Professionisti

Uno sguardo al prossimo Giro d'Italia

22.11.2017 16:06

Fra sette giorni verrà presentato il percorso dell'edizione 2018 della Corsa Rosa. Riepiloghiamo le voci, le conferme e i dubbi relativi al tracciato


Mancano esattamente sette giorni e poi il percorso del Giro d'Italia edizione centouno sarà realtà. Diversamente dal recente passato il vernissage della Corsa Rosa non è stato posizionato in prossimità de Il Lombardia, nella prima decade di ottobre, ma ben quaranta giorni più tardi. Ragione principale quella dettata dai molti dubbi ancora in essere, con diverse località in bilico per motivi talvolta economici, altrimenti politici e se non di equilibrio generale del disegno.

Intanto il Tour de France è cosa nota da un mese e, diversamente dal consueto, ha ricevuto un generale apprezzamento da addetti ai lavori e non. Riuscirà anche il Giro a soddisfare i fini palati di corridori e appassionati? Lo scopriremo mercoledì prossimo, in (una finalmente ritrovata) diretta tv. Intanto, però, è il momento giusto per provare a stilare il disegno dell'appuntamento in rosa 2018, con certezze che si mischiano a ipotesi più o meno affidabili. Senza dimenticare che, in merito, sul forum di Cicloweb il tema è sviscerato in maniera approfondita da molti utenti.

Dopo il via da Israele, l'ipotesi Sicilia è la favorita
L'unica sicurezza riguarda la Grande Partenza che, come ufficializzato già a metà settembre, verrà data in Israele. Venerdì 4 maggio il via con una cronometro individuale di 10.1 km a Gerusalemme, in un tracciato decisamente ondulato. Sabato 5 la prima bagarre tra i velocisti nella Haifa-Tel Aviv di 167 km quasi totalmente pianeggiante. Epilogo simile dovrebbe averlo la Be'er Sheva-Eilat di domenica 6, lunga 226 km e che presenta qualche asperità solo nella fase iniziale. Da qui in poi, tanta incertezza.

Soprattutto per quanto riguarda il ritorno nel Belpaese. Da tempo la regione indicata come la prescelta per lo sbarco della carovana dopo il giorno di riposo dedicato al viaggio in Europa è la Sicilia. Ma, nelle ultime settimane, si sono levate nubi pesantissime sulla seconda presenza consecutiva delle strade della Trinacria. Ciò nonostante, la bilancia pare ancora pendere più sul sì che sul no: in caso contrario, tutto il prosieguo sarebbe da ridefinire, con l'eventualità da non scartare di un un viaggio in Centro Italia prima di una rapida discesa a sud.

Consideriamo dunque come dentro al percorso l'isola: Catania è il luogo deputato per la partenza della quarta tappa di martedì 8, con inedito arrivo a Caltagirone dopo un tracciato ondulato. Mercoledì 9 si prosegue verso ovest: dalla Valle dei Templi di Agrigento alla Valle del Belice, per celebrare il cinquantesimo anniversario del terremoto che ha colpito la zona. La località prescelta per l'approdo è Santa Ninfa e sarà una giornata aperta a qualche tranello.

Giovedì 10, dopo lunghissimo trasferimento (circa 200 km), l'ultima sfida del trittico siciliano. La più difficile e la più attesa, se è vero che, per il secondo anno di seguito, l'Etna ospiterà la Corsa Rosa. Il via da Caltanissetta in una giornata tutta disegnata nell'entroterra: il versante prescelto per l'ascesa al Mungibeddu è quello sudoccidentale, diverso dal più tradizionale versante sudorientale che porta al Rifugio Sapienza. Nel 2018 il traguardo dovrebbe essere posto in prossimità dell'Osservatorio astronomico.

Mercogliano e Campo Imperatore per il primo finesettimana italiano
Il ritorno nel Continente avverrà, come facilmente prevedibile, via traghetto. Ma la località scelta per la partenza di venerdì 11 non dovrebbe essere nel reggino quanto nel vibonese, costringendo quindi a un trasferimento ulteriore di una novantina di km. La ragione è nella volontà di risalire lo Stivale in maniera rapida, come testimonia anche il disegno tutto costiero della tappa calabra: da Pizzo all'estremo nord della regione, con Scalea che pare favorita rispetto all'ipotesi Praia a Mare.

Il comune cosentino dovrebbe comunque trovare soddisfazione come partenza di tappa sabato 12, per quello che rappresenterebbe il secondo arrivo in salita. Anche se, nelle ultime esibizioni, l'ascesa verso il Santuario della Madonna di Montevergine di Mercogliano non ha certo fatto impazzire per spettacolo: chissà che ora, posto in un fine settimana, possa risultare più elettrizzante.

Promette fuochi d'artificio la giornata di domenica 13, con un appuntamento tutto appenninico su una salita dura, lunga ma che manca da troppo tempo nel percorso del Giro. Dalla beneventana Pesco Sannita la carovana si dirige, in una frazione verosimilmente sopra i 200 km di lunghezza, verso gli oltre 2000 metri di Campo Imperatore, ascesa utilizzata quest'anno come ultimo scontro al Giro under 23.

Si risale per Abruzzo, Umbria, Marche e Emilia
Il secondo giorno di riposo lascia i girini in Abruzzo, per la ripartenza di martedì 15. Qui si propone un altro dei dubbi ancora in essere: sarà scelta Penne o la confinante Farindola, tributando così un omaggio alla sciagura accaduta nell'hotel a Rigopiano? Le indiscrezioni fanno propendere per la seconda ipotesi. L'arrivo, dopo un'altra frazione superiore ai 200 km (la quarta di fila), sarà posto in Umbria, a Gualdo Tadino: il tracciato si preannuncia assai ondulato nella prima parte ma, verosimilmente, si assisterà ad una volata di gruppo.

Dalla perugina Assisi all'anconetana Osimo la distanza non è elevata, ma l'orografia della zona consente di disegnare un appuntamento interessante per la giornata di mercoledì 16. La stessa Osimo è data in ballottaggio per il via di giovedì 17 con Filottrano, paese dell'indimenticato Michele Scarponi: giornata adatta ai velocisti con il traguardo a Imola, nel circuito Enzo e Dino Ferrari, non prima di un passaggio sull'ascesa dei Tre Monti, punto chiave nel 1967 del Mondiale vinto da Vittorio Adorni.

Zoncolan e Sappada per il weekend triveneto
Venerdì 18 primo appuntamento nordestino, con una frazione che, se confermate le indiscrezioni, lascia l'amaro in bocca. Partenza da Ferrara e arrivo a Nervesa della Battaglia, dopo aver scalato nel finale l'ascesa di Santa Maria della Vittoria. Un po' pochino come omaggio al centenario della fine della Grande Guerra. Se poi si aggiunge il mancato passaggio sulle locali terre rosse già viste a livello giovanile, ecco che l'auspicio di un diverso disegno aumenta.

Sabato 19 scocca l'ora delle Alpi, con la cima più iconica degli ultimi anni: da San Vito al Tagliamento al Monte Zoncolan, affrontato dal classico versante di Ovaro. L'ipotesi di doppia ascesa al colosso carnico appare ormai tramontata o, meglio, da considerare per le prossime edizioni. Giornata ovviamente attesissima dagli uomini di classifica nonché dai tantissimi appassionati pronti ad assiepare i ripidi tornanti del Kaiser.

Domenica 20 nuova sfida in salita, ma su un arrivo più semplice. Da Tolmezzo si dovrebbe giungere fino a Sappada, ma non nella tanto affascinante quanto complicata logisticamente (per i mezzi della carovana) località delle Sorgenti del Piave. Nella parte conclusiva dovrebbe esserci l'inedita salita della Forcella di Zovo a dare la possibilità di attacchi prima delle rampe finali di giornata.

Una crono trentina, poi salite a Prato Nevoso e Jafferau
L'ultimo giorno di riposo precede la prima cronometro sul suolo italiano. Martedì 22 la Trento-Rovereto si preannuncia tutta pianeggiante per un chilometraggio di poco inferiore ai 30 km. Il viaggio verso ovest prosegue mercoledì 23: abbastanza sicura la partenza da Arco mentre ancora molti dubbi riguardano la località d'arrivo. In pole position, è proprio il caso di dirlo, pare Monza nella location dell'Autodromo Nazionale già utilizzato per la partenza della crono conclusiva del Giro 2017.

La Corsa Rosa terminò a Milano che, quest'anno, dovrebbe cedere ad altri lo scettro. Il capoluogo lombardo dovrebbe comunque essere presente con la partenza di giovedì 24, primo dei tre appuntamenti delle Alpi occidentali. L'arrivo prescelto per questa giornata pare essere quello di Prato Nevoso, per una frazione lunga ben oltre i 200 km e che tocca le colline del Monferrato.

Venerdì 25 ecco la mini frazione ormai d'ordinanza, con tre salite tutte sopra o in prossimità dei 2000 metri: dalla reggia di Venaria Reale la prima asperità è il Colle delle Finestre, seguito poi dalle salite verso Sestriere e, infine, verso Jafferau, per una giornata con forse troppo falsopiano a rendere sconsigliabili gli attacchi da lontano.

Cervinia ultima salita, finale (a crono?) a Roma
Il redde rationem di sabato 26 è programmato fra Piemonte e Valle d'Aosta. Dopo il via di Susa lunghissimo tratto pianeggiante per entrare nella regione autonoma dove, in rapida successione, si scaleranno i difficilissimi Col Tsecore e Col de Saint Pantaléon, prima dell'arrivo in alta quota a Cervinia, con l'ipotesi, ancora non definitiva, di portare il traguardo al termine di una ulteriore e dura rampa verso la Cappella degli Alpini.

Domenica 27 il gran finale: verosimilmente con una cronometro, tuttavia non è ancora del tutto esclusa l'eventualità di una frazione in linea. Ma, come detto, non a Milano, quanto piuttosto nell'altra grande città del Belpaese. Roma pare infatti la sede prescelta per il sipario finale, con la speranza per il pathos che il discorso vittoria finale sia ancora aperto come accadde nel 2009, ultima volta che il Giro toccò la capitale. Anche se il traguardo dovrebbe essere posizionato all'estero, in un luogo simbolico come pochi altri, vale a dire Piazza San Pietro. Appare dunque definitivamente battuta l'ipotesi Vittorio Veneto come altro territorio pregno di significato e meritevole di ottenere l'arrivo.

Questo, dunque, il menu che probabilmente i 176 corridori in gara affronteranno nel prossimo maggio

Prima tappa (4 maggio): Gerusalemme-Gerusalemme (cronometro)
Seconda tappa (5 maggio): Haifa-Tel Aviv
Terza tappa (6 maggio): Be'er Sheva-Eilat
Quarta tappa (8 maggio): Catania-Caltagirone
Quinta tappa (9 maggio): Agrigento-Santa Ninfa
Sesta tappa (10 maggio): Caltanissetta-Monte Etna
Settima tappa (11 maggio): Pizzo-Scalea
Ottava tappa (12 maggio): Praia a Mare-Montevergine di Mercogliano
Nona tappa (13 maggio): Pesco Sannita-Campo Imperatore
Decima tappa (15 maggio): Farindola-Gualdo Tadino
Undicesima tappa (16 maggio): Assisi-Osimo
Dodicesima tappa (17 maggio): Filottrano-Imola
Tredicesima tappa (18 maggio): Ferrara-Nervesa della Battaglia
Quattordicesima tappa (19 maggio): San Vito al Tagliamento-Monte Zoncolan
Quindicesima tappa (20 maggio): Tolmezzo-Sappada
Sedicesima tappa (22 maggio): Trento-Rovereto (cronometro)
Diciassettesima tappa (23 maggio): Arco-Monza
Diciottesima tappa (24 maggio): Milano-Prato Nevoso
Diciannovesima (25 maggio): Venaria Reale-Jafferau
Ventesima tappa (26 maggio): Susa-Cervinia
Ventunesima tappa (27 maggio): Roma-Roma (cronometro)
Notizia di esempio
Bryan Chaves, fratello di Esteban, ingaggiato dal vivaio della Orica