4^ tappa del Tour de France 2024, che ha visto il passaggio in cima al leggendario Col du Galibier ha fatto vittime importanti e soprattutto ha visto il successo in grande stile di Tadej Pogačar, che si riprende la maglia gialla e guadagna 45" in totale sul primissimo inseguitore, Remco Evenepoel. Ecco, dunque, la voce di alcuni protagonisti della frazione odierna, da Pinerolo a Valloire.

Tadej Pogačar arriva da solo a Valloire ©Tour de France
Tadej Pogačar arriva da solo a Valloire ©Tour de France

Pogačar: “Non volevo partire troppo presto a causa del vento”

Questo era più o meno il piano e lo abbiamo eseguito perfettamente. È stato come un viaggio da sogno. Il fatto che sia riuscito a completarlo da solo è incredibile, sono super felice. Volevamo dare una scossa oggi. Conosco molto bene questo posto, in passato mi sono allenato qui per tante settimane. Mi sembrava di correre in casa affrontando il Sestriere e il Monginevro. È stato molto bello correre qui. C'erano anche dei secondi bonus in cima ed ero fiducioso sin da subito. Anche le gambe erano buone, quindi ho voluto provarci. All'inizio c'era molto vento contrario in salita, la squadra ha fatto un ottimo lavoro, ma non volevo partire troppo presto a causa del vento. Ho cercato di fare la massima differenza possibile nelle ultime centinaia di metri. Dopo ho affrontato la discesa, ma ero un po' sorpreso che la strada fosse bagnata nelle prime tre curve. Questo l'ha resa spaventosa. La discesa era molto veloce, conoscere la strada contava molto. Sono molto contento della mia forma e di come mi sento in bici”.

Evenepoel: “Pogačar è troppo sopra rispetto al mio livello”

È sempre positivo quando finisci secondo dietro al miglior ciclista del mondo. Non c'è niente da criticare sulla nostra strategia. È stata una buona giornata per noi. Avevo un aspetto fresco sul Galibier? Grazie. Ma l'attacco di Tadej è stato molto forte. Ho provato a seguirlo, ma era ancora un po' troppo al di sopra del mio livello. Ho cercato di andare il più veloce possibile lì perché sapevo che c'erano dei secondi bonus in cima. Poi in discesa quella parte bagnata era un po' spaventosa. Sono scivolato un paio di volte e questo non è stato un granché per la fiducia. Sono semplicemente sceso il più veloce possibile. Era veloce, tecnica e spaventosa. L'asfalto mi ha ricordato quello dei Paesi Baschi, un fondo stradale accidentato, non mi sentivo a mio agio al 100%. Speriamo che da qui in poi le cose non peggiorino. Sento che sto migliorando, ora mi sto già concentrando sulla cronometro di venerdì. Ho visto un top team e questo per me è motivante. Da subito ho avuto un buon feeling, ma Tadej è il migliore”.

Landa: “Buona giornata per Remco, io ho fatto un errore in salita”

Credo che per Remco sia stata una buona giornata, stiamo bene. La discesa finale non era affatto semplice e se eri da solo diventava un'agonia. Tutti sapevamo che Tadej fosse molto forte e così è stato. Stavo abbastanza bene, peccato che nel finale ho fatto uno sbaglio, ho seguito un po' Almeida, ma poi ho perso la sua ruota e ho perso qualche secondo. Siamo fiduciosi, ma per finire questa prima settimana manca ancora la crono e possiamo fare ancora tanto. Sinceramente sto pensando solo a dare una mano a Remco”.

Almeida: “Penso di essere forte in questo momento”

Penso di essere abbastanza forte in questo momento, quindi mi piace come stanno andando le cose adesso. Sono felice che sono riuscito a demolire i concorrenti. Ora attendo con ansia le prossime tappe. Se sul Galibier non avessimo avuto vento contrario, avremmo avuto grandi differenze e per noi sarebbe stato meglio, ma c'era vento contrario, quindi non lo sapremo mai. La salita in sé non è molto difficile, solo l'ultima parte è un po' più ripida, quindi non sarebbe intelligente attaccare prima. Quello era l'unico punto in cui Tadej avrebbe potuto fare la differenza e lo ha fatto. Cinque stelle per il lavoro di tutti”.

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