Il dado è tratto: a Sogliano al Rubicone vince Mollema
Settimana Coppi&Bartali, lo scalatore della Trek-Segafredo supera Rosa e Ciccone. Il piemontese del Team Sky nuovo leader
La tappa più dura della Settimana Internazioanle Coppi&Bartali non ha deluso le attese: Bauke Mollema (Trek-Segafredo) ha avuto la meglio in un gruppetto di cinque uomini sullo strappo finale, precedendo Diego Rosa (Team Sky) e Giulio Ciccone (Bardiani CSF). Il piemontese della Sky è il nuovo leader della corsa.
Dopo le due semitappe di ieri la prova organizzata dal GS Emilia riparte da Riccione con Pascal Eenkhoorn (Team LottoNL-Jumbo) al comando della classifica generale con 12" su Lawson Craddock (Education First-Drapac) e 1'02" su cinque uomini del Team Sky, compagnie vincitrice della cronosquadre.
La frazione regina darà modo agli uomini di classifica di poter insidiare la leadership del giovane olandese e si snoderà su 130 km partendo da Riccione e terminando a Sogliano al Rubicone. Il gpm decisivo è quello di Monte Tiffi, da scalare per ben tre volte e con una pendenza media attorno al 7%.
La fuga del mattino con sei uomini ha poco spazio
Il via ufficiale viene dato alle 12.30 e la fuga prende forma dopo 11 km: a comporla sei uomini, ossia il francese Brice Feillu (Team Fortuneo-Samsic), il polacco Patryk Stosz (CCC Sprandi Polkowice), lo statunitense Tyler Williams (Israel Cycling Academy), il neerlandese Marco Minnaard (Wanty-Groupe Gobert), il belga Sébastien Delfosse (WB Aqua Protect Varanclssic) e l'australiano Calvin Watson (Aqua Blue Sport).
Il gruppo non può lasciare molto spazio ai battistrada data la classifica ancora ristretta; e infatti il distacco fatica a superare i 2', con l'apice toccato a 2'15" al km 38. Dopo 50 km il gpm di Torriana è appannaggio del francese Feillu su Minnaard e Watson; proprio i primi due accelerano e scattano nel corso del del primo passaggio (km 77, con Minnaard che prende i punti in palio) sul Monte Tiffi. Poco prima del transito sul traguardo i due fuggitivi vengono raggiunti da Watson e Williams, andando a formare un quartetto in testa alla corsa ed entrando negli ultimi 2 giri di 22 km ciascuno con 1'20" sul plotone.
Un gruppo contrattacca: ci sono Sivakov, Rosa, Craddock. Eenkhoorn crolla
Intorno a 35 km dal traguardo si registrano numerosi scatti dal gruppo principale: la conseguenza è che ben 14 elementi raggiungono i quattro battistrada ma un successivo frazionamento ne lascia davanti undici. Si tratta di Diego Rosa e Pavel Sivakov del Team Sky, Lawson Craddock del Team EF Education First-Drapac, Chris Juul Jensen della Mitchelton Scott, Koen Bouwman e Neilson Powless del Team LottoNL-Jumbo, Davide Ballerini, Marco Frapporti e Francesco Gavazzi della Androni-Sidermec, Mark Christian della Aqua Blue Sport e il reduce della fuga Minnard.
Al Movistar Team non va bene la situazione, per cui gli spagnoli si incaricano di alzare il ritmo del plotone, annullando così il pericoloso tentativo nel corso dell'ascesa verso Monte Tiffi: al passaggio (km 99.2) Gavazzi transita davanti a Ballerini e Sivakov). Chi manca nel drappello dei 40 è il leader Pascal Eenkhoorn: il giovane del Team LottoNL-Jumbo ha già 5' di ritardo, per poi tagliare il traguardo a 14'44" dal vincitore.
Ultima ascesa al Monte Tiffi, cadono Cattaneo e Craddock
È l'Androni che fa il forcing nell'ultimo giro, causando la perdita di terreno per diversi dei presenti: ma nel tratto duro di Monte Tiffi ad attaccare sono altri, ossia Guillaume Martin (Wanty-Groupe Gobert) e Giulio Ciccone (Bardiani CSF), che accumulano una decina di secondi di margine. Anche questo tentativo viene però annullato poco prima dello scollinamento (km 121.3, dove Ciccone transita davanti a Rosa e Carapaz) per mano della Movistar.
La temibile discesa causa alcune cadute: il primo a finire a terra è Mattia Cattaneo e il bergamasco della Androni è costretto al ritiro. Quindi è la volta del leader virtuale Lawson Craddock, ma lo statunitense si rialza e riparte prontamente, non riuscendo però più a riagganciarsi. L'accelerazione nel breve zampellotto ai meno 6 km di Richard Carapaz (Movistar Team) riduce il numero di inseguitori alle sue calcagna: restano infatti solo i già citati Ciccone, Martin e Rosa con Koen Bouwman (Team LottoNL-Jumbo), Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e Iván Ramiro Sosa (Androni-Sidermec).
Bouwman ci prova ma cade, Mollema allunga e vince
L'ecuadoriano viene presto riassorbito e la quota sudamericana nel drappello si riequilibra, dato che Sosa si stacca a circa 3 km dall'arrivo. Poco prima del cartello dei meno 2 è Bouwman che allunga e il promettente neerlandese riesce ad accumulare 6" di vantaggio; ma purtroppo per lui l'infido tracciato gli è nemico e si aggiunge all'elenco dei caduti. Riparte, ma quando gli ex compagni di azione sono già involati.
Si giunge così a Sogliano al Rubicone, con l'irta rampetta a fungere da giudice. E ad uscirne vincitore è il più esperto della compagnia, vale a dire Bauke Mollema: per il trentunenne si tratta della prima affermazione stagionale, lui reduce da una Parigi Nizza difficile a causa di problemi respiratori. Per la sua Trek-Segafredo è la seconda vittoria nello spazio di mezzora, dopo quella ottenuta da Pantano sulle strade della Catalunya.
Rosa secondo e nuovo leader. Domani frazione per velocisti
Il neerlandese ha rifilato 2" a Diego Rosa (Team Sky), 3" a Giulio Ciccone (Bardiani CSF), Guillaume Martin (Wanty-Groupe Gobert) e Richard Carapaz (Movistar Team), 11" ad uno stoico Koen Bouwman (Team LottoNL-Jumbo), 13" a Iván Ramiro Sosa (Androni Giocattoli-Sidermec), 33" a Lucas Hamilton (Mitchelton Scott), 55" a Davide Ballerini (Androni Giocattoli-Sidermec) e Neilson Powless (Team LottoNL-Jumbo).
Con l'inopinata caduta Craddock, giunto a 1'22", vanifica il vantaggio accumulato nella prima semitappa di ieri. A comandare la graduatoria è quindi Diego Rosa, con 7" su Mollema, 26" su Bouwman, 33" su Sosa, 36" su Craddock e 38" su Carapaz. La tappa di domani sarà dedicata alle ruote veloci e si svolgerà nella località di Crevalcore, con un circuito da ripetere ben 9 volte (171 i chilometri totali) e vinto nel 2017 da Thomas Boudat della Direct Énergie.