Ivo Olivieira primeggia anche a Isola del Gran Sasso © Il Giro d'Abruzzo
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Giro d'Abruzzo, nessun uomo è un'Isola. Tranne Ivo Oliveira

Il portoghese - in fuga con altri 7 uomini - batte in volata l'olandese Bax. Ottimo 3° posto per Giovanni Bortoluzzi. Zimmermann corre pochi pericoli e vince la classifica generale

18.04.2025 17:12

30, rigorosamente cum laude: la UAE Emirates-XRG continua a macinare vittorie su vittorie con una regolarità impressionante. Ed è ancor più significativo che la superpotenza del ciclismo mondiale non faccia prigionieri neppure nelle corse di retroguardia del calendario internazionale, affrontate con la stessa determinazione delle gare World Tour. Sebbene non si fossero presentati al via del Giro d'Abruzzo con la miglior formazione possibile, i bianconeri degli Emirati Arabi Uniti hanno egemonizzato anche la quattro giorni sugli Appennini. L'uomo-copertina è stato senza dubbio Ivo Oliveira: dopo aver vinto a Penne, il 28enne portoghese si è ripetuto anche a Isola del Gran Sasso in fondo a una lunga fuga. Dopo aver staccato gli altri fuggitivi ai -18 dal traguardo in compagnia di Sjoerd Bax, il fratello d'arte ha facilmente regolato allo sprint il corridore olandese. La battaglia in gruppo - accesa proprio dal team della Penisola Arabica - ha svuotato di energie i possibili favoriti per la vittoria, che hanno dovuto accontentarsi dell'ultimo gradino del podio, poi aggiudicato all'outsider Giovanni Bortoluzzi. Ringraziano Georg Zimmermann e la Intermarché, che risollevano il magro bilancio di inizio 2025 con la vittoria della classifica generale davanti a David De La Cruz e Pablo Torres. 

La cronaca della 4ª e ultima tappa del Giro d'Abruzzo

Il 7° Giro d'Abruzzo si conclude con un'altra tappa piuttosto movimentata: i 167 km da Corropoli a Isola del Gran Sasso (Santuario di San Gabriele) non prevedono impennate ad alta quota, ma propongono comunque un rosario di saliscendi tra le valli del Teramano. L'ottovolante si mette in moto nel primo tratto in linea con la salita di Bellante (poco meno di 4 km al 6,4% di media), abbinata a un traguardo volante, seguita dagli strappi di Sant'Andrea Caporipe (4,4 km al 4%), Notaresco (3,2 km con una pendenza media del 4,9%), Castellalto (2100 metri al 7,5% di media), nessuno dei quali assegnerà punti per la classifica degli scalatori. Il primo GPM di giornata (Sparazzano, 3,7 km che avvicinano il 5%) precede l'ingresso nel circuito conclusivo di 59 km, da ripetere per una volta, perfettamente intonato con l'umore della prima parte di corsa. Ai -26 dal traguardo, la carovana si dirige di nuovo verso Sparazzano, affrontando la salita (6,2 km con una pendenza media appena superiore al 4%) dal versante più duro. Raggiunta la vetta - che dista 29 km dal traguardo - la corsa punta verso il fondovalle prima di incamminarsi verso la sede d'arrivo. Strada in costante ascesa anche nel finale, che lambisce la doppia cifra nell'ultimo chilometro, che si conclude con una curiosa divagazione sui sampietrini.

Poco dopo il via, si sganciano 6 corridori: il britannico Matthew Kingston (Mg.K Vis-Costruzioni e Ambiente), gli italiani Matteo Zurlo (Padovani-Polo-Cherry Bank), Kristian Sbaragli (Solution Tech-Vini Fantini), Gabriele Raccagni (Polti VisitMalta) e Marco Martini (Team Technipes #inEmiliaRomagna) e il neozelandese George Bennett (Free Palestine), uno dei grandi delusi della quattro giorni abruzzese. Il sestetto resta costantemente nel mirino del gruppo, che annulla il loro tentativo prima di affrontare la salita di Bellante. Doppiato il traguardo volante - dove transita per primo l'italiano Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) - Bennett rilancia in compagnia dell'australiano Damien Howson (Q36.5), gli italiani Giovanni Bortoluzzi (General Store-Essegibi-F.lli Curia), Tommaso Bosio (General Store), Davide De Cassan (Polti VisitMalta) e Simone Raccani (JCL Team Ukyo) e lo svizzero Joel Suter (Tudor). La loro sortita, però, rifluisce abbastanza in fretta.

L'azione giusta salpa dopo una quarantina di chilometri: l'ex corridore della Jumbo-Visma si porta dietro gli italiani Federico Guzzo (Padovani) e Alessandro Tonelli (Polti), l'olandese Sjoerd Bax (Q36.5) e il redivivo Suter. Poco più avanti, si accodano altri tre uomini: l'altro azzurro Martin Marcellusi (VF Group), il portoghese Ivo Oliveira (UAE Emirates-XRG) e un altro svizzero, Alexander Balmer (Solution Tech). Gli 8 battistrada accumulano un vantaggio massimo di poco superiore al 1' sugli inseguitori, pilotati dagli Intermarché-Wanty - al servizio del leader della generale, il tedesco Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty) - con la collaborazione dei JCL Ukyo. Il gruppo tiene costantemente sulla corda i primi, che si presentano ai -50 dal traguardo con un margine che oscilla intorno al mezzo minuto. Prima di uscire dall'abitato di Tossicia, Raccani prova tutto solo a riportarsi sulla testa, ma il giovane corridore vicentino viene raggiunto qualche chilometro più avanti.

Mentre la fuga riprende faticosamente quota, ai -40 da Isola del Gran Sasso entrano in azione gli UAE Emirates: in un tratto di falsopiano, il danese Julius Johansen (UAE Emirates) prova ad avvantaggiarsi in compagnia dello spagnolo Pablo Torres (UAE Emirates, teoricamente in corsa per la vittoria finale) e di un'altra dozzina di uomini, tra i quali l'attivissimo Fiorelli. Zimmermann resta intrappolato nel secondo gruppo, ma riesce comunque a rientrare con la complicità dei Tudor, anch'essi rimasti nelle retrovie.

Nel frattempo, i corridori di testa continuano a difendere un margine di circa 30-35" su chi insegue. Ai -29 Marcellusi prova a saggiare le forze degli avversari, che tornano a battagliare sulla salita di Sparazzano. Un'accelerazione di Bax mette in difficoltà Balmer e Guzzo, poi Suter. I cinque superstiti dell'attacco viaggiano ancora insieme per una decina di chilometri prima della stoccata ai -18 di Bax, raggiunto poco più avanti dal vincitore della tappa di Penne. Alle loro spalle, il sudafricano Louis Meintjes (Intermarché) si incarica di pilotare il gruppo, mantenendo un'andatura regolare: del resto, nessuno dei corridori all'attacco impensierisce Zimmermann, che deve tenere sotto controllo sia Torres, sia l'altro spagnolo David De La Cruz (Q36.5), distante appena 11" dalla maglia di leader.

Gli ultimi due giapponesi della fuga tornano a pedalare con un margine vicino al minuto sul resto della compagnia, trainata dai VF Group e dai Petrolike, che riescono a dimezzare lo scarto in vista degli ultimi 7 chilometri. Tuttavia, poco prima di uno strappo, la rincorsa del gruppo - ormai a corto di forze - si arresta. Provano ad approfittarne il ceco Pavel Novak (MBH Bank-Ballan) e lo svizzero Roland Thalmann (Tudor), che riescono però a guadagnare non più di un centinaio di metri. Scatto dopo scatto, il gruppo perde anche l'ultima possibilità di chiudere su Bax e Oliveira, ai quali non resta che giocarsi la vittoria nel più classico degli sprint a due. Il fratello d'arte entra in testa all'ultima curva per poi scattare ai 150 metri dalla linea bianca. Bax non può fare altro che accodarsi: 5° successo da professionista per il 28enne nato nei dintorni di Porto, il secondo nello spazio di tre giorni. Alle loro spalle, Bortoluzzi conquista un ottimo podio davanti a Fiorelli e all'altro italiano Ludovico Crescioli (Polti VisitMalta). 6° il messicano Cesar Macias (Petrolike), poi un quartetto tricolore capeggiato da  Alessandro Covi (UAE Emirates, 7°). 8° Alessandro Fancellu (JCL), 9° Tommaso Dati (Biesse-Carrera-Premac), 10° Valerio Conti (Solution Tech). 

Zimmermann non si fa sorprendere e porta a casa la classifica generale (e, con essa, il 3° successo da professionista) con 11" su De La Cruz e 18" su Torres. Fiorelli (5° a 50") è il migliore degli italiani.

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Il podio del Giro d'Abruzzo vinto da Georg Zimmermann © Il Giro d'Abruzzo

Le altre classifiche

Il siciliano primeggia nella classifica a punti, mentre Guzzo si è aggiudicato la maglia di miglior scalatore grazie ai punti incamerati sui due GPM di giornata. Torres ha primeggiato tra gli Under-25, mentre gli UAE hanno dominato la classifica a tempi. 

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20