La divisa 2023 della Groupama FDJ © Groupama FDJ
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Groupamala, un inno al successo

La Groupama FDJ rinnova il look presentando per il 2023 una nuova divisa sui toni nerazzurri e tramite le parole del ds Marc Madiot è pronta a confermarsi con il giusto mix di ciclisti esperti e neo pro

13.12.2022 17:19

E’ tempo di Mondiali di calcio e Marc Madiot, ds della Groupama FDJ, utilizza una metafora calcistica per presentare gli obbiettivi della sua squadra per la stagione che verrà. Alla recente presentazione della formazione transalpina Madiot ha dichiarato che la sua squadra ha il talento necessario per ‘giocarsi la partita’, corroborata da una campagna acquisti tesa ad un deciso ringiovanimento della rosa. Sono ben sette i nuovi ciclisti che vedremo all’opera nel 2023, tutti compresi tra i 19 e i 21 anni. Dopo gli arrivi a gennaio di Lewis Askey e ad agosto di Paul Penhoet, la lista della Groupama per la prossima stagione si arricchisce includendo Lenny Martinez, Romain Gregoire, Samuel Watson, Reuben Thompson, Laurence Pithie, Enzo Paleni e Lorenzo Germani. Chi più chi meno, sono tutti ciclisti che hanno già vinto tra i dilettanti e potranno crescere bene affiancati da altri più esperti, che ripartiranno anche loro con le giuste ambizioni per il nuovo anno.

Tra coloro da cui ci si aspetta molto, c’è sicuramente Thibaut Pinot, che inizia la sua sesta stagione con la squadra transalpina. Il francese riparte dopo due anni nei quali ha raccolto risultati al di sotto delle sue potenzialità, anche se è giustificato dai continui dolori alla schiena che lo hanno afflitto in conseguenza della caduta nella prima tappa de Tour de France 2020. Pinot riusciva a concludere quel Tour in un’anonima ventinovesima posizione e si presentava il mese successivo alla partenza della Vuelta, salvo ritirarsi già al termine della seconda tappa, mettendo la parola fine a quella stagione senza aver vinto neanche una volta. Il 2021 lo vedeva nella prima parte di stagione impegnato in brevi corse a tappe tra Italia e Francia, ma nonostante la buona volontà e l’impegno profuso era autore di prove complessivamente deludenti. Dopo il Tour of the Alps, corsa nella quale terminava in trentaduesima posizione, rinunciava al Giro d’Italia sempre a causa del dolore alla schiena e passava quattro mesi fuori dalle corse a curarsi. Tornava in bici a fine agosto al Tour du Limousin e negli ultimi tre mesi di quella stagione non brillava più di tanto, visto che i migliori risultati li otteneva con due quinti posti a settembre alla Classic Grand Besançon Doubs e ad ottobre alla Coppa Bernocchi. Si può dire che il 2022 sia stato un anno di ripresa per Pinot, visto che è tornato a correre con una certa regolarità durante tutta la stagione contribuendo a mettere km nelle gambe. Ha partecipato sia al Tour che alla Vuelta, concludendo entrambe le corse, ma soprattutto è tornato alla vittoria in due occasioni: nella quinta tappa del Tour of the Alps e nella settima tappa del Giro di Svizzera. Incrociando le dita il ciclista francese, con la ritrovata integrità fisica, può tornare realmente a dire la sua nelle corse che contano, siano esse di un giorno, di una settimana o GT, rivestendo con convinzione il ruolo di capitano che negli ultimi anni sembrava appannato.

Chi ha certamente voglia di rivalsa nel 2023 è David Gaudu, che vorrà migliorare il quarto posto ottenuto al Tour de France di quest’anno, finora il suo migliore risultato alla Grande Boucle. Il ventiseienne bretone ha dimostrato per buona parte dell’ultima stagione di essere spesso sul pezzo nelle corse via via disputate e ciò è confermato anche dalle due vittorie ottenute nella seconda tappa della Volta ao Algarve e nella terza tappa del Criterium del Delfinato. Inoltre il quarto posto finale al Tour è merito di cinque top ten su ventuno tappe. Gaudu è una risorsa importante per la Groupama ed il suo 2023 potrebbe prendere pieghe piacevolmente inaspettate.

Valentin Madouas è un altro ciclista da tenere in forte considerazione visto che sta avendo una crescita progressiva all’interno della squadra francese e nella considerazione degli addetti ai lavori. Quest’anno ha mancato la vittoria nella sedicesima tappa del Tour de France da Carcassonne a Foix, dopo aver perso le ruote del canadese Hugo Houle, dovendosi accontentare del secondo posto. A Parigi ha ottenuto comunque un onorevole decimo posto finale che lo mette nelle condizioni di poter pensare ad un futuro ruolo centrale in un GT. Il ventiseienne di Brest nel 2022 ha vinto il Tour du Doubs e due tappe del Tour de Luxembourg. Ha inoltre vinto la classifica GPM della Parigi – Nizza e del Tour du Limousin. Risultati che testimoniano una complessiva costanza di rendimento che potrà senz’altro mostrare anche nella prossima stagione.

Se Pinot, Gaudu e Madouas ricalcano pedissequamente le fattezze del ciclista longilineo, forte in salita e dotato di un’ottimo spunto da finisseur, queste caratteristiche non le ritroviamo certo in Arnaud Demare, che fa della potenza in volata il suo marchio di fabbrica. Il velocista francese è un punto fermo della Groupama FDJ, avendo fatto il suo ingresso nel WT proprio con la squadra francese nel 2012. Undici anni consecutivi con la FDJ nei quali, per ciascuno di essi, ha vinto sempre, almeno una volta, che sia stata una vittoria di tappa o una vittoria in una corsa di un giorno. Ed anche il 2022 non è stato avaro di soddisfazioni, con le vittorie in tre tappe del Giro d’Italia, di una tappa de La Route d’Occitanie, di una tappa del Giro di Polonia, del GP d’Isbergues e della Parigi – Tours. A coronamento di una stagione positiva, la vittoria della classifica a punti al Giro per la seconda volta dopo quella del 2020. Demare è pronto a vincere ancora e a provare a fare meglio, in caso di partecipazione al Tour, del terzo posto della classifica a punti del 2018.

Dopo i quattro anni trascorsi alla BMC dal 2015 al 2018, Stefan Kung ha trovato la sua dimensione alla Groupama FDJ, con cui ha un contratto fino al 2025. Il forte ciclista svizzero dà il meglio di sé nelle prove a cronometro e nel 2022 le tre corse che lo hanno visto primeggiare sono state proprio contro il tempo, nella quarta tappa del Tour Poitou – Charentes, nella staffetta mista ai Mondiali di Wollongong e nella Chrono des Nations. I rimpianti di questa stagione si palesano allo stesso tempo nei due secondi posti nella prova a cronometro degli Europei e dei Mondiali. La mole imponente di Kung gli permette anche di essere un temibilissimo ciclista da classiche ed il terzo posto di quest’anno alla Parigi – Robaix ne è una prova evidente. Lo svizzero riuscirà ad essere un po’ più costante nel 2023? Ai posteri l’ardua sentenza. 

Il roster della Groupama FDJ per il 2023 si completa con ciclisti affidabili come Bruno Armirail, Clement Davy, Kevin Geniets, Ignatas Konovalovas, Matthieu Ladagnous, Olivier Le Gac, Fabian Lienhard, Rudy Molard, Quentin Pacher, Miles Scotson, Jake Stewart, Michael Storer, Lars van den Berg e Bram Welten

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Giuseppe Scarfone
Da sempre amico, amante e praticante del ciclismo, scrivo nel tempo libero per diletto e per passione.