Kittel vince e ringrazia Ewan
Volata anche nella seconda tappa dell'Abu Dhabi Tour: Caleb esulta, Marcel lo infila. Tre italiani nei 10
È un inizio di 2017 fantastico quello di Marcel Kittel che in volata sta dimostrando di essere indiscutibilmente il più forte del lotto: in sei giorni di corsa il tedesco della Quick-Step Floors ha messo a segno la bellezza di quattro vittorie a cui si deve aggiungere anche la classifica generale finale del Dubai Tour. Come già si era visto nell'altra corsa degli Emirati Arabi Uniti, Kittel quest'anno riesce a vincere anche quando tutto sembra mettersi male.
Ben tre italiani in fuga, allo primo sprint intermedio il più lesto è Canola
Dopo la netta vittoria di ieri allo sprint, Mark Cavendish (leader della classifica generale) è chiamato a confermarsi sul traguardo di Al Marina. La speranza è quella di assistere finalmente ad un duello diretto tra lui e Marcel Kittel, duello che per vari inconvenienti occorsi al britannico non abbiamo visto al Dubai Tour. Il traguardo di oggi arriderà ancora una volta alle ruote veloci in quanto la Al Maryah Island-Al Marina, di 153 chilometri, non presenta nessuna difficoltà altimetrica e seguirà presumibilmente il copione della prima tappa.
Il via ufficiale viene dato alle 13:30 da Stefano Allocchio di RCS e anche oggi si assiste subito alla formazione della fuga, composta da 6 uomini: Nicola Boem (Bardiani CSF), Alessandro De Marchi (BMC Racing Team), Kirill Sveshnikov (Gazprom-RusVelo), Kristjian Durasek (UAE Team Emirates), l’australiano Fabio Calabria (Team Novo Nordisk) e Marco Canola (Nippo-Vini Fantini). Quest'ultimo, corridore piuttosto veloce, si propone già come favorito per i traguardi volanti e per insidiare la maglia nera di Manuele Mori.
A 99 km dal traguardo Canola domina la volata dei battistrada su Fabio Calabria e come da pronostico guadagna i 3” di abbuono e gli 8 punti per la classifica della maglia nera.
Il gruppo non lascia fare; al secondo sprint bis per Canola, fora Kittel
Grazie soprattutto al lavoro della Dimension Data con Igor Antón, coadiuvata dalla Lotto Soudal con Sander Armée, i fuggitivi non superano mai il vantaggio di 2’30”. Nella località di Al Sadar (53 km dal traguardo) è piazzato il secondo e ultimo traguardo volante di giornata: Boem è deciso a portarselo a casa e parte lungo ma Canola è lesto a prendergli la ruota e a saltarlo negli ultimi 50 m, andando a raggiungere Mori in testa alla graduatoria per la maglia nera con 16 punti complessivi.
Al passaggio il vantaggio dei fuggitivi è solo di 1 minuto e 20 secondi sul gruppo, salvo poi stabilizzarsi per alcuni chilometri. Ai meno 30 assistiamo alla foratura di Marcel Kittel (Quick Step Floors), il quale cambia ruota e in pochi chilometri riesce a riprendere le ruote del gruppo. Da segnalare che dopo gli sfortunati eventi e le polemiche di ieri, il tedesco ha deciso di non utilizzare i freni a disco nella tappa odierna.
Fuggitivi ripresi, è battaglia tra Cavendish, Kittel e Ewan
Il gruppo fa sul serio ma davanti non demordono: Canola e De Marchi si sbarazzano dei compagni di fuga e se ne vanno assieme aumentando notevolmente il ritmo; nel frattempo il gruppo si allarga e si creano i treni delle varie squadre. Ai meno 3 i due italiani hanno solo 8” di vantaggio sul plotone, vantaggio che si esaurisce completamente 700 metri dopo.
La Dimension Data e la Orica-Scott pilotano in modo egregio Cavendish e Caleb Ewan mentre il treno di Kittel fatica a guadagnare posizioni nel gruppo e lascia il capitano in una posizione non ottimale ai 500 m dal traguardo. Elia Viviani (Team Sky) tenta di anticipare tutti ma viene saltato da Ewan, che si tiene Cavendish dietro e sembra destinato alla vittoria ma Kittel compie una rimonta pazzesca e vince la tappa per pochi centimetri! Caleb Ewan aveva perfino accennato ad un’esultanza sulla linea di arrivo, salvo poi accorgersi dell’arrivo del tedesco.
Al terzo posto si è piazza Mark Cavendish, quarto e primo degli italiani Matteo Pelucchi che ha rimontato posizioni sfruttando la scia di Kittel. Tra gli italiani piazzamenti nei primi 10 anche per Elia Viviani e Andrea Guardini, rispettivamente sesto e settimo. Cavendish riesce comunque a mantenere per un altro giorno la maglia di leader con 4" su Kittel e 8" su Greipel, Canola, Ewan e Mori.
Domani tappa decisiva per la classifica
Domani il gruppo affronterà la tappa regina, quella che ha sempre decretato il vincitore finale della corsa: la Al Alain-Jebel Hafeet di 186 km presenterà un’erta finale di 9.5 km al 7.4% di pendenza media, si prospetta una grande battaglia tra i big della classifica, con i nostri Nibali ed Aru che proveranno ad insidiare Quintana e Contador in un primo assaggio di una sfida assai attesa.