Ciclismo Giovanile

Giro d'Italia Under 23, sul Monte Amiata tappa e maglia per il colombiano Ardila

17.06.2019 16:07

La quarta tappa del Giro d'Italia Under 23, la Buonconvento-Monte Amiata di 140.2 km, è la prima con arrivo in salita sulla montagna simbolo della Maremma; 13.5 i km dell'ascesa conclusiva, con una pendenza media del 6.5%. Si riparte dalla località senese con Fabio Mazzucco (Sangemini-Trevigiani) in maglia rosa dopo la splendida prova di ieri sugli sterrati. 158 gli atleti al via, ma nei primi km si ritira il velocista Kaden Groves (SEG Racing Academy), caduto nella frazione di ieri.

Sin dal via si susseguono gli scatti, con una dozzina di elementi che provano ad avvantaggiarsi sulla salita verso Montalcino, con un'andatura elevata tanto che il gruppo si spezza. Riunitosi in discesa, non mancano nuovi tentativi ma la fuga buona si forma solo attorno al km 50 con tre componenti: sono il belga Viktor Verschaeve (Lotto Soudal Under 23) e la coppia della Mastromarco composta da Gabriele Ninci e Federico Rosati.

Nella fase di continui mangia e bevi nella Val d'Orcia, dopo il gpm di Montieri (km 71.4) conquistato da Rosati, Verschaeve prova con successo a distanziare i due italiani, iniziando una valente cavalcata: a 40 km dal termine il belga vanta 2'40" sul duo Mastromarco e ben 3'50" sul gruppo. Ninci e Rosati vengono riassorbiti dal plotone a 33 km dalla fine e subito dopo si lanciano in un contrattacco il kazako Olzhas Bayembayev (Astana City) e soprattutto l'austriaco Markus Wildauer (Tirol KTM), secondo in classifica generale.

Il traguardo volante di Abbadia San Salvatore (km 127.6), esattamente all'imbocco della salita terminale, Verschaeve vanta 3'10" su Bayembayev e Wildauer e quasi 4' sul gruppo. Sulle rampe dell'ascesa, però, il plotone reagisce, andando a riprendere a 8 km dalla vetta i due inframezzati e iniziando una fase di movimenti; tra chi non riesce a tenere l'andatura vi è Fabio Mazzucco. Il padovano, dopo solo un giorno di regno, deve consegnare ad altri maglia rosa.

A 4 km dal traguardo l'incedere di Verschaeve è ancora più che buono, tanto che passa con 1'40" sugli otto superstiti del gruppo maglia rosa, ossia Kevin Inkelaar (Groupama-FDJ), Sean Quinn (Hagens Berman Axeon), Alessandro Covi (Team Colpack), Alessandro Monaco (Casillo Maserati), Einer Rubio (Aran Cucine Vejus) e ben tre unità della nazionale colombiana, ossia Juan Diego Alba, Camilo Ardila e Jesús Peña.

A 3 km dalla fine rimangono solamente Ardila, Covi e Rubio, il quale scatta subito dopo, venendo ripreso solo dal connazionale. Ed è proprio il secondo anno Ardila che prende a 2500 metri dalla conclusione lasciando sul posto il leader della Vejus, lanciandosi così all'inseguimento del solitario battistrada; e purtroppo per Viktor Verschaeve, dopo oltre 60 km di azione solitaria, i sogni di gloria terminano esattamente a mezzo km dalla linea bianca, quando il più fresco rivale lo prende e lo stacca in un battibaleno.

Taglia dunque il traguardo a braccia alzate Camilo Ardila, a conquistare la sua prima affermazione sul suolo europeo, lui che quest'anno aveva centrato due frazioni nell'impegnativa Vuelta de la Joventud in patria. Secondo a 18" su Viktor Verschaeve (Lotto Soudal Under 23) che avrebbe meritato la vittoria. Terzo a 24" l'altro colombiano Einer Rubio (Aran Cucine Vejus), buon quarto a 35" il primo degli azzurri, il varesino Alessandro Covi (Team Colpack).

A 47" giungono Diego Alba e Kevin Inkelaar, a 1'04" Jesús Peña, a 1'15" il vincitore delle prime due tappe Ethan Hayter (Gran Bretagna), a 1'17" Filippo Conca (Biesse Carrera) e a 1'24" Alessandro Monaco; ritardo di 3'26" per Fabio Mazzucco mentre da segnalare oggi il ritiro per colpa di un virus intestinale di Andrea Bagioli (Team Colpack), la principale speranza italiana di lottare per la generale. Esce di classifica, invece, Georg Zimmermann, naufragato a 30'22"; ritardi pesanti anche per Matteo Sobrero (12'24") e Mark Donovan (26'50").

In classifica il nuovo leader è proprio Camilo Ardila, con Alessandro Covi in seconda posizione a 18", seguono Filippo Conca a 1'05", Alessandro Monaco a 1'18", Simon Guglielmi (Groupama-FDJ Continental) a 1'35", Fabio Mazzucco a 1'41", Markus Wildauer (Tirol KTM) a 1'54" e Sean Quinn (Hagens Berman Axeon) a 1'56". Domani giorno di riposo e trasferimento verso Sorbolo Mezzani, dove mercoledì prenderà il via la quinta frazione, con il nuovo traguardo in salita del Passo Maniva, raggiunto dopo 158.3 km di gara.

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