
Tour de Hongrie, il prologo va allo svizzero Schelling. Terzo Belletti, nei 10 Totò e Scartezzini
Oggi a Siófok, nella parte centro-occidentale del paese, si è aperta l'edizione 2018 del Tour de Hongrie. La corsa magiara conosce da quest'anno nuova linfa: grazie alla partnership con ASO la corsa è salita a livello 2.1, presentando un panorama discreto con tre formazioni Professional al via.
Ad aprire le danze è stato un breve prologo di 3.5 km fortemente caratterizzato dal maltempo: attorno al quarantesimo partente si è infatti abbattuta sul tracciato una pioggia intensa, che ha ovviamente cambiato la scorrevolezza tra le vie del centro città, consigliando a quanti hanno gareggiato con asfalto bagnato di non rischiare inutilmente.
Ad imporsi con il tempo di 4'32" è stato Patrick Schelling. Per il ventottenne svizzero si tratta della terza affermazione stagionale dopo le due tappe conquistate al Tour de Savoie. Il capitano del Team Vorarlberg-Santic ha però vinto di stretta misura: il primo rivale, il francese Charles Planet (Team Novo Nordisk), ha pagato 58 centesimi mentre il terzo, l'azzurro Manuel Belletti (Androni Giocattoli-Sidermec), ha fatto peggio di 69 centesimi.
Completano la top 10 l'austriaco Maximilian Kuen (MyBike Stevens) a 3", l'italiano Paolo Totò (Sangemini-MG.Kvis) a 5", lo svizzero Gian Friesecke (Team Vorarlberg-Santic), il polacco Pawel Bernas (CCC Sprandi Polkowice) e il tedesco Lucas Carstensen (Bike Aid) a 6", il moldavo Nicolae Tanovitchii (Team Novak) a 7" e l'italiano Michele Scartezzini (Sangemini-MG.KVis) a 10".
Domani appuntamento con la Balatonalmádi-Keszthely di 154 km, con probabile arrivo in volata anche se la presenza di uno strappetto nel finale potrebbe cambiare le carte in tavola.