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Caso Bresciani, l'UCI scagiona l'azzurro: assunzione involontaria e 2 mesi di stop

16.12.2017 11:04

In maglia Bardiani CSF aveva gareggiato solamente al campionato nazionale. In quell'occasione Michael Bresciani era stato trovato positivo ad un controllo al furosemide, un diuretico. Il ventiduenne non aveva più gareggiato nelle settimane seguenti e l'annuncio del controllo non negativo giunse solamente a ottobre.

Il caso è stato subito particolare, tanto che queste furono le parole di Bresciani: «So di non avere fatto nulla di male. Il problema è che mia madre prende il Lasix ai pasti. Nel dividere la pastiglia ne deve essere finita per forza qualche parte nel mio piatto. L’UCI sta studiando il caso e non ha ancora emesso il verdetto, ma non credo io possa essere punito oltre la negligenza».

Ed effettivamente l'UCI ha studiato il caso e ha dato piena ragione allo sprinter veneto. Gli è stata infatti assegnata una squalifica minima, di soli 2 mesi, di fatto inferiore anche all'eventuale negligenza. Soprattutto tale squalifica è già stata scontata, dato che la virtuale data di termine dello stop è il 10 ottobre scorso. Per lui, dunque, questa disavventura è alle spalle e potrà approcciare il 2018 senza alcun pensiero.

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