Corse

Ecco il percorso della Volta a Catalunya 2025 maschile e femminile

Per gli uomini un percorso simile ma più abbordabile del 2024 che culmina nella tappa di Queralt con il Coll de Pradell; tre tappe per le donne decise dal duro Coll de Pal

15.03.2025 10:55

È stato presentato oggi il percorso sia della Volta a Catalunya 2025 maschile che di quella femminile che si correrà molto più avanti, in giugno. 

La storica corsa a tappe maschile conserva la formula di 7 tappe tutte in linea, che alternano giornate vallonate rivolte a fughe e velocisti resistenti a tappe di alta montagna che fungono da perfetto antipasto per i Grandi Giri. Come l'anno passato ci saranno 3 le giornate rivolte agli scalatori, tutte con arrivo in quota, ma nel complesso saranno più semplici del 2024. È invece praticamente identica la penultima tappa con il temibilissimo Coll de Pradell e l'arrivo a Queralt dopo altre salite più brevi ma sempre ripide. Delle restanti quattro giornate, almeno una puòcomunque creare scompiglio in classifica, ovvero quella finale con il duro circuito del Montjuic.

La gara femminile, alla sua seconda edizione come gara a tappe effettivamente sorella di quella maschile, conferma 3 giornate di corsa: la prima mista, la seconda decisiva con l'arrivo in alta montagna sul Coll de Pal e la terza per ruote veloci a Barcellona. Da sottolineare che il percorso femminile è provvisorio e potrebbe subire modifiche nei prossimi mesi, come segnala l'organizzazione anche sul sito ufficiale della corsa.

 

Le tappe nel dettaglio

Volta a Catalunya (maschile)

Planimetria generale uomini

Lunedì 24 marzo - 1a tappa: Sant Feliu de Guíxols - Sant Feliu de Guíxols (178.6 km)

Altimetria 1a tappa

Si comincia con la classica tappa mediamente ondulata intorno a Sant Feliu de Guíxols, leggermente più blanda rispetto all'anno passato. I due GPM nella prima parte - Coll de Begur (circa 4.5 km al 4%) e Alt de Santa Pellaia (6 km al 4.1%) - e le tante altre salitelle disseminate su tutto il percorso (compreso il circuito finale), non sono di per sé particolarmente difficili da superare per molti velocisti, ma il finale complicato apre il ventaglio dei favoriti: l'anno scorso arrivò da solo Tadej Pogacar, mentre due anni fa si fronteggiarono in volata Roglic ed Evenepoel. A 7.5 km dal traguardo un ultimo strappo di circa 1.5 km al 5% potrebbe essere un buon trampolino. La strada costiera tortuosa ed ondulata porta direttamente sul rettilineo finale di circa 900 metri, anche questo tutto all'insù (3/4%).

 

Martedì 25 marzo - 2a tappa: Banyoles - Figueres (177.3 km)

Altimetria 2a tappa

Nel 2025 la seconda tappa sarà destinata alle ruote veloci ed anche molto semplice nel suo complesso per gli standard di questa gara. Dopo 70 km pianeggianti comincia la fase più impegnativa con le salite del Coll Puig del Penì (circa 5 km al 5%, max 7%) e soprattutto quella al Coll de Sant Pere de Rodes (7.8 km al 6.4%, ma con i primi 6 km al 7.7% e punte fino al 13%). Dal termine della discesa - tecnica - mancheranno però ancora 70 km, di cui i primi 30 che portano al primo passaggio da Figueres sono piuttosto semplici per quanto non perfettamente pianeggiante. Torna ad essere lieve complicato il circuito finale, con la salita non segnalata al Coll de la Salut: dopo una prima ascesa alla Garriga de Empordà (circa 1.5 km al 5%) e alcuni km ondulati, si sale per un altro km al 6% fino allo scollinamento a 23 km dall'arrivo. Segue una discesa piuttosto tecnica ed altre ondulazioni: un ultimo zampellotto (1.5 km al 2.7%, max 6%) è posto a 14 km dall'arrivo. Il finale è pianeggiante e lineare, ma il traguardo è posto di nuovo in lieve ascesa.

 

Mercoledì 26 marzo - 3a tappa: Viladecans - La Molina (218.6 km)

Altimetria 3a tappa

La terza tappa sicuramente non è un tappone come quello dell'anno passato, ma in ogni caso è la prima frazione di montagna e non è unipuerto: anche se le pendenze sono un po' ovunque abbastanza abbordabili, i quasi 220 km con oltre 4000 metri di dislivello (ma senz'altro meno dei 5000 ufficialmente presentati) provocheranno tanto mal di gambe. Dopo 20 km pianeggiante comincia la prima lieve ascesa verso il Coll de la Creu dels tres batlles (10.3 km al 3.2%, max 7% nell'ultimo tratto), preambolo al successivo Coll d'Estenalles (14.4 km al 3.8%, max 7%). La successiva discesa è complicata e spezzata da alcune contropendenze. Si entra nella fase più semplice della corsa con 25 km di fondovalle seguiti dalle salitelle di Sant Feliu Sasserra (5.7 km al 3.7%, max 9%) e Prats de Lluçanès (circa 3 km al 4.3%, max 7%), quindi altri 25 km di fondovalle columinanti in brevi tratti di salita portano a Borredà. Inizia adesso la salita molto irregolare al Coll de la Batallola, complessivamente di 11.6 km al 3.2% di media: dopo i primi 7.6 km al 3.6% (già irregolari, con punte al 10%) si incontra 1 km di discesa ed un altro quasi pianeggiante; qui inizia un tratto di 1 km al 9.1% (max 15%), seguito da 800 metri semplici (media al 2.8%) e un'ultima impennata di 200 metri (11%). Anche questa discesa sarà tecnica e interrotta da contropendenze e condurrà direttamente ai piedi del Coll de la Creueta, salitona di 21.5 km al 5% di media; anche in questo caso qualche falsopiano e addirittura brevi tratti in lieve discesa falsano un po' il dato: dopo circa 3 km si incontra uno strappo di quasi 2 km all'8.5% (max 11%), qui segue una breve discesa, quindi la parte un po' più regolare della salita (12 km al 6.2%, max 10%), dopo la quale rimangono 3.5 km più semplici (3.2% di media). Si scollina a 34 km dall'arrivo. La discesa è interrotta da una risalita di 2 km abbondanti al 3% verso la Collada del Pedrò, dopo la quale si raggiunge una prima volta Super Molina, senza transitare dal traguardo. Una discesa veloce e quasi tutta da pedalare porta ad Alp, dove la strada inizia quasi subito a salire abbastanza cattiva costantemente al 7\8% ed è solo un breve tratto in falsopiano ad abbassare la media dei primi 8.6 km al 6.5%. A questo punto rimangono 2 km di discesa e circa 1500 metri di nuovo in salita (800 metri finali all'8%, max 10%).

 

Giovedì 27 marzo - 4a tappa: Sant Vicenç de Castellet - Montserrat (188.7 km)

Altimetria 4a tappa

La 4a tappa presenta il secondo dei tre arrivi in salita, ma non si svolge in alta montagna. Sarà comunque una frazione molto esigente, anche in questo caso non unipuerto. In avvio si trova subito l'ascesa verso Cal Gravat (circa 2 km al 7%, con un breve passaggio sopra il 10%) alle porte di Manresa. Il percorso inanella una serie infinita di salite pedalabile, tra le quali segnaliamo piuttosto presto il Coll de Cal Pallares (11.2 km al 3.1%, max 9% nel finale), la Portella (5.1 km al 3.5%, max 10% sul finale), mentre molto più avanti il GPM del Turò del Puig (5.5 km al 5.3%, max 10%) seguito dalle ascese alla Collada de Grisen (6.4 km al 3.8%, max 9%) e al Coll d'Arboç (3.9 km al 4.7%, con i primi 1.5 km al 7.3%, max 12%). Nessuna di queste ascese è realmente temibile, ma fa accumulare tanto dislivello e tanta fatica prima di quella finale, oltre a rendere complicato tenere controllata la corsa e non farsi scappare eventuali fuggitivi. La salita finale al Monastero del Montserrat è quantificabile di fatto in 8.5 km al 6.8% di media, abbastanza regolari ma con qualche punta al 10%; termina però a circa 500 metri dal traguardo, inizialmente in lieve discesa, poi di nuovo a salire negli ultimi metri.

 

Venerdì 28 marzo - 5a tappa: Paüls - Amposta (172.0 km)

Altimetria 5a tappa

Di fatto è la tappa più semplice di questa Volta, anche se dopo circa 29 km si valica il Coll de La Font (12 km al 3.3%, con un tratto iniziale di 2 km al 7.5%, max 10%). A seguire infatti di salite ce ne sono pochissime, con in particolare gli ultimi 70 quasi perfettamente pianeggianti, attenzione piuttosto al vento nella pianura costiera che si attraversa nei km finali.

 

Sabato 23 marzo - 6a tappa: Berga - Queralt (159.0 km)

Altimetria 6a tappa

La tappa senz'altro più intrigante di questa Volta, da cui gli organizzatori della Vuelta dovrebbero prendere spunto per inventarsi di tanto in tanto qualcosa di serio. È molto simile a quella dell'anno passato, anche se un po' più docile nei primi 50 km. Negli ultimi 120 km si trova pochissima pianura e tante salite in successione spesso con pendenze molto cattive accumulando quasi 3500 metri di dislivello. Dopo una dozzina di km una prima salitella porta a La Guardia (5.7 km al 3.9%, max 10%), quindi 25 km e qualche breve ascesa conduce a Borredà. Qui si svolta a sinistra e si inizia a salire al Coll de la Batallola, salita irregolare già percorsa nella terza frazione, complessivamente di 11.6 km al 3.2% di media: dopo i primi 7.6 km al 3.6% (già irregolari, con punte al 10%) si incontra 1 km di discesa ed un altro quasi pianeggiante; qui inizia un tratto di 1 km al 9.1% (max 15%), seguito da 800 metri semplici (media al 2.8%) e un'ultima impennata di 200 metri (11%). Una discesa tecnica e spezzata da contropendenze porta a La Pobla de Lillet, dove inizia una dozzina di km di fondovalle, gli unici di reale respiro in questa tappa. Arriva quindi il turno del tremendo Col de Pradell, una delle più dure salite catalane, paragonata localmente al Fedaia: in tutto sono 15 km al 6.8%, ma come la salita dolomitica è divisa tra un primo tratto più abbordabile (circa 7.5 km al 5.6%) e una tremenda impennata finale (6.5 km al 10%, max 20%) fatta talvolta anche di lunghi rettilinei. La sua collocazione a 59.7 km dal traguardo la rende un punto chiave della tappa che potrebbe dare grande spettacolo già molto lontano dall'arrivo. Le difficoltà sono ancora ben lontane dall'essere finite e la discesa stessa è spezzata da una salita di 4.5 km al 4.2%; arrivati in fondovalle si torna quasi subito a salire sulle dure rampe della Collada de Sant Isidre (5.1 km all'8.6%, max 15%) posto a soli 26.7 km dal traguardo, dunque altro ottimo trampolino di lancio. La dozzina di km di statale che segue alla discesa sarà essa stessa movimentata da un paio di salitelle, quindi nel centro di Berga si sale al traguardo volante, un attimo prima di imboccare ufficialmente la salita finale di 6 km al 7.2%, con punte in doppia cifra nella prima parte e anche negli ultimi 3 km (media 8.1%, max 12%).

 

Domenica 24 marzo - 7a tappa: Barcellona - Barcellona (136.2 km)

Altimetria 7a tappa

La chiusura vede anche quest’anno protagonista il capoluogo catalano, Barcellona. Durante un primo ampio circuito si scala soltanto il semplice Alt de Corbera, ma sarà soprattutto il circuito conclusivo ad essere determinante. Si ripropone infatti l'impegnativo percorso delle ultime edizioni che prevede a metà della tradizionale salita al Montjuïc una deviazione a sinistra per affrontare (dopo un breve tratto in leggera discesa) il muro che porta fino al castello: formalmente la salita risulta di 2.5 km al 4.6%, ma con una pendenza massima del 19%; la salita vera e propria è infatti di circa 900 mt, quasi tutta in doppia cifra. Nei 5 km che portano al traguardo è previsto anche l’ulteriore strappo nei pressi dello stadio olimpico, di circa 700 metri al 6%. Dopo un primo transito sul finale, il circuito, privo di pianura, viene ripetuto interamente per 5 volte, totalizzando così circa 45 km senza respiro dove c’è lo spazio per fare scompiglio e ribaltare la classifica.

 

 

Volta a Catalunya femenina

Planimetria generale femminile

 

Venerdì 6 giugno - 1a tappa: El Perelló - Reus (114.3 km)

Altimetria 1a tappa

La prima tappa della corsa femminile è subito piuttosto complicata. Parte subito in lieve ascesa e poi resta tranquilla per una quarantina di km. È a questo punto che si entra nel vivo: dopo una prima salitella di 2 km al 4.5% uscendo da Mora la Nova, inizia l'ascesa al Coll de La Teixeta, composta da una prima lunga salita a gradoni (15 km al 3%, ultimi 3 km al 5.1%), un paio di km in lieve discesa e una breve risalita fino al valico (circa 2.5 km al 3%). Questo apre una sequenza di tre salite che potrebbe essere il punto chiave: subito dopo la discesa si affronta infatti la salita ben più tosta al Coll de Porrera (3.2 km al 7.5%, con frequenti passaggi tra il 9% e l'11%); dopo appena 2.5 km di discesa veloce si trova uno strappo di 400 metri al 9% e dopo altri 2 km in lieve discesa si arriva ai piedi della terza salita, il Coll d'Alforja (5 km al 4.8%, molto regolare). Dalla vetta mancano un po' meno di 30 km, molti dei quali sono in discesa, spezzata da alcune ondulazioni a Portugal e dall'ascesa al Coll de la Batalla (3.6 km al 3.1%, primo km al 6%, max 10%) che termina a 14 km dall'arrivo. I tratti in discesa sono più o meno tutti da pedalare, ma non consentono di inseguire più di tanto su eventuali attaccanti. Sono quasi pianeggianti (ma sempre a favore) gli ultimi 5 km.

 

Sabato 7 giugno - 2a tappa: Bagà - Coll de Pal (72.8 km)

Altimetria 2a tappa

Dopo che la Volta ha fato scoprire al grande pubblico la durissima ascesa al Col de Pradell, la gara femminile fa riscoprire al grande pubblico un'altra stupenda salita catalana percorsa pochissime volte dal ciclismo professionistico: il Coll de Pal, salitone di quasi 20 km che termina ad oltre 2000 metri. Una sfida che sarà ancor più impegnativa in una gara femminile, al termine di una tappa che propone peraltro anche altre difficoltà. Dopo 8 km già in sensibile falsopiano (1.4% di media) la strada inizia a salire verso il Coll de Merolla (6.3 km al 3%, max 7%, spezzata da numerosi tratti in contropendenza); subito a ruota si sale al secondo GPM sul Collet de Cal Ros (10 km al 4.3%) divisa da una discesa in due tronconi rispettivamente di 4.1 km al 6.3% (max 10%) e 3.2 km al 5.8% (max 9%). Un'altra discesa insidiosa porta a La Pobla de Lillet, dove inizia un ultimo fondovalle a scendere (circa 9 km), l'unico tratto di reale respiro. 2.5 km già in lieve ascesa (media 2.8%) portano a Bagà, dove si incontra un primo strappo di 1 km al 6% (max 9%) per uscire dal paese. Si respira per 1 km poi si inizia a salire una volta per tutte verso il Coll de Pal, per complessivi 17 km al 7.2%; qualche tratto più semplice addolcisce il dato sulla pendenza media: abbastanza presto si incontra il tratto più duro, di quasi 2 km al 10%; dopo qualche metro di respiro comincia un tratto asfissiante di circa 5 km all'8%; un'altra manciata di metri quasi pianeggianti introduce nell'ultimo segmento di 6.5 km al 6.6%, più irregolare, con brevi impennate al 9% alternate a tratti veloci al 4/5%. L'arrivo a quota 2106 con l'ossigeno che inizia a scarseggiare completa la difficoltà di una delle più belle salite spagnole, purtroppo quasi sconosciuta.

 

Domenica 8 giugno - 3a tappa: Castelldefels - Barcelona (117.9 km)

Altimetria 3a tappa

È la frazione più semplice delle 3 ma comunque mossa nella parte centrale, che si corre in buona parte sulle strade della 2a tappa della Vuelta Femenina, corsa poche settimane prima. Non ci sono salite degne di nota e anche i GPM sono poco significativi: il Coll de Lavit (9 km al 2.2%) sale sensibilmente solo nell'ultimo km (6% di media, max 9%; l'Alt de Begues è invece poco più di un falsopiano (10.7 km all'1.5%, max 6%). A complicare la volata ci pensa semmai proprio il finale, perché i vialoni di Barcellona negli ultimi 2 km tengono costantemente a salire. L'ultima curva a 400 metri dal traguardo immette in un rettilineo finale in sensibile pendenza (4% circa).

Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2025 - Analisi del percorso
Tirreno-Adriatico, Van der Poel netto: "Fa schifo perdere così"
Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.