Il belga Gaëtan Bille torna al successo al Tour de la Guadeloupe
Carriera decisamente strana, quella di Gaëtan Bille. Ingaggiato nel 2012 dalla Lotto Belisol, l'allora ventiquattrenne non dispiacque il primo anno, conquistando il GP Cerami, per poi deludere nelle due stagioni seguenti; la squadra lo scaricò, così lui si riciclò tra le Continental alla Veranda's Willems dove ben figurò meritandosi la chiamata alla Wanty, lasciata dopo un anno per tornare alla Veranda's nel frattempo diventata Professional. Qui le cose non andarono bene e l'anno scorso entrò a far parte del team algerino Sovac, in compagnia di Rebellin. Terminata quest'esperienza, Bille decise di privilegiare studi e lavoro sul ciclismo.
Quest'anno, dunque, ha disputato solamente un paio di corse del calendario dilettantistico francese prima di accettare la proposta del club caraibico Uni Sport Lamentinois con cui prendere parte al Tour de la Guadeloupe. E ieri il trentunenne belga ha conquistato la vittoria nella cronometro di 23.5 km tra Capesterre e Baie Mahault, con il tempo di 29'38" precedendo di 45" il tedesco Julian Braun (Team Dauner D&DQ-Akkon), di 53" il francese Cédric Locatin (Excelsior), di 57" il colombiano Edwin Sánchez (Team Carène) e di 1'13" il kazako Yevgeniy Fedorov (Vino-Astana Motors).
In quella che era una tappa decisiva per le sorti della classifica generale, il francese Adrien Guillonnet (Interpro Cycling Academy) ha perso terreno sui rivali diretti ma ha saldamente mantenuto il comando. Quando da disputarsi rimane solamente la tappa odierna di 133 km il venticinquenne possiede 1'26" sul kazako Vadim Pronskiy (Vino-Astana Motors) e 1'54" sul tedesco Frederik Dombrowski (Team Embrace the World Cycling).