O'Connor fra le vivaci braccia del vento, sua la Vuelta a Murcia
Kuss attacca da lontanissimo sulla Cima Pantani, O'Connor lo segue e coglie il momento giusto con Wellens, che poi cede. Covi e Brambilla nei dieci, esordio con fuga per Sierra
“Mi aspetto che la gara si apra molto prima della finale a causa dei ventagli”. Lo aveva detto prima della partenza Ben O'Connor, dimostrando di sapere in partenza quale sarebbe stato il fattore decisivo della 40esima Vuelta Ciclista a la Region de Murcia "Costa Calida". L'australiano ha messo a frutto nel migliore dei modi questa consapevolezza, prima saltando sulle ruote di Kuss e Wellens, quando hanno attaccato a più 100 km dall'arrivo, e poi andandosene in compagnia di quest'ultimo 50 km dopo. Il forte vento laterale, infatti, ha messo alla prova sia la capacità organizzare l'inseguimento da parte degli inseguitori, che la capacità di collaborare della fuga: meglio quindi essere in sempre in testa, ha pensato lo scalatore della Decathlon AG2R, a costo di stare in fuga, come nel suo caso, per 130 km, di cui gli ultimi 15 in solitaria.
Vuelta Ciclista a la Region de Murcia 2024, il resoconto della gara
La corsa, dopo due stagioni dove il traguardo era stato a Cartagena, tornava all'arrivo nel capoluogo della provincia: dopo la partenza da Alhama de Murcia i corridori sono arrivati alla zona collinare a Sud-Est della città, affrontando nell'ordine l'Alto de Aledo, il Collado Bermejo (detta cima Marco Pantani, in omaggio al Pirata che vi transitò per primo nell'edizione 1999, quando la formula era una corsa a tappe, vincendo la generale) e l'Alto Cresta del Gallo, posto a circa 15 km dall'arrivo, prima di arrivare in centro a Murcia dopo 198.7km.
I primi chilometri della corsa hanno incontrato un favorevole superiore ai 40 km/h, che ha fatto sì che la velocità media della corsa dopo 70 km fosse prossima ai 40 km/h. La fuga di giornata, composta da Tosh Van der Sande (Visma-Lease a Bike), Arne Marit (Intermarché-Wanty), Andoni López de Abetxuko (Euskaltel-Euskadi), Thomas Gachignard (TotalEnergies), Ward Vanhoof (Flanders-Baloise), Alex Molenaar (Illes Balears Arabay), Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale) e Juan David Sierra (davvero coraggioso l'esordio tra i pro del milanese classe 2005 della Tudor), ha preso il via solo dopo una quindicina di chilometri, dopo più tentativi di quest'ultimo, seguito poi da Molenaar e infine da tutti gli altri. Dopo il primo gpm, l'Alto de Aledo, la fuga aveva raggiunto un margine di sei minuti sul gruppo.
La corsa esplode sulla cima Pantani
Sul Collado Bermejo, però la Visma ha forzato l'andatura, preparando l'attacco di Sepp Kuss, subito seguito da Tim Wellens (UAE Emirates), che ha sgretolato il gruppo dei migliori a più di 100 km dall'arrivo. Nel frattempo dal gruppo di testa si erano staccati sia Sierra che López: a inseguirli, oltre ai suddetti, anche Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale), Rafał Majka (UAE Team Emirates), Sergio Higuita (BORA-hansgrohe), Eric Antonio Fagundez (Burgos-BH), Sylvain Moniquet (Lotto Dstny), Steff Cras (TotalEnergies), Daniel Martínez (BORA-hansgrohe), Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale), Gianluca Brambilla (Q36.5), Will Barta (Movistar), Bob Jungels (BORA-hansgrohe) e Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural-Seguros RG). Ripreso il gruppo di testa dopo lo scollinamento, la difficoltà più grande arrivava in fondo alla discesa, quando il vento laterale soffiava a 60 km orari. Il vantaggio, da 3:30, calava vistosamente, nonostante le squadre in superiorità numerica come Visma e Dechatlon lavorassero in testa: a inseguirli Movistar e INEOS-Grenadiers, dove tirava soprattutto Ben Turner, vincitore dello scorso anno.
Ai -50 il gruppo di testa era ridotto a 10 unità (Kuss, Wellens, O'Connor, Norsgaard, Marit, Martínez, Prodhomme, Lapeira, Cepeda, Ghachignard) e la collaborazione venuta meno, con il vantaggio ridotto a poco più di un minuto: Wellens e O'Connor hanno rilanciato sulle curve falcidiate dalle raffiche di vento e salutato il resto dei battistrada, che veniva inesorabilmente raggiunto dagli inseguitori nei chilometri successivi. Wellens e O'Connor attaccavano così l'Alto Cresta del Gallo con 1'30" di vantaggio su un gruppo di circa 50 corridori condotto soprattutto dagli INEOS, con Omar Fraile che preparava la strada per l'attacco di Michał Kwiatkowski. Ai -15 Ben O'Connor lasciava sul posto Tim Wellens e si involava in solitaria. Wellens scollinava a 30" inseguito a circa un minuto da Jan Tratnik (Visma), mentre Kwiatkowski piano piano si spegneva alle sue spalle.
In discesa Tratnik raggiungeva un Wellens visibilmente in difficoltà che non poteva più collaborare, ma il margine per Ben O'Connor era tale da poter concludere a braccia alzate la propria cavalcata. La volata per il secondo posto è stata un no-contest per Tratnik su Wellens, mentre dietro di loro è arrivato Kwiatkowski a circa 1'30 dal vincitore. Per il quinto posto Valentin Madouas (Groupama-FDJ) ha battuto Higuita e Alessandro Covi (UAE). Secondo miglior azzurro Gianluca Brambilla, decimo, mentre Matteo Trentin (Tudor) è stato quindicesimo al traguardo.