Van der Poel in ricognizione a Glasgow: su Montrose Street sorpassa già tutti
L'iridato nel ciclocross si è preparato in Spagna al doppio appuntamento scozzese (sabato 12 sarà al via nel XCO di MTB) e dalle prime immagini girate sul percorso sembra essere in grande condizione
Nonostante un Tour de France in cui non è mai entrato nella top ten di tappa, il grande favorito per il Mondiale su strada maschile di domenica rimane Mathieu van der Poel. L'alfiere della Alpecin-Deceuninck ha disputato una Grande Boucle completamente al servizio del compagno Jasper Philipsen e per il resto si è messo alla prova in alcune frazioni altimetricamente esigenti, testando la gamba e utilizzando le tre settimane francesi per migliorare la propria condizione, seguendo la stessa filosofia con cui aveva affrontato a marzo la Tirreno-Adriatico. Anche un raffreddore, non lievissimo, l'ha un po' rallentato, come ha ammesso più volte lui stesso di fronte alle telecamere, impedendogli di performare al 100% in Francia.
Nelle ultime due settimane Mathieu è andato ad allenarsi in Spagna e lì, secondo il suo direttore sportivo Christoph Roodhooft, ha recuperato completamente dal malessere del Tour e dalle fatiche della Boucle, ricominciando ad allenarsi secondo programma con grande fiducia e riuscendo a seguire la tabella di marcia come voleva. Sempre per Roodhooft, l'arma vincente di Van der Poel a Glasgow potrebbe essere proprio la lunghezza del percorso (271.1 km), oltre alla naturale voglia di rifarsi dalla surreale trasferta a Wollongong.
MVDP è giunto ieri nella città più grande della Scozia e oggi si è impegnato nella ricognizione del percorso, impressionando per la velocità con la quale ha affrontato l'ultimo strappo della gara, Montrose Street:
La gamba pare proprio quella dei giorni migliori e starà al commissario tecnico dei Paesi Bassi, Koos Moerenhout, elaborare una buona tattica di squadra per portare il capitano degli orange ad indossare la prima maglia arcobaleno della sua carriera su strada. Moerenhout ha confessato ai microfoni di Wielerflits di essere convinto che sia Van der Poel che Dylan van Baarle saranno all'altezza del loro ruolo da leader e che un incentivo - ad esempio un successo parziale al Tour - non è necessario nella preparazione alla rassegna iridata; fondamentale è invece non arrivare a Parigi stremati, ma né l'uno né l'altro erano svuotati una volta giunti sui Campi Elisi. Con le tre punte il Belgio è il paese da battere secondo Moerenhout, ma anche Danimarca e Francia sono da tenere d'occhio.
Infine, al CT è stato chiesto cosa ne pensasse del rapporto tra due compagni di club in un Mondiale, con particolare riferimento a Philipsen-Van der Poel in Alpecin e Van Aert-Van Baarle in Jumbo. La risposta è chiara e concisa: “Non sono preoccupato per gli interessi di squadra che entrano in gioco, entrambi (MVDP e DVB, ndr) correranno esclusivamente per il proprio paese”.