Il lampo di Crescioli colora d'azzurro il Tour de l'Avenir
Stavolta è l'italiano ad anticipare i velocisti sull'arrivo di Plateau d'Hauteville: per il classe 2003 è la prima vittoria da dilettante. Domani primo arrivo in salita
Non aveva particolari velleità nelle tappe più semplici la selezione azzurra che Marino Amadori ha schierato al via del Tour de l'Avenir 2024, eppure al terzo giorno di corsa è arrivata la vittoria a sorpresa di Ludovico Crescioli, scalatore toscano (si era già messo in evidenza con il terzo posto finale al Giro della Valle d'Aosta) tesserato per la Technipes #InEmiliaRomagna. Oggi il classe 2003 si è imposto nella seconda tappa della corsa francese battendo il tedesco Ole Theiler con cui si era avvantaggiato a circa sei chilometri dall'arrivo. Per l'Italia si tratta quindi della terza edizione consecutiva in cui arriva una vittoria di tappa al Tour de l'Avenir, cosa che curiosamente nelle ultime due occasioni era sempre avvenuta all'ultima tappa con Lorenzo Milesi nel 2022 e con Giulio Pellizzari nel 2023.
Tour de l'Avenir 2024, la cronaca della quarta tappa
La terza frazione del 60esimo Tour de l'Avenir partiva da Mouchard e arrivava a Plateau d'Hauteville dopo 170.2 km. Oltre a un gpm di quarta categoria nella prima parte, il finale presentava altre due difficoltà altimetriche, la Montée de Breignes (4a cat., 2.5 km al 5.5%) ai -25.5 km dall'arrivo, e la Côte de Corlier (3a cat., 10.3 km al 4.5%), che terminava intorno ai -12.
I primi cinquanta chilometri della corsa sono stati molto combattuti, ma senza che nessuno riuscisse ad avvantaggiarsi sul gruppo finché Pietro Mattio (Italia), Colby Simmons (Stati Uniti), Clément Izquierdo e Baptiste Troja (Francia), Joshua Golliker (Gran Bretagna), Julian Borresch (Germania) e Daniel Vysočan (Repubblica Ceca) non sono riusciti a dare il la alla fuga di giornata. Il vantaggio dei sette non è mai stato preoccupante. Sulla Montée de Breignes il gruppo di testa si è frazionato una prima volta, per poi ricongiungersi e sgretolarsi definitivamente sulla successiva Côte de Corlier, dove sono rimasti solo Simmons, Vysočan e Troja.
Il terzetto è stato poi raggiunto ai -7, prima che, un chilometro dopo, partisse un contrattacco di Ole Theiler (Germania), a cui si è accodato Ludovico Crescioli (Italia). L'italiano è stato a ruota tutto il tempo, quindi a un chilometro e mezzo dalla fine ha provato uno scatto, tamponato dal tedesco; e infine ai -150 metri è partito per la minivolata conquistando così il successo di tappa. Mentre l'azzurro tagliava il traguardo, Theiler non ha nascosto di non aver gradito la mancata collaborazione con un gesto inequivocabile. La volata del gruppo, giunto a 6" di ritardo, è stata nuovamente appannaggio di Matthew Brennan (UK) su Mats Wenzel (Lussemburgo). Florian Kajamini (Italia) ha colto la quinta piazza.
Pederesen resta in giallo, domani si sale a la Rosière
Henrik Pedersen (Danimarca) conserva la maglia gialla ottenuta dopo la vittoria di ieri con 29" su Gal Glivar (Slovenia) e 58" su Michael Leonard (Canada). Il danese conserva anche il primato nella classifica dei giovani e in quella a punti, dove oggi ha superato Glivar. La Polka Dot resta sulle spalle di Tim Rex (Belgio).
Domani terza tappa da Peisey-Vallandry a La Rosière, di 70.7km con il primo arrivo in salita: lo stesso, dove nell'edizione del TdlA di dieci anni fa si impose Miguel Ángel López. La salita finale misura 17.4 km al 5.8% di pendenza medio. Prima dell'ultima ascesa il gruppo affronterà anche la Côte des Chapelles (2a cat.), e il Gpm di prima categoria di Les Arcs 1800 (12.6 km al 7.4%).