Primož Roglič vince l'ultima tappa e la classifica generale della Volta Ciclista a Catalunya 2025 © Volta a Catalunya via X
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«Old guys can still move, huh?»: numero di Roglič a Barcellona

Lo sloveno rischia, attaccando a tre giri dalla conclusione sul circuito del Montjuïc. Salta Ayuso: tappa e classifica generale per il corridore della RedBull

30.03.2025 14:16

Capolavoro di Primož Roglič (RedBull-BORA-hansgrohe) nell'ultima tappa della Volta Ciclista a Catalunya 2025. Lo sloveno attacca nel terz'ultimo giro del circuito finale di Barcellona, senza che nessuno riesca a tenere la sua ruota negli ultimi, decisivi metri del muro del Montjuïc: da lì è una cavalcata solitaria di 20.6km, che si conclude con la vittoria di tappa e della classifica generale, oltre che della maglia a punti e di quella dei GPM. Dietro di lui attaccano nell'ultimo giro Laurens De Plus (INEOS-Grenadiers) e Lennert Van Eetvelt (Lotto), che completano il podio di tappa. Salta Juan Ayuso (UAE Team Emirates-XRG), complice anche il venir meno della squadra, nonostante lo spagnolo non sia apparso al meglio. Ayuso conclude comunque la corsa in seconda posizione generale, davanti ai connazionali Enric Mas (Movistar) e Mikel Landa (Soudal Quick-Step).

Il percorso

Classica tappa di chiusura a Barcellona, ridotta a 88km per la concomitante partita dei Blaugrana. Sono una quarantina i chilometri di pianura prima dell'entrata nel circuito conclusivo, che saranno comunque determinanti per la presenza di due sprint intermedi: quello di Viladecans (km 12.6) e quello, già in vista del Montjuïc, di Barcellona (km 41). Per quanto riguarda l'anello finale, da ripetere sei volte per 45km senza respiro, si ripropone l'impegnativo percorso delle ultime edizioni che prevede, a metà della tradizionale salita al Montjuïc, una deviazione per affrontare il muro che porta al castello. Formalmente l'ascesa misura 2.5km al 4.6%, ma con una pendenza massima al 19%: la salita vera e propria è infatti di circa 900m, quasi tutta in doppia cifra. Nei 5 km che portano al traguardo è previsto anche l’ulteriore strappo nei pressi dello stadio olimpico (circa 700m al 6%).

Volta Ciclista a Catalunya 2025, la cronaca della settima tappa 

Inizio di tappa veloce, con gli uomini di Primož Roglič subito al lavoro in vista dello sprint intermedio di Viladecans. Nella rotonda prima del traguardo volante si staccano sei corridori: Roglič lanciatissimo va vincere facilmente i 3” di abbuono, con Nico Denz (RedBull-BORA) a scippare la seconda posizione a Juan Ayuso, che prende solo 1" di abbuono. Roglič passa quindi provvisoriamente in testa alla classifica generale per 1”. Dopo lo sprint si mette in testa la UAE Team Emirates, mentre a ridosso del secondo traguardo volante, posto sulla linea d'arrivo, c'è bagarre per impostare bene la curva: pasticciano i RedBull e Ayuso vince lo sprint, con Denz sempre secondo e Roglič terzo: la maglia di leader virtuale passa nuovamente al giovane spagnolo, mentre già la strada sale verso il Montjuïc.


Iniziano gli attacchi in gruppo: si staccano in sei, ma sulla dura rampa prima dello scollinamento vengono velocemente risucchiati dalla lotta per i GPM: il giovane Mats Wenzel (Equipo Kern Pharma) passa in testa e toglie a Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale) la leadership nella classifica degli scalatori. Si avvantaggia un corridore della Burgos Burpellet BH, agganciato e superato da Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) in discesa, ma il gruppo, dal quale esce all'attacco Armirail per cercare di prendere qualche punto al GPM, non è lontano. Tirano gli uomini della RedBull-BORA, che hanno ora l'onere di fare la corsa. Armirail riaggancia Carapaz al passaggio sul traguardo, ma i due battistrada vengono ripresi a 1.8km dalla vetta: la RedBull tiene un ritmo molto alto in salita, sgranando il gruppo sul secondo passaggio sul Montjuïc (dove sono Giulio Pellizzari, Roglič e Ayuso a prendere i punti per il GPM) e nella terza tornata, quando riesce ad avvantaggiarsi Jokin Murguialday (Euskaltel-Euskadi), che prende anche il GPM, ma viene ripreso da Alexander Hajek (RedBull-BORA). In discesa riprova ad anticipare Armirail, ripreso e saltato da Tom Donnenwirth (Groupama-FDJ), che prende qualche centinaio di metri di vantaggio sul gruppo. Sulle prime rampe del Montjuïc Donnenwirth viene ripreso da Emanuel Buchmann (Cofidis), che lo stacca quasi subito sulla parte più dura della salita. Mancano 20.6km dal traguardo quando dal gruppo attacca in progressione Roglič con Egan Bernal (INEOS- Grenadiers) a ruota e Ayuso che rientra. A poco più di 100m dallo scollinamento, il gruppo esplode: Bernal si sposta dalla ruota dell’ex campione olimpico a cronometro e Ayuso non riesce a chiudere il buco. Roglič può così scollinare da solo e gettarsi in discesa, iniziando a guadagnare metri su metri. 


Ayuso, rimasto senza compagni di squadra e marcato stretto da Pellizzari, viene costretto alla testa dell'attardato gruppetto dei migliori, ma la pedalata dello spagnolo è pesante e il vantaggio di Roglič inizia ad aumentare. Provano ad approfittarne gli altri: attaccano Quinn Simmons (Lidl-Trek) e Simon Yates (Visma-Lease a Bike), ma intanto è rientrato Marc Soler (UAE Team Emirates), che li riprende e prova a metterci una pezza, mangiando sul quinto passaggio sul Montjuïc una decina dei 24" di vantaggio con cui Roglič era entrato nei due giri conclusivi. In faccia al catalano però scattano Enric Mas, Axel Laurance (INEOS-Grenadiers), Lennert Van Eetvelt (Lotto) e Mikel Landa (Soudal Quick-Step): non c'è reazione da parte di Ayuso e Roglič riesce comunque a scollinare in testa. 

Primož Roglič all'attacco in solitaria durante l'ultima tappa della Volta Ciclista a Catalunya 2025 © Volta a Catalunya via X
Primož Roglič all'attacco in solitaria durante l'ultima tappa della Volta Ciclista a Catalunya 2025 © Volta a Catalunya via X

I contrattaccanti vengono ripresi a 10km dal traguardo: la UAE prova ancora a metterci una pezza con Adam Yates, che mette in fila il gruppo ma esaurisce il suo lavoro prima dell'ultimo passaggio sulla rampa verso il Castell de Montjuïc. Si fanno vedere in testa altre squadre, ma non c'è vero interesse nell'andare a riprendere la testa della corsa. Partono all'attacco due uomini lontani in classifica: Laurens De Plus e ancora Van Eetvelt, che arrivano a vedere Roglič poco prima dello scollinamento (grazie al cui GPM Roglič conquista anche la classifica degli scalatori), perdendolo però in discesa, dove ha un ultimo sussulto anche Ayuso, ma non c’è più tempo. Missione compiuta per Primož Roglič, che fa tappa, maglia e corsa con un'azione solitaria ben lanciata dalla squadra. Seconda piazza per Laurens De Plus e terzo Lennert Van Eetvelt, che riescono ad anticipare il rientro del gruppo di qualche secondo.

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L’eredità della Volta Ciclista a Catalunya

Non deludono i due protagonisti più attesi in questa Volta a Catalunya: prove di Giro d’Italia per Juan Ayuso e Primož Roglič che, al netto di qualche problema di posizionamento negli sprint intermedi, esce con il morale decisamente alto da questa gara. Lo sloveno vince con creatività e, soprattutto, con una gamba molto più rodata di quella fatta vedere alla Volta ao Algarve. Impeccabile Ayuso fino alla tappa conclusiva, dove forse lo spagnolo paga la pressione o i già noti problemi di continuità: può capitare una giornata no, ma è mancata anche la squadra. La RedBull-BORA-hangrohe fa vedere ottime cose in salita, con il neo-acquisto Giulio Pellizzari autore di un vero e proprio salto di qualità in questa prima uscita come scudiero di Roglič, col quale sembra avere molta sintonia. Molto propositiva la INEOS-Grenadiers di Egan Bernal, che però non riesce a finalizzare né con il colombiano, ancora un po' ingolfato, né con Axel Laurance nelle volate. Poco efficace anche la Alpecin-Deceuninck, che schierava con Kaden Groves lo sprinter più forte del lotto, che però non raccoglie. Impressiona, invece, il giovanissimo sprinter della Visma-Lease a Bike Matthew Brennan: arrivato come sostituto dell’infortunato Jonas Vingegaard in una formazione già impostata per provare a vincere la classifica generale, il britannico viene fatto ritirare dalla squadra dopo due vittorie di tappa in arrivi diversi tra loro. Gamba, lettura tattica della corsa e posizionamento ci sono già: il cielo è, per ora, l'unico limite. Convincenti i più esperti spagnoli Mikel Landa ed Enric Mas, che conclude sul podio; sempre presente ma non ruba l'occhio Lenny Martinez (Bahrain-Victorious). Strappa un insperato nono posto Simon Yates, mentre continua la striscia negativa di Ben O’Connor (Jayco AlUla), mai realmente in contesa. 
 

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