
Ethan Vernon: una pennellata alla Dalì sul traguardo di Figueres
Seconda vittoria in carriera alla Volta a Catalunya per il velocista e pistard britannico, Brennan rimane leader in classifica generale
Ethan Vernon (FreePalestine) vince la seconda tappa della Volta Ciclista a Catalunya 2025. Il ventiquattrenne britannico si è imposto in uno sprint più “ortodosso” rispetto a quello della prima frazione, mettendosi dietro Matthew Brennan (Visma-Lease a Bike) e Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), protagonisti nella tappa di ieri. Quattordicesima posizione per Andrea Vendrame (Dacathlon AG2R La Mondiale). Brennan rimane comunque leader della classifica generale, mentre fa un piccolo balzo in avanti Juan Ayuso (UAE Team Emirates-XRG), che si aggiudica 3" di abbuono allo sprint intermedio.
Il percorso
Frazione di 177.3km da Banyoles a Figueres. Pianeggianti i primi 70km di corsa, dove i corridori troveranno i due sprint intermedi di Medinyà e L'Escala. Si affrontaranno poi le due asperità di giornata, concentrate nel cuore della tappa: il GPM del Coll Puig del Penì (5km al 5%, max 7%) e del più duro Coll de Sant Pere de Rodes (7.8km al 6.4%, con i primi 6km al 7.7% e punte fino al 13%). Dopo la discesa ci sarà lo sprint intermedio di Garriguella, dopo il quale mancheranno ancora 70km di corsa. I primi 30, che portano al primo passaggio sulla linea del traguardo a Figueres (-44km), sono piuttosto semplici, mentre è più complicato il circuito finale, con la salita non segnalata al Coll de la Salut: dopo una prima ascesa alla Garriga de Empordà (circa 1.5km al 5%) e un tratto ondulato, si sale ancora per 1km al 6%. Segue una discesa piuttosto tecnica e altre ondulazioni, fino a un ultimo strappetto (1.5km al 2.7%, max 6%) a 14km dall'arrivo. Il finale è pianeggiante e lineare, con il traguardo posto nuovamente in lieve ascesa.
Volta a Catalunya 2025, la cronaca della seconda tappa
Anche oggi la fuga parte dai primissimi chilometri di gara: in testa troviamo ancora Danny van der Tuuk (Euskaltel-Euskadi), stavolta in compagnia di Calum Johnston (Caja Rural-Seguros RGA) e Diego Uriarte (Equipo Kern Pharma). I fuggitivi prendono subito un margine sopra i 3', che rimarrà stabile per i primi 20km di corsa. Johnston vince il primo sprint intermedio di Medinyà, mentre Uriarte si aggiudica quello di L'Escala. In gruppo controlla la Visma-Lease a Bike del leader della corsa Matthew Brennan: il vantaggio dei battistrada si contrae nell'avvicinamento alle salite, scendendo sotto il minuto nella salita del GPM di Coll Puig del Penì (vinto da Van der Tuuk), ma aumentando nuovamente lungo la discesa. Sulle prime rampe del Coll de Sant Pere de Rodes dalla testa della corsa si stacca Johnston, anche se a Van der Tuuk e Uriarte non hanno che una quarantina di secondi di margine rispetto al gruppo, dove continua il lavoro della Visma.

Fa un ritmo allegro Sepp Kuss e già alcuni corridori si staccano dalla coda del gruppo: non Mario Aparicio (Burgos Burpellet-BH), che attacca per riportarsi sui battistrada. Aparicio piomba sui fuggitivi, staccandoli e andando a conquistare il GMP. Marc Soler (UAE Team Emirates) imposta la discesa per il gruppo, riprendendo Van der Tuuk; Uriarte allunga per riportarsi su Aparicio e superarlo lungo la tecnica picchiata verso Garriguella, venendo però ripreso al termine della discesa. Il gruppo rallenta e si porta in testa la Alpecin-Deceuninck, che cede però il posto alla RedBull-BORA in prossimità dello sprint intermedio. La formazione austro-tedesca organizza un piccolo treno per lanciare Primož Roglič, ma lo sloveno non sprinta, lasciando davanti Jan Tratnik: rimonta invece il gruppo Juan Ayuso (UAE Team Emirates), che si aggiudica il traguardo volante e 3" di abbuono.
A 60km dal traguardo sale in blocco la Jayco AlUla per sfruttare le strade dritte e il vento laterale, che però non sembra sufficiente ad aprire un ventaglio. Ci prova anche la UAE Team Emirates, ma la squadra è disunita e rinuncia, mentre all'orizzonte appare un gruppetto di uomini che si erano staccati sul Coll de Sant Pere de Rodes e che si impegnano per rientrare. Il ricongiungimento avviene in prossimità del primo passaggio sul traguardo di Figueres, dopo il quale prosegue il nervosismo e l'alta velocità in gruppo. Piccola bagarre a 32km dal traguardo: attaccano Quinn Simmons (Lidl-Trek) e Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), ai quali si accoda il giovane Brieuc Rolland (Groupama-FDJ), ma il gruppo non lascia loro spazio.
Il peloton procede compatto, affrontando i vari saliscendi del circuito finale: a 20km dal traguardo Geraint Thomas (INEOS-Grenadiers) allunga il gruppo in discesa e la Visma ne approfitta per forzare sullo strappetto immediatamente successivo per eliminare alcuni dei possibili contendenti di Brennan per la volata. Altissime velocità negli ultimi km di corsa, mentre la strada larga agevola la formazione dei treni, anche se il gruppo si sfilaccia nell’affrontare alcune rotonde prima dei -3km: Brennan, sprovvisto di treno, è già alla ruota di Kaden Groves, posizione che il giovane britannico difende a spallate da un uomo della FreePalestine. La Alpecin lancia Groves negli ultimi 300m prima di una curva a destra: assieme all'australiano parte anche Axel Laurance (INEOS-Grenadiers), ma da sinistra risale bene Ethan Vernon che supera Groves e riesce a contenere il rientro di Matthew Brennan. Uno-due britannico sul traguardo di Figueres e terza posizione per Kaden Groves.