Gee: "La vittoria non era un obiettivo", Evenepoel: "Volevo sprintare, ma ho forato"
Le dichiarazioni dei protagonisti della terza tappa del Giro del Delfinato: Ciccone ammette l'errore commesso, Roglič svela le sue condizioni
Nella giornata odierna è arrivato il successo di Derek Gee nella terza tappa del Giro del Delfinato, con arrivo in cima alla Côte des Estables, davanti a Romain Gregoire e Lucas Nerurkar. Quarto posto per un ottimo Giulio Ciccone, mentre non ha potuto partecipare allo sprint Remco Evenepoel, tradito da una foratura.
Derek Gee: “La vittoria di tappa non era un obiettivo”
“È incredibilmente speciale vincere qui. Cercavo da tempo la prima vittoria in Europa. Sono stato spesso secondo al Giro e quindi è bello riuscirci adesso. L'attacco di Krists Neilands ha bloccato tutto il gruppo. Ero ancora in buona posizione. Non era nei miei piani fare quell'azione così presto, ma dovevo approfittare dell'attacco di Krists. Una vittoria di tappa qui non era davvero un obiettivo, in realtà siamo qui tutti al Delfinato per Dylan Teuns. Il finale della tappa di oggi era fatto su misura per lui, proprio come quello di ieri. Ma durante la salita finale ci ha detto che se avessimo avuto le gambe avremmo potuto provarci e lo abbiamo fatto. Sono così felice! Il fatto di poter indossare anche la maglia gialla è davvero speciale e mi aiuterà domani”.
Remco Evenepoel: “Ho avuto una bella giornata”
“Ho avuto una bella giornata. Mi sentivo bene e volevo fare lo sprint finale, ma ho avuto un rallentamento negli ultimi tre chilometri. C'è stata molta sofferenza per una foratura. Mi sentivo bene ed ero sempre ben posizionato. Ho avuto una buona preparazione e alla fine volevo essere coinvolto nella volata. Ero sulla ruota giusta, quella di Roglic, ma ho sentito la pressione della gomma diminuire. La cronometro sarà importante per vedere come sta la spalla. È uno sforzo di 45', quindi da questo potrò capire qualcosa. Spero che tutto funzioni e giri bene”.
Giulio Ciccone: “Essere qui e lottare è davvero importante”
“È stato un finale un po' strano perché la salita è stata veramente molto veloce. I miei compagni di squadra hanno fatto un lavoro davvero perfetto. Io ho commesso un errore nell'ultimo chilometro, ero troppo indietro e ho dovuto lanciare la mia volata da troppo lontano e in pratica ho dovuto fare due sprint. Ma va bene così, non sono un velocista. Alla fine sono sempre lì, le gambe sono buone e anche le mie sensazioni. Dopo tutto questo tempo e tutti i problemi che ho avuto essere qui e lottare per la vittoria è davvero importante. Ora abbiamo davanti alcune tappe dure e poi ci sarà il Tour. Voglio veramente vedere come sarà la mia condizione nei prossimi giorni e capire se riuscirò a fare qualcosa di buono”.
Primož Roglič: “La cronometro più lunga sarà un bel test”
“È stato un inizio di tappa difficile e poi ho perso la strada, sono andato fuori strada. La cosa peggiore è che non ho più un bel vestito! Nessun dolore? Non proprio, ma vedremo domani e nei prossimi giorni. In realtà ho fatto un bel piazzamento, ma mi è mancato qualcosa alla fine. Ci sono alcune tappe ancora da correre e in cui competere. È stato un arrivo veloce e c'è stato un livello alto da parte di tutti. Domani sarà bello cambiare bicicletta, sarà un bel test una cronometro più lunga, è qualcosa che ancora non sono riuscito a testare, vedremo come va”.