Fem van Empel svetta sul podio tra Ceylin Alvarado e Blanka Kata Vas © UEC Cycling
Ciclocross

La Vallonia parla neerlandese: titolo europeo a Van Empel

Fem van Empel non ha più limiti: è sul tetto d'Europa. Podio per Ceylin Alvarado e Blanka Kata Vas, gioisce l'Italia con Casasola quinta.

Il primo, grande appuntamento della stagione di ciclocross è arrivato. Il campionato europeo è da sempre l'occasione perfetta per concretizzare gli sforzi della prima parte di stagione e cercare di portare a casa la maglia con le tre stelle. Anche quest'anno i sei titoli continentali si assegnano in due giornate - tre di sabato, altrettanti di domenica. Stamattina è stato il turno delle donne junior e degli uomini under 23 che hanno preceduto la gara più importante, quella delle donne élite, disputatasi nel pomeriggio. Le protagoniste attese erano tante: tra queste, anche la campionessa uscente, la neerlandese Lucinda Brand, che però non ha potuto prendere il via a causa di un infortunio alla mano. Brand era rimasta coinvolta in una caduta durante le prove del percorso nell'appuntamento di Coppa del Mondo di due settimane fa a Tabor, in Repubblica Ceca, e nonostante la convocazione ha dovuto rinunciare in via precauzionale. La prima favorita, in ogni caso, sarebbe stata la sua connazionale, Fem van Empel. Classe 2002, delle otto gare disputate quest'anno ne ha vinte sette, battuta solo a Ruddervoorde nel la prima prova del Superprestige da Denise Betsema, altra neerlandese che a Namur potrebbe cogliere un buon piazzamento. Occhi puntati anche sull'ungherese Blanka Kata Vas, vicecampionessa europea, che ha preparato questo appuntamento in modo alternativo, correndo delle prove minori. Attenzione anche alle altre due neerlandesi, Ceylin Alvarado e Marianne Vos, rispettivamente campionessa europea 2020 e campionessa mondiale in carica, con Vos alla sua prima apparizione in questa stagione. La francese Pauline Ferrand Prevot, alla seconda prova di ciclocross in questa stagione, cercherà di prendere confidenza con la nuova Pinarello della sua nuova squadra, il Team Ineos.

Ad ospitare l'edizione 2022 è uno dei percorsi più impegnativi e pertanto celebri del panorama internazionale: il circuito che si snoda nella cittadella di Namur, in Vallonia. Dopo lo start si affronta subito una scalinata, perfetta per mettere in fila indiana il gruppo, cui segue un durissimo tratto in salita con pendenze superiori al 20%. Questo è il punto ideale in cui provare a guadagnare terreno, soprattutto contro rivali che peccano di potenza. Dopo lo scollinamento, si scende verso il tratto più tecnico, accanto al teatro, prima del passaggio dai box dove inizia la seconda metà del percorso, caratterizzata da saliscendi continui e un fondo scivoloso. Qui la tecnica e la lucidità sono fondamentali; la storia ci insegna che un minimo errore nelle curve di questo settore può compromettere l'intera gara. La salita in pavé è un altro momento chiave che precede un'ultima sezione tecnica e stretta dove in più di un tratto non si può fare a meno di mettere il piede a terra e salire con la bici in spalla. L'arrivo è posto in cima a un piccolo strappo, dove difficilmente si assisterà a una volata considerando la natura estremamente selettiva di questo percorso.

La partenza di Fem van Empel è stata fulminea: la neerlandese si è messa subito in testa scremando il gruppo nella prima salita. A seguirla sono rimaste solo cinque atlete: Marianne Vos, Ceylin Alvarado, Blanka Kata Vas, Denise Betsema e l'italiana Sara Casasola, sorprendente protagonista di questo avvio di gara. L'azzurra, reduce da tre successi consecutivi, di cui uno in terra svizzera, era una delle speranze più vive del CT Daniele Pontoni. Pauline Ferrand Prevot ha recuperato alcune posizioni al via, ma la francese ha mostrato subito di non poter mantenere il ritmo forsennato del sestetto al comando. Durante il secondo giro, è arrivato il primo colpo di scena: foratura per Van Empel, per sua fortuna in prossimità dei box. La neerlandese ha dovuto cambiare bici, perdendo posizioni e tempo prezioso. Vas non ci ha pensato un attimo e sfruttato l'occasione per rendere difficile il rientro di Van Empel, mettendosi in testa con un ritmo forsennato. La prima a pagare dazio è stata la maglia iridata Vos, capace di tenere botta nei tratti tecnici salvo poi lasciare sul piatto diversi metri sulle due salite. Anche Casasola ha sofferto il cambio di ritmo e ha dovuto guardare Vas, Betsema e Alvarado allontanarsi dicendo addio ai sogni di conquistare una medaglia. Nonostante l'impegno di Vas, capace di portarsi dietro solo Alvarado, in poco più di un giro Van Empel è riuscita a rientrare su una sofferente Betsema. Nel frattempo, la grafica ha segnalato il ritiro della neerlandese Annemarie Worst, che dopo una partenza mediocre stava lottando per un piazzamento nelle prime cinque. All'inizio del quarto giro Vas, visibilmente provata, non ha potuto fare niente per impedire a Van Empel e Alvarado di allungare per giocarsi la medaglia d'oro in un attesissimo testa a testa. Sfruttando le sue doti tecniche, Alvarado ha tenuto testa a Van Empel per più di un giro, salvo poi commettere un errore determinante alla fine della penultima tornata lasciando strada libera alla rivale, che già sulle rampe di inizio giro era sembrata più lucida. L'ultimo giro non ha visto alcuno stravolgimento nelle prime posizioni: Van Empel ha allungato su Alvarado, che a sua volta si è accontentata dell'argento con un rassicurante vantaggio su Vas, brava a tenere a bada l'arrembante Betsema. Per Van Empel è quindi arrivata la maglia di campionessa europea davanti a Alvarado (+22") e Vas (+36"). Quarto posto per Betsema a 46", seguita da Casasola, a 1'53". Ancora Paesi Bassi al sesto posto con Inge van der Heijden, giunta a 2'06", davanti a Ferrand Prevot (2'26"), l'altra neerlandese Aniek van Alphen (2'56"), la maglia iridata Vos (3'07") e la britannica Anna Kay che chiude la top ten con un ritardo di 3'15". L'altra italiana al via, Rebecca Gariboldi, ha chiuso al 12° posto a 3'48" dalla nuova campionessa europea.

A soli vent'anni, Fem van Empel è già sul tetto d'Europa e conquista l'ennesima vittoria di una stagione formidabile. Nelle altre due prove che hanno aperto la rassegna continentale, l'Italia ha conquistato una preziosa medaglia d'argento. Ad imporsi tra le donne junior è stata la neerlandese Lauren Molengraaf, autrice di una gara in crescita dopo una brutta partenza, davanti all'italiana Valentina Corvi e alla belga Xaydee Van Sinaey. Tra gli uomini under 23, una gara appassionante e aperta fino all'ultimo giro si è conclusa con un podio tutto belga, per la gioia del pubblico di casa: successo di Emiel Verstrynge, davanti a Thibau Nys, rimasto attardato ai box dopo il primo giro e autore di una grande rimonta, e a Witse Meeussen. Il primo degli azzurri è stato Davide Toneatti, quarto al traguardo e per lungo tempo in lotta per la medaglia di bronzo.

Domenica sarà il turno degli uomini junior che prenderanno il via alle ore 11, seguiti dalle donne under 23 alle 13:15 e dagli uomini élite, che chiuderanno la rassegna con partenza prevista alle ore 15.

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Se sorrido mentre parli, probabilmente stai parlando di ciclismo. Tifoso sfegatato di tutti i corridori dal nome bizzarro e appassionato di triathlon, sono tra quelli che attendono la stagione di ciclocross più di quella su strada.