Tadej Pogacar al recente Tour de France © UAE Team Emirates-SprintCycling
Professionisti

Che cos'è la maglia bianca? Come funziona la classifica dei giovani al Tour de France

Tutto quello che c'è da sapere sulla graduatoria riservata agli Under-25

28.06.2024 14:47

È l'omaggio alla gioventù in fiore, a chi sogna di diventare grande: la maglia bianca - abbinata alla classifica dei giovani - premia al Tour de France il miglior corridore al di sotto del 25 anni. 

Un po' di storia

A differenza delle altre insegne del primato, la maglia bianca ha avuto una storia decisamente tormentata: assegnata per la prima volta nel 1975, essa era originariamente riservata agli Under-25 del gruppo. Nei primi anni Ottanta, però, la platea degli aspiranti al titolo di miglior giovane fu estesa prima ai corridori che avessero già compiuto il 26° anno di età, poi agli esordienti assoluti. Due esempi su tutti: lo spagnolo Angel Arroyo, che poté concorrere per la maglia bianca al Tour del 1983 pur non essendo più un virgulto (avrebbe compiuto 27 anni pochi giorni dopo la fine della Grande Boucle), e il colombiano Rafael Antonio Acevedo, che poté concorrere tra i giovani nell'edizione del 1984 nonostante fosse già un 27enne!

La partecipazione oltremodo ristretta dei neoprofessionisti alla più importante corsa a tappe del calendario convinse gli organizzatori a ritirare la maglia bianca a partire dal 1990. Ripristinata nel 2000, la maillot blanc è riservata ai corridori che - di anno in anno - non abbiano ancora valicato la soglia del quarto di secolo. La classifica viene stilata in base ai tempi: in parole più semplici, chi occupa la posizione migliore nella generale è anche il leader della classifica dei giovani.

laurent-fignon
Greg Lemond e Laurent Fignon al leggendario Tour de France 1989

Leader sempre più precoci

Se alcuni corridori non sono mai sbocciati dopo aver vinto questa speciale classifica - il pensiero corre immediatamente all'ucraino Yaroslav Popovych, a cui tutti predissero un futuro da dominatore dei Grandi Giri dopo aver primeggiato tra i giovani nel 2005 - altri hanno invece spiccato il volo. Alcuni esempi di ieri e di oggi: Francesco Moser (che si vestì di bianco sui Campi Elisi nel 1975), Dietrich Thurau (1978), Greg LeMond (maglia bianca al Tour del 1984, pochi mesi dopo il titolo mondiale vinto ad Altenheim), Ivan Basso (2002), Nairo Quintana (a segno per due volte, nel 2013 e nel 2015), Andy Schleck (miglior Under-25 dal 2008 al 2010) fino a Tadej Pogacar, che ha monopolizzato la classifica delle “nuove proposte” dal 2020 al 2023. La precocità dei nuovi campioni ha tuttavia motivato una serie di riflessioni sull'opportunità di abbassare il limite di età per concorrere alla maglia bianca, strizzando l'occhio agli Under-23 del gruppo. Tuttavia, sia l'ASO (la società organizzatrice del Tour), sia l'Unione ciclistica internazionale non hanno fin qui avvertito la necessità di affrontare seriamente la questione.

In quasi mezzo secolo di storia, soltanto 5 uomini sono riusciti ad abbinare la maglia bianca al “giallo” del leader: il francese Laurent Fignon (1983), lo spagnolo Alberto Contador (2007), il già citato Schleck (al quale fu assegnato il Tour del 2010 dopo la contestata squalifica per doping dello stesso Contador), il colombiano Egan Bernal - che centrò la doppietta nel 2019 - e, per l'appunto, Tadej Pogacar nel biennio 2020-2021. In questa rosa dovrebbe rientrare anche Jan Ullrich, ma il tedesco - vittorioso in Francia nel 1997 - non indossò mai la maglia bianca che, come abbiamo spiegato prima, non fu assegnata negli anni Novanta

Oltre a Moser e Basso, un altro italiano ha indossato le insegne di miglior giovane: il veronese Damiano Cunego, che vinse il duello a distanza con il tedesco Markus Fothen al Tour de France 2006 ed è ancora oggi l'ultimo azzurro ad aver centrato questo risultato. Per la verità, anche Marco Pantani conquistò il titolo di miglior giovane nel 1994 e nel 1995, ma all'epoca le maglie di leader erano soltanto tre. 

La combinata che non c'è più

A proposito di maglie: tra la fine degli anni Sessanta e i tardi Ottanta, gli organizzatori del Tour istituirono la classifica della combinata. Introdotta per la prima volta nel 1968, essa premiava i corridori in base ai piazzamenti nelle tre classifiche principali (generale, GPM e punti). Soppressa e ripristinata più volte fino alla sua definitiva abolizione nel 1989, la maglia della combinata era celebre per la sua singolare confezione, che richiamava i colori delle divise dei leader (giallo, a pois e verde), con l'aggiunta di inserti rossi e bianchi

Il ruolo delle automobili come veicoli di supporto negli sport ciclistici
Pogačar atterrisce gli avversari in vista del Tour de France: "Mai stato così in forma"