Parla Jonas Vingegaard: "Potevo fare le Strade Bianche, per la doppietta Giro-Tour è presto"
ll danese ha scelto di rinunciare alla classica degli sterrati per passare del tempo in famiglia. La priorità rimane il Tour, "Finché sarò campione in carica"
È iniziata nel migliore dei modi la stagione di Jonas Vingegaard, che alla prima tappa in linea e alla prima salita ha subito lasciato il segno a O Gran Camiño, staccando tutti gli avversari sull'Alto de San Pedro de Licora. Il danese del Team Visma Lease a Bike ha scelto di ripartire dalla stessa corsa con cui aveva aperto anche il 2023, vincendo la prima delle quattro corse a tappe conquistate lo scorso anno, tra cui ovviamente spicca il suo secondo Tour de France consecutivo.
Anche il resto della sua annata non sarà molto diversa da quella passata, e continuerà con la Tirreno-Adriatico (unica variazione, rispetto alla Paris-Nice), l'Itzulia Basque Country e il Critérium du Dauphiné, lasciando poi più di uno spiraglio per un ritorno alla Vuelta a España dopo la Grande Boucle.
“Avrei voluto fare le Strade Bianche, ma preferisco tornare a casa”
Nel pre-gara Vingegaard ha parlato ai microfoni di Wielerflits dei suoi piani per questa stagione, che sarà ancora centrata intorno alle corse a tappe in vista del grande obiettivo del terzo Tour de France di fila. La preparazione invernale, passata come sempre sul Teide, non è cambiata di molto rispetto allo scorso anno, e nemmeno l'esordio stagionale a O Gran Camiño. “Sono stato lì per tre settimane, il training camp è andato molto bene. L'unica differenza è stata l'offeseason un po' più lunga, mi sono preso una pausa prima di iniziare ad allenarmi e ho avuto più tempo per rilassarmi a casa con la mia famiglia."
Nelle idee iniziali del team ci sarebbe stata una porta aperta anche per le Strade Bianche, ma il danese ha scelto di rinunciare alla classica degli sterrati per passare qualche giorno in più in famiglia. “Ci siamo resi conto che facendo questa corsa e poi le Strade avrei passato al massimo uno o due giorni a casa in un periodo di otto settimane, e per me non è abbastanza, per cui farò solo la Tirreno-Adriatico. Mi sarebbe piaciuto esserci, è una corsa bellissima, ma ogni tanto preferisco passare più tempo a casa. Sarà per un altro anno, e sicuramente farò più gare di un giorno in futuro”
Giro-Tour? Prima Tour-Vuelta
Le Strade Bianche rimangono una sua intenzione per i prossimi anni, così come altre corse di un giorno vallonate o per scalatori, ma per il momento la priorità resta la difesa del titolo al Tour de France: “Finché sarò il campione in carica, tornerò sempre al Tour”, dichiara. Quest'anno la principale differenza arriverà dal suo grande avversario Tadej Pogačar, che arriverà al Tour per tentare la doppietta con il Giro d'Italia. Un'idea che Vingegaard prende ovviamente in considerazione, ma non subito: “Ci voglio provare, ma prima devo capire se posso completare quella Tour-Vuelta. L'anno scorso ero al mio meglio in Francia, ma non altrettanto in Spagna, dove poi mi sono anche ammalato, per cui non posso sapere ancora quale può essere il mio livello al secondo GT. Forse ci riproverò quest'anno, decideremo dopo il Tour.”
Una combinazione tendenzialmente più alla portata rispetto alla mitologica doppietta Giro-Tour, soprattutto per quanto si è visto negli ultimi anni, ma il danese non esclude che Pogačar possa essere ugualmente pericoloso nel secondo Grande Giro stagionale, nel suo ambizioso progetto di quest'anno. “Non è facile dire se la doppietta sia possibile o no, ma quanto Tadej sarà forte al Tour dipenderà da come uscirà dal Giro, tante cose possono influire. Come detto, prima di provarla vorrei capire se posso raggiungere alla Vuelta lo stesso livello del Tour, senza nessuna complicazione in mezzo. Non ci resta che aspettare e vedere cosa farà Tadej.”