Marten Van Riel conquista il T100 di Dubai e il titolo Mondiale del Triathlon World Tour © T100 via X
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Triathlon, T100: Marten Van Riel non fa sconti a Dubai e si prende gara e titolo mondiale

Vittoria in solitaria per il trentunenne di Loenhout che si assicura il primo titolo mondiale del T100. Bogen è l'ultimo a cedere e chiude 2°, Brownlee beffa Smith nel finale ed è 3°

Marten Van Riel si conferma il più forte triatleta al mondo sulla distanza del T100. A Dubai, nell'ultima prova, il belga ha centrato la vittoria in solitaria e ha rafforzato la sua leadership in classifica generale conquistando il primo titolo mondiale del Triathlon World Tour.

La gara del belga è stata pressoché perfetta: dopo due ottime frazioni a nuoto e in bici, Van Riel ha staccato uno ad uno i suoi rivali diretti nella corsa e si è involato verso la vittoria.

I favoriti per l'ultimo appuntamento del T100 Triathlon World Tour a Dubai © T100
I favoriti per l'ultimo appuntamento del T100 Triathlon World Tour a Dubai © T100

Nuoto: Van Riel guida il gruppo di testa con Royle e Bogen

Sin dall'ingresso in acqua Van Riel ha messo alla corda gli avversari imponendo un ritmo molto elevato. Il belga è uscito dal primo dei due giri al comando di un gruppo di una decina di unità, tra cui erano presenti anche Youri Keulen, Kyle Smith, Rico Bogen e Alistair Brownlee.

Nel secondo giro il ritmo si è abbassato, permettendo a Jason West e Ben Kanute di rientrare sul gruppo di testa. Aaron Royle è stato il primo di un gruppo di tredici atleti ad entrare nell'area di transizione. Più staccati Rudy Von Berg (+47") e Magnus Ditlev (+1'16"), così come Léon Chevalier (+3'17") e Sam Long (+4'04"), costretti a una lunga rimonta al termine della frazione meno adatta alle loro caratteristiche.

Bici: sei uomini al comando, un problema meccanico frena la rimonta di Ditlev

La frazione di bici si è rivelata decisiva per l'esito della gara. Il gruppo che era uscito dall'acqua al comando si è dimezzato, lasciando al comando Van Riel, Bogen, Brownlee e Smith, oltre a Mathis Margirier e Frederik Funk. Frazione da dimenticare per West, Keulen e Royle, che hanno perso più di 3' nel corso degli 80 chilometri uscendo dalla lotta per la vittoria, e per Kanute, Bradley Weiss e Max Neumann, che hanno abbandonato la gara. Ditlev ha invece avuto a che fare con la sfortuna: poco dopo metà frazione, il danese si è dovuto fermare a bordo strada per un problema meccanico che lo ha tagliato fuori dalla lotta per la vittoria.

Corsa: Van Riel stacca Smith e Bogen e vola verso il titolo mondiale

Nei primi chilometri il sestetto di testa si è selezionato ancora: Bogen e Van Riel hanno imposto un ritmo molto forte per Brownlee, Funk e Margirier, mentre Smith ha risposto bene mantenendo il passo del belga e del tedesco. I tre hanno condotto la gara per 8 chilometri, quando Van Riel ha accelerato: Bogen ha tenuto il passo del belga, mentre Smith è stato costretto a rallentare e ha perso contatto dai primi due, lanciati verso un testa a testa finale.

Quando tutto sembrava pronto per una volata a due, Van Riel ha lanciato un altro attacco; stavolta anche Bogen ha dovuto cedere alla zampata del belga, che si è diretto verso una grande vittoria in solitaria. Van Riel ha conquistato gara e titolo davanti a Bogen (+22"), che a soli 24 anni si conferma uno dei prospetti migliori su questa distanza, e al veterano Brownlee (+1'08"), capace di superare Smith (4° a 1'24") nelle battute finali. Completano la top 10 Margirier (+2'27"), Justus Nieschlag (+3'14"), Funk (+3'32"), Ditlev (+4'12"), Peter Heemeryck (+4'34") e Long (+5'55").

Forte di tre vittorie e un 2° posto su quattro partecipazioni, Van Riel ha conquistato il titolo con 153 punti precedendo in classifica generale Smith (111) e Bogen (102).

Con il T100 in archivio gli occhi sono puntati sul Mondiale Ironman 70.3, l'ultimo grande appuntamento della stagione, che si disputerà a Taupō, in Nuova Zelanda, il 14 e il 15 dicembre.

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Amedeo Onnis
Se sorrido mentre parli, probabilmente stai parlando di ciclismo. Tifoso sfegatato di tutti i corridori dal nome bizzarro, sono tra quelli che attendono la stagione di ciclocross più di quella su strada.