Mobilità sostenibile in Francia © shutterstock
Cicloturismo

Mobilità sostenibile in Europa - il caso della Francia

Il piano di investimenti francese, le rimanenti criticità e una panoramica delle città più ciclabili nella nazione del Tour

05.11.2024 18:45

Se, come abbiamo cercato di ricostruire nei mesi scorsi, l'Italia risulta ancora molto indietro in materia di ciclabilità, in particolare per quanto riguarda il numero di incidenti che coinvolgono ciclisti e pedoni, cosa accade in Europa?

Il primo Paese a cui dedichiamo questo spazio è la Francia, recente nazione ospitante dei giochi olimpici a Parigi e uno dei paesi dove la mobilità sostenibile è maggiormente supportata.

2023-2027 - un piano da 2 Miliardi per la mobilità attiva.

Dall'inizio del secondo quinquennio della presidenza Macron, il governo francese ha massicciamente investito sui modi di trasporto alternativo come la bicicletta. Questo si è tradotto in azioni e obiettivi molto concreti, che mirano a migliorare la sicurezza e a facilitare la scelta di chi opta per un mezzo di mobilità dolce e non inquinante come la bicicletta.

Il piano stabilito dal governo è organizzato in 3 azioni principali:

  • migliorare l'infrastruttura, con la creazione di 80.000 Km di piste ciclabili entro il 2027 e 100.000 entro il 2030, ma anche di parcheggi custoditi per lasciare la propria bici nelle stazioni ferroviarie, nel caso in cui lo si desideri. Questa misura favorisce anche il concetto di intermodalità, vale a dire favorisce l'integrazione tra i vari mezzi pubblici a disposizione del cittadino, incitandolo/a a lasciare a casa l'auto.
  • promuovere l'uso del mezzo fin da piccoli, attraverso il programma "savoir rouler à vélo" (saper andare in bici, ndr), che dal 2019 ha già formato 200.000 bambini e mira a raggiungere 850.000 bambini all'anno.
  • sostenere la crescita economica degli attori della filiera, attraverso il programma "France Relance 2030", con cui il governo vuole raggiungere il traguardo di 1,4 milioni di biciclette assemblate in Francia entro il 2027 e 2 milioni entro il 2030.

In aggiunta a queste misure, sono stati anche apportate modifiche al codice della strada, in maniera tale da migliorare la sicurezza e il rapporto tra ciclisti e pedoni. Una situazione che, quantomeno per quanto riguarda l'investimento politico e finanziario,  appare molto diversa rispetto a quello che si percepisce in Italia. 

Pista ciclabile a Parigi
Pista ciclabile a Parigi - ©️Christophe Belin/Mairie de Paris

Le criticità che restano

Tutto bene quindi? Insomma. Vivendo da 8 anni in Francia, e in una delle città con più chilometri di piste ciclabili a disposizione (Grenoble), mi sento decisamente più in sicurezza quando percorro chilometri qui che in Italia, sia per il maggior rispetto che si percepisce sulla strada, le migliori condizioni del manto stradale e per l'infrastruttura che ho a disposizione.

Nonostante questo nel panorama francese della mobilità dolce restano ancora alcune criticità e il rapporto tra automobilisti e ciclisti non è idilliaco.

Il primo dato che sembra in contrasto con la volontà governativa e che salta all'occhio è che solo il 3% dei francesi sceglie la bici quotidianamente per andare in bici al lavoro, contro il 10% in Germania, il 29% nei Paesi Bassi. Un dato che sembra superato anche dall'Italia, secondo un recente rapporto Ipsos.

Una delle ragioni che sicuramente gioca a sfavore della mobilità dolce in Francia è certamente l'allontanamento della popolazione dai centri urbani, un fenomeno dovuto in molti casi ai costi proibitivi per l'acquisto delle abitazioni e che porta i francesi a vivere in piccoli centri mal collegati ai luoghi dove svolgono la propria professione. In questo senso purtroppo il piano mobilità francese non sembra offrire soluzioni, in quanto in molti dei 36.000 comuni francesi non è presente una stazione ferroviaria attiva, o comunque i la frequenza di passaggio dei treni è scarsa. Per questo motivo riesce difficile pensare che la bicicletta possa venire scelta da chi per spostarsi avrebbe bisogno di caricarla su autobus, visto che questo non è sempre accettato dalle compagnie di trasporti e che comunque rende l'utilizzo molto più complesso.

Lo stesso report permette inoltre di capire che la relazione tra ciclisti e automobilisti non è poi molto diversa tra Italia a Francia. In entrambi i casi gli intervistati si sono detti concordi con l'affermazione "andare in bici è troppo pericoloso nella mia zona" (62% di italiani e 61% francesi).

Recentemente (il 15 Ottobre 2024, ndr), ha fatto molto scalpore la morte di Paul. Ragazzo ventisettenne parigino, attivista e militante molto noto al mondo della mobilità dolce, che è stato ucciso da un SUV in pieno centro a Parigi. L'evento ha generato numerose reazioni e manifestazioni spontanee da parte delle associazioni per la ciclabilità, ma non solo, dato che ha avuto ampia copertura su tutti i media nazionali.

Questo evento, ma anche molti altri, fanno capire che, nonostante l'azione governativa vada nella giusta direzione, il lavoro da fare è ancora molto e sarà interessante osservarne i risultati negli anni a venire, quando le azioni intraprese dal governo avranno portato i loro i frutti.

Nell'attesa che ciò accada, restano comunque degli esempi di città in cui l'utilizzo della bici è facilitato e favorito dall'esistenza di itinerari ciclabili accessibili e alla portata di tutti.

Le città francesi dove la bici "est roy"

Quali sono allora le città dove è più facile spostarsi in bicicletta in Francia? Eccone alcuni esempi.

Parigi

Da quando nel 2014 l'allora neo-sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha cominciato a lavorare, la capitale francese ha visto stravolto la propria urbanistica. Appena eletta, la prima cittadina parigina ha lanciato il piano "REVe", un gioco di parole con la parola "rêve"(=sogno), ma che significa "rete ciclabile express". L'obiettivo di questo primo programma è stato migliorare la sicurezza dell'infrastruttura esistente. Quando i cittadini hanno rieletto la Hidalgo, e in concomitanza con l'esplosione della pandemia, l'utilizzo della bicicletta nella capitale è letteralmente esploso, facendo segnare un aumento del +60% rispetto al 2019. Questo ha portato alla creazione di un piano nel periodo 2021-2026 in cui sono investiti 250 milioni di fondi pubblici destinati la creazione di nuove piste ciclabili e all'ampliamento delle zone a velocità massima di 30 km/h.

Un piano ambizioso che ha certamente portato benefici a chi va in bicicletta, ma anche a tutti gli altri, visto la riduzione del 40% nella concentrazione di particolato fine come le PM10.

Grenoble

La città più pianeggiante di tutta la Francia, nonostante sia circondata da montagne ad ogni suo angolo. Un terreno perfetto per la mobilità ciclistica. E infatti a Grenoble le bici sono ovunque, e il sindaco ecologista Eric Piolle ha fatto di tutto per favorirne l'utilizzo. Uno dei progetti chiave è il "Chronovélo" la creazione di una rete capace di collegare fra loro le diverse città dell'area metropolitana. Grazie anche a questo, Grenoble oggi conta 450 km di piste ciclabili, alcune di esse capaci di portare i ciclisti fino a città come Valence (a 100 km di distanza), la porta d'ingresso della Via Rhona, uno degli itinerari cicloturistici più noti che segue il corso del Rodano lungo tutto il suo corso.

Pista ciclabile “Chronovélo” al mercato di Grenoble ©Grenoble-Alpes Metropole/Lucas Frangella
Pista ciclabile “Chronovélo” Grenoble ©Grenoble-Alpes Metropole/Lucas Frangella

Strasburgo

Anche la "capitale Europea" non ha nulla da invidiare a Parigi e Grenoble, visti i suoi 600 Km di piste ciclabili capaci di collegare la città ai centri urbani che si trovano nelle sue vicinanze. Ad oggi Strasburgo è la prima città francese per km totali di pista ciclabile e si definisce "bici-ottimista", dato che il 16% dei lavoratori utilizza questo mezzo di trasporto per i suoi spostamenti quotidiani. Nelle strade della città si vedono sempre più bambini portati a scuola dai propri genitori in "cargo-bike" equipaggiate per garantirne la sicurezza.

Velhop à Strasbourg: il servizio di bike sharing della capitale europea© Pagina Facebook Strasbourg Tourisme
Velhop à Strasbourg: il servizio di bike sharing della capitale europea© Pagina Facebook Strasbourg Tourisme
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