Jakobsen sbaraglia il campo, Viviani terzo. Remco sempre leader della Volta Valenciana
È ancora Quick-Step Alpha Vinyl alla Volta Valenciana, due vittorie in due giorni, e dopo la stoccata di Remco Evenepoel ieri, oggi è toccato al velocista della compagnia, Fabio Jakobsen, netto vincitore di una tappa che non ha spostato niente negli equilibri della corsa nell'attesa della resa dei conti di domani. Alle spalle di Jakobsen, Sebastián Molano e un Elia Viviani che si ripresenta molto tonico con la nuova-vecchia maglia della Ineos.
La seconda tappa della Volta a la Comunitat Valenciana 2022 era la Bétera-Torrent, 171.5 km non difficili su cui era scritto un copione molto prevedibile. E infatti: la fuga del giorno è partita con sei uomini, Sergio Martín (Caja Rural-Seguros RGA), Xabier Azparren (Euskaltel-Euskadi), Iván Cobo (Kern Pharma), Ben King e Joey Rosskopf (Human Powered Health) e Matijs Paasschens (Bingoal Pauwels Sauces WB), ha raggiunto un vantaggio massimo di 5' a metà tappa e poi hanno subito il progressivo riavvicinamento del gruppo pilotato dalle squadre dei velocisti.
Sul Río Juanes ai -86 si è staccato Cobo, più avanti è toccato a Martín sulla salita di Fuente la Real ai -54, quindi ad Azparren a 24 km dalla fine e ancora a Rosskopf ai -18 sulle prime rampette della salita di Calicanto; Paasschens e King erano comunque lì davanti, su di loro è rientrato Joan Bou (Euskaltel) e poi ai -17 tutti gli altri.
Ai 16.5 ha allungato un po' alla fagianella Dylan Teuns (Bahrain-Victorious) su una contropendenza, e più avanti sull'ultimo dentello di Calicanto (praticamente al Gpm) sul belga è quasi rientrato Eduard Prades (Caja Rural) ma in discesa Teuns ha rinforzato l'andatura respingendo lo spagnolo; una brutta caduta ai -13 con un corridore della Euskaltel che si è ribaltato su una curva e David Dekker (Jumbo-Visma) che è finito giù dalla scarpata... minuti di apprensione prima che l'olandese rifacesse capolino dal folto della vegetazione, senza danni.
Ai -9 è stato ripreso Teuns, ai -5 una caduta ha coinvolto Ryan Gibbons (UAE Emirates), quindi abbiamo visto Remco Evenepoel, leader della corsa, mettersi a disposizione di un treno Quick-Step Alpha Vinyl che pareva straripare; eppure sul rettilineo finale, a poco meno di un chilometro dalla conclusione, i vagoncini del Wolfpack sono un po' deragliati, perdendo contatto con l'uomo da lanciare, Fabio Jakobsen. Ha preso allora l'iniziativa l'Intermarché-Wanty, con Andrea Pasqualon che si è incaricato di lanciare Alexander Kristoff; il norvegese però era in terza ruota, e da lì non è mai partito; quello che si era inserito in seconda invece sì che è partito: e si trattava proprio di Jakobsen, autore di un 150 metri finali da paura: la strada tirava un po' all'insù e il belga è risultato immediatamente imprendibile, nonostante l'impegno di Sebastián Molano (UAE), secondo, ed Elia Viviani (Ineos Grenadiers), terzo. L'ordine d'arrivo prosegue con Matej Mohoric (Bahrain), Kristoff, Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM), Remco, Pasqualon, Laurenz Rex (Bingoal) e Jesús Ezquerra (Burgos-BH).
La generale resta sostanzialmente invariata, Evenepoel è al comando e alle sue spalle ci sono Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) a 19", Carlos Rodríguez (Ineos) a 37", Luis León Sánchez (Bahrain), Enric Mas (Movistar), Alejandro Valverde (Movistar), Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech) e Antwan Tolhoek (Trek-Segafredo) a 42", Mohoric a 48" e Juan Ayuso (UAE) a 1'14". Domani la terza tappa sarà quella destinata a essere decisiva: da Alicante all'Alto de las Antenas del Maigmó Tibi, 155.1 km con tanta strada in salita, ben 5 gpm di varia difficoltà (nulla di eccessivo, beninteso) e soprattutto un arrivo in quota di 6 km al 10%, per metà in sterrato. Sarà lotta all'arma bianca.