Lidl-Trek Future, il development team dei figli e dei fratelli
Più della metà dei corridori della formazione statunitense ha un genitore o un fratello con esperienza tra i professionisti del pedale: il sogno è di fare lo stesso percorso
Ottavo appuntamento dell’anno con Mondo Continental. In questa puntata: GP Goriška & Vipava Valley, GP Adria Mobil, Olympia’s Tour, Volta ao Alentejo e la Lidl-Trek Future, un altro vivaio vincente.
Le corse della settimana
GP Goriška & Vipava Valley e Gp Adria Mobil
Dopo GP Slovenian Istria e GP Brda-Collio, la Slovenia ha proposto un’altra gara, il GP Goriška & Vipava Valley, corsa di un giorno entrata a far parte del calendario UCI nel 2022. Al via erano presenti trenta squadra: un ProTeam (la VF Group-Bardiani), venti Continental, otto formazioni dilettantistiche e una selezione nazionale turca.
Il percorso, con partenza e arrivo a Nova Gorica, era composto da due diversi circuiti: il primo era lungo 19 km e andava ripetuto per cinque volte, mentre del secondo, di appena sei chilometri, erano in programma quattro giri. Il gruppo è rimasto a lungo compatto e i primi movimenti importanti sono nati all’imbocco del circuito finale, a circa 25 km dal traguardo. L’attacco più deciso è stato quello di Max Walker (Astana Qazaqstan Development), che ha iniziato l’ultimo giro con un piccolo margine sui rivali. L’azione del britannico si è esaurita a poco più di 2 km dall’arrivo, quando Marcin Budziński (Mazowsze Serce Polski) è uscito di prepotenza dal gruppo e lo ha raggiunto e staccato.
Il polacco, vincitore di GP Slovenian Istria e GP Brda-Collio nei giorni precedenti, ha assaporato un fantastico tris, ma sul rettilineo finale ha subìto la feroce rimonta del gruppetto inseguitore. Mattia Negrente (Astana Qazaqstan Development) ha lanciato lo sprint da lontano ed è riuscito a resistere, precedendo al fotofinish Lorenzo Conforti (VF Group-Bardiani) e andando, così, a conquistare la prima vittoria UCI in carriera. Tilen Finkšt (Adria Mobil) ha chiuso in terza posizione, confermando il piazzamento del 2023, e costringendo Marcin Budziński a rimanere giù dal podio. Il britannico Zak Coleman (XSpeed United) ha completato la top five.
Tre giorni dopo è andato in scena il GP Adria Mobil, quarta gara slovena in poco più di una settimana. Corsa di un giorno giunta alla decima edizione, vedeva alla partenza ventisei squadre: un ProTeam (la Corratec-Vini Fantini), ventuno Continental, tre formazioni dilettantistiche e una selezione nazionale turca.
Il percorso, con partenza e arrivo a Novo Mesto, prevedeva le principali difficoltà di giornata nella prima metà, con il circuito finale che, pur non essendo del tutto pianeggiante, non risulta mai particolarmente selettivo: finora solo una volta la corsa ha avuto un epilogo diverso dalla volata di gruppo. Negli ultimi dieci chilometri Willie Smit (China Glory), Artur Sowinski (Voster ATS) e Alejandro Osorio (GW Erco Shimano), prima con Davide Toneatti (Astana Qazaqstan Development) e poi da solo, hanno provato a turno a far saltare il banco, ma ai -2 il gruppo è tornato compatto.
In un finale piuttosto complicato, con un paio di curve e in leggera salita, Jakub Mareczko (Corratec-Vini Fantini) ha provato a giocare di anticipo, ma si è dovuto arrendere alla prorompente rimonta del giovane Žak Eržen (CTF Victorious), già opzionato dalla Bahrain-Victorious per il prossimo anno. Il podio è stato completato da Simone Buda (Sole-Olmo), che si è messo alle spalle Jakub Řiman (Pierre Baguette) e Marcin Budziński. Il polacco, quindi, ha completato la trasferta slovena senza mai uscire dai primi cinque. Delusione per l’Adria Mobil, che, nella corsa che sponsorizza, presentava al via il vincitore della scorsa edizione: quest’anno, però, Tilen Finkšt non è andato oltre l’undicesimo posto.
Olympia’s Tour
Nei Paesi Bassi si è disputato l’Olympia’s Tour, corsa a tappe di cinque giorni, giunta quest’anno alla sessantanovesima edizione. Quest’anno si sono schierate al via ventisei squadre: un ProTeam (la TDT-Unibet), diciannove Continental, quattro formazioni dilettantistiche e le selezioni nazionali di Lussemburgo e Stati Uniti.
La corsa si è aperta con una tappa del tutto priva di difficoltà altimetriche che, contrariamente alle attese, non si è conclusa con un volatone generale: Elmar Abma (VolkerWessels) è riuscito a tenere dietro il gruppo, tagliando il traguardo davanti a Lorenz van de Wynkele (Lotto Dstny Development). Kristian Egholm (Lidl-Trek Future) ha chiuso in terza posizione con 2” di ritardo.
Anche la seconda frazione non presentava asperità, ma, come nel giorno precedente, il gruppo è stato beffato. Otto corridori si sono resi irraggiungibili per il plotone e si sono giocati il successo allo sprint: il più veloce è stato Roy Hoogendoorn (Metec-SOLARWATT), che ha preceduto Timo De Jong (VolkerWessels) e Tim Torn Teutenberg (Lidl-Trek Future). Elmar Abma ha chiuso in gruppo, con 41” di ritardo, e ha dovuto cedere le insegne del primato al vincitore di giornata.
L’altimetria della terza tappa era molto simile alle precedenti, ma in questo caso si è assistito ad uno sprint di gruppo e le formazioni di sviluppo delle squadre WorldTour hanno monopolizzato il podio di giornata. Si è imposto Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck Development), che si è messo alle spalle Tim Torn Teutenberg, consolatosi con la conquista della maglia di leader, e Colby Simmons (Visma|Lease a Bike Development).
La quarta frazione proponeva qualche strappetto non troppo impegnativo poco dopo la metà del percorso. Dieci corridori hanno staccato il gruppo, tagliandolo fuori dalla lotta per la vittoria. La volata del drappello di testa ha premiato Rasmus Søjberg Pedersen (Decathlon AG2R Development), che ha battuto Joshua Giddings (Lotto Dstny Development) e il campione europeo under 23 Henrik Pedersen (Uno-X Mobility Development). Tim Torn Teutenberg è riuscito a entrare nell’azione decisiva e ha conservato la testa della classifica.
Nonostante le difficoltà altimetriche fossero di poco conto e concentrate a metà percorso, l’ultima frazione ha fatto grande selezione. Cinque corridori hanno fatto la differenza sul resto della compagnia, con Rasmus Søjberg Pedersen, che ha centrato la seconda vittoria consecutiva. Alle spalle del corridore danese hanno concluso il suo connazionale Daniel Stampe (Airtox-Carl Ras) e il leader della classifica Tim Torn Teutenberg.
Presente in tutte le azioni importanti della corsa, Tim Torn Teutenberg ha conquistato il successo finale, con 35” di vantaggio su Rasmus Søjberg Pedersen e 55” su Jelte Krijnsen (Parkhotel Valkenburg). Il pistard tedesco ha completato un clamoroso en-plein, vincendo anche la classifica a punti, quella degli sprint intermedi e il titolo di miglior giovane, oltre a trascinare la Lidl-Trek Future al trionfo nella graduatoria a squadre.
Volta ao Alentejo
In settimana si è corso anche in Portogallo, dove è andata in scena la quarantunesima edizione della Volta ao Alentejo, corsa a tappe di cinque giorni. Quest’anno vi hanno partecipato diciotto squadre: alle sedici che avevano partecipato pochi giorni prima alla Classica da Arrabida, si sono aggiunte la Continental statunitense Project Echelon e una selezione nazionale svizzera.
La corsa si è aperta con una tappa non troppo complicato, ma con l’arrivo situato in cima ad uno strappetto lungo 1700 metri. L’erta finale ha esaltato le doti di Thomas Silva (Caja Rural-Seguros RGA), che è andato a conquistare il successo con 2” di margine sul gruppo, regolato dal compagno di squadra Iúri Leitão davanti a Rafael Reis (Sabgal/Anicolor).
La seconda frazione prevedeva una salita di 6,5 km, con la cima situata ai -10. Nonostante un’asperità abbastanza lunga e piuttosto vicina al traguardo, non c’è stata selezione e il gruppo è arrivato compatto al traguardo: a vincere è stato il venezuelano Leangel Linarez (Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua), che si è messo dietro Daniel Babor (Caja Rural-Seguros RGA) e Scott McGill (Project Echelon). Thomas Silva ha conservato la maglia di leader.
Le principali difficoltà della terza tappa erano concentrate nella prima metà del percorso e fare la differenza si è rivelato impossibile per tutti. Nella volata finale lo spunto di Daniel Babor si è rivelato irresistibile: il ceco si è tolto di ruota tutti e ha preceduto nettamente il compagno di squadra Iúri Leitão, nuovo leader della corsa, e lo statunitense Cade Bickmore (Project Echelon).
La quarta frazione era la più complicata della corsa, con diverse difficoltà altimetriche disseminate lungo tutto il percorso e gli ultimi 3 km in salita. La brutta giornata di Iúri Leitão, finito ad oltre 20 minuti dai primi, non ha tolto il sorriso alla Caja Rural-Seguros RGA, che ha potuto festeggiare un’altra vittoria grazie ad Eduard Prades, che ha conquistato anche la testa della classifica generale. Sull’erta finale, trentaseienne ha avuto ragione di Francisco Peñuela (Rádio Popular-Paredes-Boavista) e Abner González (Efapel).
La gara si è conclusa con una tappa non troppo complicata, ma con l’arrivo su una salita in lastricato. La Caja Rural-Seguros RGA ha conquistato la quarta vittoria (con quattro corridori diversi) in cinque giorni: il più forte sullo strappo finale è stato Iúri Leitão, che ha superato Scott McGill e Luís Mendonça (Sabgal/Anicolor).
Eduard Prades ha conquistato il successo finale con 4” di margine su Francisco Peñuela e 6” su Abner González. Il portoricano ex Movistar si è tolto la soddisfazione di trascinare l’Efapel al successo nella graduatoria a squadre, davanti ai mattatori della Caja Rural-Seguros RGA, che oltre alla generale si sono portati a casa anche la classifica a punti con Iúri Leitão. Si sono tolte delle soddisfazioni anche la Illes Balears Arabay, con il titolo di miglior giovane vinto da Sergi Darder e la Kelly/Simoldes, che ha visto Francisco Guerreiro laurearsi miglior scalatore della corsa.
Le Continental fra i big
Ben nove formazioni di terza divisione hanno preso parte alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali: le italiane General Store-Essegibi, MG.K Vis-Colors for Peace, MBH Bank Colpack, Technipes #inEmiliaRomagna e Work Service-Vitalcare, la giapponese JCL Team Ukyo, la messicana Petrolike, la colombiana GW Erco Shimano e la formazione di sviluppo dell’Arkéa-B&B. La squadra nipponica è stata nettamente la migliore, con due corridori nella top ten finale, Giovanni Carboni nono e Thomas Pesenti decimo, e un secondo posto nella prima tappa con Matteo Malucelli.
La Roue Tourangelle Centre Val de Loire ha dato spazio alle quattro Continental francesi (assenti i vivai dei team WorldTour), alla Soudal-Quick Step Devo e alla tedesca MYVELO, formazione nata quest’anno, che faceva il suo esordio in una gara UCI. Sia la Van Rysel-Roubaix che la Nice Métropole Côte d'Azur hanno centrato la top ten, rispettivamente con Emmanuel Morin, sesto, e Paul Hennequin, decimo. Le quattro squadre transalpine hanno partecipato anche alla Paris-Camembert, corsa in cui la St.Michel-Mavic-Auber 93 è salita sul podio con Alexandre Delettre, terzo, ed è riuscita a piazzare in top ten anche Joris Delbove, ottavo.
Anche questa settimana ci sono state delle novità di ciclomercato della settimana: Antti-Jussi Juntunen è passato dalla Voltas-Tartu2024 alla Ferei Quick-Panda Podium Mongolia. Nella formazione asiatica il due volte campione finlandese ritroverà l’estone Gleb Karpenko, già suo compagno di squadra nel biennio 2020-2021. Due novità in casa Vini Monzon-Savini Due: la compagine diretta da Stefano Giuliani ha ufficializzato gli arrivi di Lorenzo Cataldo (Gragnano) e Filippo Tagliani (GW Shimano-Sidermec). Ad inizio stagione entrambi erano stati annunciati dalla Albiono Pro Cycling, nuova Continental delle Isole Vergini, che non è, però, mai stata registrata dall'UCI: probabile, a questo punto, che il progetto rimanga incompiuto.
Il ritratto della settimana: Lidl-Trek Future
Sono sempre di più le squadre professionistiche che cercano di coltivare in casa i giovani talenti affidandosi ad una Continental di sviluppo. Una delle formazioni WorldTour ad aver creato il proprio vivaio nel 2024 è la Lidl-Trek, che dopo pochi mesi sta già vedendo i primi frutti dell’investimento: due settimane fa la Lidl-Trek Future ha conquistato lo Youngster Coast Challenge, corsa UCI belga riservata agli under 23, e nel recente Olympia’s Tour, pur non vincendo tappe, la compagine statunitense si è portata a casa tutte le classifiche.
Per costruire il proprio vivaio, la Lidl-Trek ha pescato diversi uomini da altre Continental di sviluppo di formazioni professionistiche, scegliendo di puntare sull’internazionalità: i quattordici componenti del roster, infatti, provengono da dieci diverse nazioni. Come tutti i development teams, la compagine statunitense punta quasi esclusivamente sugli under 23, ma ha una caratteristica unica: più della metà dei corridori proviene da famiglie con esperienze nel ciclismo professionistico.
Il corridore che si sta mettendo maggiormente in luce è Tim Torn Teutenberg, che in questa prima parte di stagione ha già ottenuto undici piazzamenti fra i primi dieci, con la vittoria dell’Olympia’s Tour e il terzo posto alla Clàssica Comunitat Valenciana 1969 a rappresentare i risultati più importanti. Il tedesco, che su pista è stato campione europeo dell’eliminazione, viene da una famiglia di ciclisti: padre, zia e zio sono stati professionisti e attualmente la sorella corre nel Women’s WorldTour.
Ha già vinto in questa stagione anche Niklas Behrens, impostosi in solitaria nello Youngster Coast Challenge. Lo scorso anno il ventenne ha avuto la possibilità di correre da stagista con la Storck-Metropol e si è giocato al meglio le sue carte, conquistando una tappa del Flanders Tomorrow Tour (unico successo UCI della squadra). Quest’anno ha avuto la chance di passare alla Lidl-Trek Future e ha subito dimostrato di meritare l’occasione.
Il terzo tedesco in squadra è Louis Leidert. Il diciottenne, al primo anno da under 23, nelle ultime due stagioni è stato un punto fermo della nazionale tedesca junior. Soprattutto nel 2023 si è tolto delle belle soddisfazioni, come la vittoria del LVM Saarland Trofeo, gara di Coppa delle Nazioni, il bronzo mondiale a cronometro e l’argento europeo nella staffetta mista.
Jakob Söderqvist ha iniziato bene la stagione: ha disputato il Tour de la Provence con il team WorldTour, aiutando Mads Pedersen e ottenendo anche dei bei risultati personali, come il secondo posto nel prologo e l’ottavo in classifica. Lo scorso anno lo svedese era tesserato per una formazione dilettantistica del suo paese, ma aveva attirato l’attenzione su di sé con la vittoria del Flanders Tomorrow Tour e un successo di tappa al Tour du Loir et Cher.
Sebbene la squadra abbia la licenza statunitense, nel roster c’è un solo corridore americano: si tratta del classe 2003 Cole Kessler, un gigante di quasi due metri, al terzo anno nella categoria Continental. Lo scorso anno si è messo in luce in diverse corse riservate agli under 23: è stato terzo in una tappa dell’Orlen Nations GP e ha chiuso all’ottavo posto sia il GP Sportivi di Poggiana che il GP Capodarco.
Tra i corridori che sono già saliti sul podio in questa stagione c’è Kristian Egholm, terzo nella prima tappa dell’Olympia’s Tour. Il danese ha fatto il suo esordio nella categoria Continental lo scorso anno, con la maglia della Restaurant Suri-Carl Ras, squadra diretta dal padre Henrik. Il ventenne è, inoltre, fratello di quel Jakob Egholm che nel 2016 fu campione del mondo tra gli juniores e che nel biennio 2021-2022 ha corso con la Trek-Segafredo.
È danese anche Patrick Boje Frydkjær, un giovane al primo anno tra gli under 23. Lo scorso anno, tra gli juniores, il diciannovenne è stato quarto nella prova in linea dei Campionati Europei e ha conquistato diverse vittorie, tra cui spicca sicuramente la prima tappa del LVM Saarland Trofeo, corsa che ha poi concluso in seconda posizione alle spalle di Louis Leidert.
Il corridore più anziano del team, l’unico ad avere più di ventitré anni, è un altro danese, Martin Pedersen. Il ventiseienne corre a livello internazionale soltanto dal 2022 e lo scorso anno è andato vicinissimo al successo in una tappa dell’Olympia’s Tour. Nella seconda parte di stagione è stato stagista della Lidl-Trek. L’ex corridore della Restaurant Suri-Carl Ras è il fratello di Mads Pedersen, che non ha certamente bisogno di presentazioni.
Martin Pedersen non è l’unico tesserato della Lidl-Trek Future ad avere un congiunto in prima squadra: è nella sua stessa situazione Matteo Milan, fratello di Jonathan. Dopo due stagioni al Cycling Team Friuli, il ventunenne ha scelto di provare una nuova esperienza e, pur non avendo ancora ottenuto risultati, si è già fatto vedere in fuga alla Bredene Koksijde Classic e in una frazione del Tour des Alpes-Maritimes.
Sono ancora a caccia di risultati di prestigio anche altri due corridori provenienti da famiglie importanti: Cameron Rogers, figlio dell’ex professionista Peter e nipote del tre volte iridato della cronometro Michael, nel 2023 era tesserato con la Lotto Dstny Development, ma ha vissuto una stagione molto difficile, in cui ha corso pochissimo; Axandre Van Petegem, figlio di Peter, ha corso con la Jumbo-Visma Development nelle ultime due stagioni, ma è rimasto chiuso dagli altri talenti della squadra e non è riuscito a emergere.
Nils Aebersold, figlio di quel Niki che nel 1998 vinse la Milano-Torino e fu quinto ai Campionati del Mondo, ha utilizzato la carta della multidisciplinarietà nelle categorie giovanili, arrivando anche a conquistare il bronzo mondiale nel Cross Country tra gli juniores. Ultimamente si sta concentrando maggiormente sulla strada e lo scorso anno ha avuto la possibilità di correre come stagista per la Lidl-Trek.
Il lussemburghese Mats Wenzel ha fatto vedere le cose migliori in patria, conquistando la maglia di miglior scalatore al Tour of Luxembourg e laureandosi campione nazionale di ciclocross. A differenza degli altri fratelli d’arte del team, il ventunenne è il maggiore: sua sorella Liv, professionista con la Hess, ha circa un anno meno di lui. Completa l’organico il diciannovenne Liam O’Brien, che l’anno scorso è stato uno dei migliori juniores irlandesi.
La Lidl-Trek Future tornerà in corsa la prossima settimana al Circuit des Ardennes, prima di disputare diverse corse riservate agli under 23, come la Parigi-Roubaix, la Liegi-Bastogne-Liegi e la Gand-Wevelgem di categoria.