Michael Woods vince la 13a tappa della Vuelta ©La Vuelta via X
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Altra fuga alla Vuelta: Woods ostenta i capelli canuti, O'Connor dilapida altri due minuti

Altra fuga vincente nella tredicesima tappa: il 37enne canadese stacca Schmid e Soler, Roglič si porta a 1'20" dalla maglia rossa. Vergallito buon nono

Questa volta non si è risparmiato Primož Roglič: dopo il no-contest di ieri tra i big sull'arrivo in salita, oggi, nella tredicesima tappa della Vuelta a España 2024, lo sloveno ha nuovamente messo in crisi Ben O'Connor, più che dimezzando il vantaggio che aveva questa mattina. Ormai sembra solo questione di tempo prima che l'australiano debba cedere la maglia rossa, specialmente in vista delle prossime due frazioni, soprattutto quella di domenica con arrivo a Cuitu Negru. Oggi la sua squadra si è nuovamente disinteressata della fuga, dove i corridori fuori classifica si sono dati battaglia per tutta la giornata, con Wout van Aert che ha nuovamente guadagnato punti per la maglia verde ma ha anche fatto incetta di punti per la classifica scalatori, alla quale è passato in testa con buon margine. 

Ad aver ragione dei fuggitivi però è stato il campione canadese Michael Woods, che è stato bravo prima a non partecipare al gioco al massacro tra i fuggitivi, che si sono a lungo scattati in faccia prima dell'erta finale, e a capitalizzare tutte le energie risparmiate sulle rampe del Puerto de Ancares.

Vuelta a España 2024, la cronaca della 13a tappa 

La corsa è ripartita questa mattina da Lugo per arrivare al Puerto de Ancares dopo 176 km, una frazione che iniziava un trittico di tappe difficili che caratterizzano questo fine settimana di metà Vuelta. Oggi, come anche domenica, il momento chiave sarebbe stato l'arrivo in salita sul Puerto de Ancares, anche se prima i corridori avrebbero affrontato Alto Campo de Arbre (5 km al 5.8%) e Alto o Portelo (7.7 km al 5.4%). Dopo Ponferrada, si incontrava il semplice strappo di Ocero (circa 3 km al 5.5%) e poi il Puerto de Llumeras (6.6 km al 6%); La salita finale era preceduta da 10 km di falsopiano, 1 km al 6% e poi la rampa finale di 5 km all'11.7%  con punte al 15%.

Questa mattina non sono ripartiti Jonathan Lastra Martinez (Cofidis) e Welay Berhe (Jayco AlUla): erano dunque 151 i corridori al via.

Dopo una decina di chilometri si era formato un gruppo in testa con Kasper Asgreen (T-Rex Quick-Step), Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), Victor Campenaerts e Sylvain Moniquet (Lotto Dstny), Mauro Schmid (Jayco AlUla), Simon Guglielmi e Mathis Le Berre (Arké-B&B Hotels), Enzo Leijnse (DSM-Firmenich-PostNL), Marc Soler (UAE Team Emirates), Kim Heiduk (INEOS Grenadiers), Julius van den Berg (DSM-Firmenich-PostNL), José Felix Parra (Kern Pharma), Xabier Isasa (Euskatel-Euskadi ), Wout van Aert (Visma-Lease a Bika) e Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), poi raggiunti da Gijs Leemreize (dsm-firmenich PostNL), Brandon McNulty e Marc Soler (UAE Emirates), Mikel Bizkarra (Euskatel-Euskadi ) Sam Oomen (Lidl-Trek), Michael Woods  e Dylan Teuns (Free Palestine), Rubén Fernández (Cofidis) e Nicolas Vinokurov ( Astana-Qazaqstan). 

Il meglio piazzato in classifica tra i ventiquattro fuggitivi era José Felix Parra, a oltre mezz'ora dalla maglia rossa Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale), ma nonostante ciò il gruppo in un primo momento sembrava non voler lasciare spazio. Il gruppo di testa ha quindi iniziato la salita di terza categoria del Campo de Arbre con circa 1'30" di vantaggio, margine che si è poi dilatato anche per il forcing di alcuni corridori (Van Aert, Vine e Moniquet) che si sono avvantaggiati. Van Aert è poi transitato traguardo volante per primo accumulando punti per la classifica à pois e sopravanzando Adam Yates (UAE Emirates).

Dietro la Decathlon di O'Connor lasciava ampio margine, tanto che arrivati alla seconda salita di giornata, l'Alto O Portelo, 2a cat., il gruppo di testa aveva più di 11' di vantaggio. Qui di nuovo Van Aert si è mosso per prendere i cinque punti del Gpm: hanno provato ancora a guastargli le feste gli UAE con di Marc Soler e Jay Vine, ma senza successo. 

Il vantaggio aumenta a dismisura, ricominciano gli attacchi nella fuga

Ai -90 il gruppo di testa era nuovamente compatto, accumulando un vantaggio che piano piano saliva: ai -50 il cronometro segnava 15' di margine. Ai- 48 l'accordo si è rotto: Victor Campenaerts ha cercato un allungo seguito da Mauro Schmid, Wout van Aert, e Mathis Le Berre, che è stato il primo a rialzarsi. Su spinta di Soler sono poi rientrati sui tre rimasti in testa Brandon McNulty, Jay Vine,  Sam Oomen e Michael Woods.

Campanaerts ha poi dovuto rialzarsi, mentre sullo zampellotto che precedeva il Puerto de Lumeras sono scattati prima Wout Van Aert e poi, per due volte, Marc Soler, sempre rintuzzato dal belga. Nel frattempo erano rientrati Leemreize e Asgreen. Nel frattempo nel gruppo era passata in testa la Movistar del terzo in classifica, Enric Mas.

Ai -32 è partito in discesa Mc Nulty, con Van Aert sempre pronto a saltargli sulla ruota. Sul Puerto de Lumeras il vantaggio del gruppetto di testa aveva ormai superato i 17', e l'unico ad aver perso le ruote nel gruppo di testa per Marc Soler, mentre Van Aert era transitato per primo anche sul traguardo volante. Rientrato Soler, ha attaccato Jay Vine: dai sette inseguitori rimasti ha poi perso contatto Asgreen e poi nuovamente Soler, che però ha approfittato di un rallentamento per rientrare e rilanciare. Van Aert si è messo in testa riprendendo lo spagnolo ai 500 metri dall'arrivo ed è transitato per primo anche su questo Gpm.

Nella discesa sono caduti in una curva Mc Nulty e Vine, con il primo che è finito nella vegetazione prendendo vistosi graffi sul volto. Restavano dunque in testa Mauro Schmid, Wout van Aert, Michael Woods, Sam Oomen e Marc Soler.

Ai -12  Schmid ha provato ad anticipare la salita, subito fermato dal Van Aert. Il gruppo di testa ha dunque iniziato la salita finale del Puerto de Ancares con più di 16" minuti di vantaggio sul gruppo maglia rossa, ancora guidato dalla Movistar, con in testa Nairo Quintana

Ai - 5 Schmid ha attaccato di nuovo, con a ruota Michael Woods. Soler e Van Aert hanno ceduto subito, mentre Oomen ha cercato di resistere a qualche metro dai due.

Woods doma i fuggitivi, Roglič i migliori

Ai -4 però lo svizzero non ha più tenuto il ritmo di Woods che si è involato ed è arrivato senza rivali al traguardo: è stata la sedicesima vittoria in carriera per il campione canadese, che aveva già vinto nel 2018 e nel 2020 alla . Dietro di lui Schmid è arrivato a 45" e Soler a 1'11", mentre Luca Vergallito nono a 5'59".

Nel gruppo dei migliori, che era ancora a più di 11',  la lotta per la maglia rossa si è accesa con Primož Roglič (Red Bull-BORA-hansgrohe) che ha attaccato ai -4 km dall'arrivo: inizialmente lo hanno seguito Enric Mas e Mikel Landa (Soudal Quick-Step), mentre O'Connor ha subito ceduto, aiutato dal compagno di squadra Felix Gall, che questa mattina era nono in classifica generale. Roglič si è tolto dalle ruote prima Landa e poi Mas, arrivando sedicesimo a 10'54". Lo sloveno ha così guadagnato 38" su Landa, 58" su Mas e Richard Carapaz (EF Education - EasyPost) e 1'55" su O'Connor.

A Van Aert anche la maglia a pois

Ora O'Connor ha solo 1'21" di vantaggio su Roglič e 3'01"su Mas. Gall guadagna una posizione passando ottavo in classifica, David Gaudu (Groupama-FDJ) due passando nono, mentre perdono posizioni Adam Yates (UAE Emirates) e George Bennet (Free Palestine) che esce dalla top ten.

L'inglese della UAE perde anche la maglia a pois in favore di Wout van Aert, che la somma alla maglia verde, mentre la maglia bianca resta a Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers)

Wout van Aert in maglia a pois al termine della tredicesima tappa della Vuelta a España ©La Vuelta via X
Wout van Aert in maglia a pois al termine della tredicesima tappa della Vuelta a España ©La Vuelta via X

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