Vittoria di Kajamini a Condove ©Tour de l'Avenir
Ciclismo Giovanile

Cambia tutto al Tour de l'Avenir: fuga vincente di Kajamini, Blackmore torna in giallo

L'italiano vince la sesta tappa in volata ristretta Condove e fa un salto in classifica insieme al britannico, Graat, Bisiaux e Dalby. Affondano Torres e Widar

23.08.2024 17:37

Doveva essere solo una tappa di passaggio, sia fisicamente dal territorio francese a quello italiano, sia come intermezzo tra gli arrivi in salita a Les Karellis e quello di domani sul Colle delle Finestre, e invece il Tour de l'Avenir rischia di esserci in buona parte deciso già oggi. Quantomeno, sarà molto difficile vincerlo per Pablo Torres e Jarno Widar, con ogni probabilità i migliori scalatori presenti, sorpresi da una fuga numerosa che ha consegnato nuovamente la maglia gialla a Joseph Blackmore, che la aveva presa due giorni fa e immediatamente ceduta allo spagnolo ieri. Il britannico è riuscito a inserirsi in un tentativo insieme a diversi altri corridori di alta classifica, tra cui Florian Samuel Kajamini, che è andato a prendersi la vittoria sul traguardo di Condove.

Pablo Torres perde la maglia gialla ©Tour de l'Avenir
Pablo Torres perde la maglia gialla ©Tour de l'Avenir

La nazionale italiana coglie la seconda vittoria di questa edizione, migliorando già i registri di tutte le edizioni recenti, ma questa volta, dopo il timbro di Ludovico Crescioli nella terza tappa, arriva quello dell'uomo di classifica, che con quest'azione entra direttamente nella lotta per il podio, con vista anche su una possibile vittoria finale che all'Italia manca dal 1973. 

Tour de l'Avenir 2024, la cronaca della sesta tappa

La corsa si accende improvvisamente ai piedi della Montée d'Aussois (6.6 chilometri al 6.1%), con un gruppo molto numeroso che riesce ad avvantaggiarsi. Italia e Paesi Bassi sono le due squadre maggiormente rappresentate, e tentano direttamente l'assalto alla maglia gialla: davanti c'è Kajamini insieme a Pietro Mattio e Matteo Scalco, mentre Tijmen Graat riesce a rientrare insieme a Max van der Meulen e a raggiungere i compagni Darren van Bekkum e Menno Huising. Con loro anche altre quattro membri della top ten, Leo Bisiaux (Francia), supportato dai compagno Pierre Thierry e Yoan Morin, Diego Pescador (Colombia), Mats Wenzel (Lussemburgo) e Simon Dalby (Danimarca). Completano il gruppo Matthew Greenwood e Alastair McKellar (Australia), Robin Donzé e Ilian Barhoumi (Svizzera), Emiel Verstrynge e Aaron Dockx (Belgio), Tomáš Přidal (Repubblica Ceca), Gal Glivar (Slovenia) e Julian Borresch (Germania). Per la Gran Bretagna inizialmente davanti c'è solo Louis Sutton, ma anche Joseph Blackmore riesce a rientrare.

Il vantaggio sale fino a 1'40" ai piedi del Col du Mont Cenis (9.6 km al 7%), e a quel punto Torres deve necessariamente muoversi in prima persona e sfruttare l'ultima salita per rientrare. Lo spagnolo riesce a staccare tutto il resto del gruppo, compreso Jarno Widar,  ma da solo non ha abbastanza forze per rientrare sugli otto rimasti davanti, che continuano a spingere al massimo. In particolare Van Bekkum si sacrifica per Graat, ma anche Blackmore, che torna virtualmente maglia gialla, Bisiaux, Kajamini e Dalby si mettono nella posizione migliore per fare un grande passo in avanti in classifica, in una fuga completata da Sutton e Verstrynge.

Allo scollinamento gli otto fuggitivi hanno più di un minuto e mezzo su Torres, che nel frattempo ha raggiunto Wenzel e Mattio, ma nella successiva discesa che porta in Italia, e soprattutto nei venti chilometri di fondovalle da Susa al traguardo di Condove, uno scalatore come Torres, rimasto da solo a tirare contro un gruppo di otto, può solo andare progressivamente alla deriva.

Ai -10 il suo svantaggio supera i tre minuti, mentre il terzo gruppo è già oltre i cinque minuti e Widar è ancora più dietro. Davanti Sutton e Van Bekkum continuano a lavorare principalmente per i propri capitani, ma la collaborazione resta ottimale fino all'ultimo chilometro. Ai 700 metri Dalby prova ad anticipare, ma la questione per la vittoria di tappa si risolve allo sprint: Sutton esce davanti ai 300 metri e lancia lo sprint su un rettilineo finale piuttosto stretto, con Verstrynge e Bisiaux che cercano spazio vicino alle transenne, uno a destra e uno a sinistra. Nel testa a testa però ha la meglio Kajamini, che esce al momento giusto al centro della strada e mette la firma sulla seconda vittoria italiana.

Blackmore in giallo, Kajamini quarto, Torres e Widar affondano

Dopo lo sprint per la vittoria di tappa, gli occhi vanno immediatamente sul gruppo Torres e sul cronometro, che non sorride allo spagnolo: la maglia gialla arriva a 4'58" dal gruppo di testa, e cede nuovamente il simbolo del primato a Blackmore, scendendo addirittura in sesta posizione a 3'55", dietro anche a Graat, Bisiaux, Kajamini e Dalby. Widar arriva nel terzo gruppo a 7'21", e ora è settimo, lontanissimo dal britannico e a più di sei minuti dal podio, mentre Michael Leonard (Canada) scende dal quinto al ventunesimo posto ed è definitivamente fuori dai giochi.

Blackmore arriva all'ultima tappa con 24" su Graat, 45" su Bisiaux e 1'10" su Kajamini, che dopo la vittoria di tappa può sognare anche il podio domani nell'ultima tappa. La classifica è cambiata notevolmente, ma domani il Colle delle Finestre può stravolgere nuovamente una corsa che deve ancora vivere l'ultimo atto. 

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