
Merhawi Kudus è stato dimesso dopo un mese in ospedale per la caduta al GP Marseillaise
Lo scorso 2 febbraio il corridore eritreo della Burgos-Burpellet-BH aveva riportato lesioni alle costole, alla colonna vertebrale, all'osso sacro e ai polmoni
Dopo un mese di convalescenza in ospedale a causa della grave caduta occorsa durante il GP Marseillaise, per Merhawi Kudus è finalmente tempo di voltare pagina. Il 31enne eritreo, neoacquisto della Burgos Burpellet BH, ha dovuto trascorrere più di 30 giorni in una struttura ospedaliera, prima in Francia e poi in Spagna, prima di essere dimesso.
La caduta e la convalescenza
Lo scorso 2 febbraio, in occasione del GP Marseillaise, una delle corse d'apertura del calendario ciclistico europeo e la prima in territorio francese, Kudus è rimasto vittima di una caduta in discesa cui ha riportato conseguenze molto serie. Come riportato dalla squadra nel comunicato rilasciato oggi, il bollettino medico recitava: “diverse fratture agli archi costali, alle vertebre lombari e all'osso sacro, oltre a una contusione polmonare con emopneumotorace”. Quest'ultimo, per essere più precisi, è un versamento di sangue nel cavo pleurico (lo spazio compreso tra i due foglietti della pleure) associato a una raccolta di aria (pneumotorace), con conseguente collasso del polmone.
Nella prima settimana il corridore ex Astana e EF è stato ricoverato in un ospedale di Marsiglia; successivamente, è stato trasferito in Spagna con un'ambulanza medicalizzata. Una volta arrivato a Burgos, Kudus è stato ricoverato all'Ospedale Recoletas, dove è rimasto sotto la supervisione dei medici del team per quattro settimane. Infine, una settimana fa, Merhawi è stato dimesso dall'ospedale e attualmente alloggia all'Hotel Ciudad de Burgos, insieme agli altri membri della squadra. La Burgos BH ha fatto sapere che il corridore sta bene e non vede l'ora di iniziare la fase di recupero per tornare in bicicletta. “Il fatto che non abbia dovuto subire un intervento chirurgico è stato un fattore positivo in questo processo”, ha evidenziato la squadra spagnola.

Nella giornata di domani Kudus si sottoporrà a ulteriori esami medici. Se i risultati di questi esami daranno esito positivo e riceverà l'autorizzazione medica, l'esperto corridore eritreo potrebbe rientrare in patria nei prossimi giorni per proseguire la riabilitazione.
Estrema cautela prima del ritorno in sella
Data la gravità degli infortuni, nel comunicato la Burgos ha precisato: “vogliamo che il recupero segua il suo corso naturale, senza alcuna pressione”. Per questa ragione, al momento non è stato fissato un calendario per il ritorno agli allenamenti e alle gare del corridore nativo di Asmara, pur mantenendo la speranza di rivederlo in sella quest'anno.
Nella sua carriera da professionista, cominciata nel 2013 come stagista per la Bretagne-Séché-Environnement, Kudus è diventato nel 2015 il primo corridore eritreo - assieme a Daniel Teklehaimanot - a correre il Tour de France. Dal 2016 al 2023 ha poi corso sempre per squadre di livello World-Tour, rispettivamente cinque anni in MTN - Qhubeka (poi Team Dimension Data), tre in Astana e infine due per la EF Education - Easy Post.