Mondiali ciclocross, Lise Revol fa felice la Francia: è lei la campionessa juniores!
La transalpina vince il titolo davanti al pubblico di casa. Argento-beffa per Bukovská che esulta con un giro d'anticipo e cede nel finale, bronzo per Carrier
Non sono mancate le emozioni nella prima gara individuale della rassegna iridata di Liévin. La prova femminile juniores si è chiusa con il trionfo della francese Lise Revol, che ha preceduto Barbora Bukovská e Rafaelle Carrier sul podio e ha agguantato una medaglia d'oro che a metà gara sembrava ormai sfumata. Dopo un avvio lampo la transalpina era stata raggiunta dalla ceca Bukovská, che aveva imposto un ritmo forsennato involandosi verso la conquista del titolo. Poi l'errore: al termine del quarto giro la ceca alza le braccia al cielo, per poi rendersi conto che manca ancora un giro e riprendere incredula la sua gara. L'inerzia torna così dalla parte di Revol che a fatica si riporta sulla ceca, la supera nel finale e conquista l'iride.
Mondiali Ciclocross 2025: la cronaca della gara femminile juniores
Alla vigilia della gara il percorso era ancora molto umido per le piogge della settimana. La gara si è svolta in condizioni simili a quelle del team relay dato che la superficie del tracciato, principalmente erbosa, ci metterà del tempo ad asciugarsi anche in assenza di precipitazioni. Il tracciato si presenta complicato anche dal punto di vista dell'altimetria: nella parte centrale ci sono diversi tratti in pendenza che costringono a scendere dalla bici e non mancano le curve tortuose e i tratti tecnici. Gli organizzatori lo hanno definito il percorso ideale per una rassegna iridata, poiché molto simile ai classici tracciati delle gare in Belgio, che peraltro dista poche decine di chilometri da Liévin.
Il terzetto francese formato da Lise Revol, Jeanne Duterne e Lison Desprez ha preso il comando sin dalla prima curva, davanti a Rafaelle Carrier (Canada), Mae Cabaca (Paesi Bassi), Lucie Grohová e Barbora Bukovská (Cechia). Avvio contrastante per le due azzurre: Elisa Ferri si è portata nelle prime posizioni, mentre Giorgia Pellizotti è rimasta attardata per una caduta che ne ha compromesso la gara costringendola a una lunga rimonta.
Revol ha fatto la differenza dopo pochi minuti con un attacco che ha sorpreso le sue rivali. Al termine del primo su cinque giri la transalpina viaggiava con 24" di vantaggio su Carrier, Desprez e Ferri, 26" su Cabaca e 28" su Bukovská, che precedeva un gruppo con anche la campionessa europea Anja Grossmann (Svizzera) e Lidia Cusack (Stati Uniti).
La reazione alla gara d'attacco di Revol è arrivata proprio dall'atleta ceca che, approfittando di una sbavatura di Carrier, si è lanciata in solitaria all'inseguimento della francese al comando. Una missione, quella di Bukovská, che è andata a buon fine: dopo due giri il vantaggio di Revol si era dimezzato scendendo a 12", mentre alle spalle della ceca si era formato un sestetto con Grossmann, Desprez, Grohová, Cabaca, Carrier e Ferri. Nel terzo giro Bukovská ha raggiunto e superato Revol, che ha iniziato a pagare le conseguenze di una partenza davvero forte. La ceca ha girato in 8'51", decisamente la più veloce in gara - la migliore delle altre era proprio Revol in 9'14".
La francese non si è però data per vinta e al termine del quarto e penultimo giro si è riportata a pochi secondi dalla ceca, che ha esultato con un giro d'anticipo prima di rendersi conto di dover affrontare ancora un altro giro.
Mentre la sfida per il terzo posto era ormai un affare tra Carrier e Grossmann, la lotta per la vittoria si è accesa: Revol aveva appena 5" da recuperare a una Bukovská stremata, che alla luce dell'errore precedente aveva forse dosato le energie su quattro giri di gara. Il sorpasso è arrivato a poche tornate dal traguardo: Revol ha ripreso il comando, si è dimostrata impeccabile nei tratti tecnici ed è arrivata sul rettilineo finale con una manciata di secondi di vantaggio, più che sufficienti per laurearsi campionessa del mondo.
Bukovská si è dovuta accontentare del 2° posto, chiudendo comunque il suo primo anno nella categoria con un argento iridato. A quasi due minuti è giunta la canadese Carrier, che ha sconfitto Grossmann nella lotta per il bronzo. Gara sfortunata per le italiane, che tornano a casa con sensazioni comunque ottime: vittima di una caduta a inizio gara, Pellizotti ha rimontato fino al 9° posto, mentre Ferri si è un po' spenta nel finale agguantando un buon 15° posto.