Calméjane doma la Classic de l'Ardèche, il vispo Bardet chiude quarto
Lilian Calméjane ha centrato oggi il primo successo stagionale, e l'ha fatto proprio come piace a lui, con un attacco solitario, anche se di breve gittata. La vittoria per il transalpino della Direct Énergie è giunta nella Classic de l'Ardèche, gara della Coppa di Francia che si è svolta oggi su un chilometraggio di 197.5 km intorno a Guilherand-Grange.
Fuga del mattino con sei uomini, ovvero Brice Feillu (Arkea Samsic), Álvaro Cuadros (Caja Rural-RGA Seguros), Nigel Ellsay (Rally UHC), i primi tre a muoversi, e Umberto Marengo (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM), Evaldas Siskevicius (Delko Marseille Provence) e Matthew Gibson (Burgos-BH), rientrati successivamente; Gibson ha dovuto anzi fare due volte l'elastico, visto che si è poi nuovamente staccato per un guaio meccanico, salvo rientrare nuovamente. La fuga ha avuto un vantaggio massimo di 8'10" al km 55, poi il gruppo ha cominciato a pedalare di maggior lena, e ha rimesso nel mirino i battistrada, per annulare poi la fuga ai -35.
Sono quindi entrati in azione gli uomini più attesi, a partire da Romain Bardet (AG2R La Mondiale) che si è mosso sulla Côte de Toulaud ai -30, chiamando però il contropiede di Quentin Pacher (Vital Concept-B&B Hotels), il quale a sua volta s'è involato rimanendo al comando fino ai piedi dell'ultima salita, la Côte du Val d'Enfer. Qui Pacher è stato raggiunto dapprima da Alexis Vuillermoz (AG2R), che ha tentato l'assolo. Ma in cima (ai -5) il compagno di Bardet è stato ripreso, e subito dopo su un tratto in falsopiano è partito Lilian Calméjane, risultato imprendibile nei 4 chilometri finali.
All'arrivo il corridore della Direct Énergie ha chiuso con 4" su un gruppetto in cui Valentin Madouas (Groupama-FDJ) ha preceduto Odd Christian Eiking (Wanty-Groupe Gobert), Bardet, Pieter Weening (Roompot-Charles), Patrick Müller (Vital Concept), Vuillermoz, Guillaume Martin (Wanty), Garikoitz Bravo (Euskadi-Murias) e Nicolas Edet (Cofidis). Primo italiano all'arrivo Giovanni Visconti (Neri), 14esimo a 10". Nei 20 anche Francesco Gavazzi (Androni-Sidermec), 16esimo, e Simone Velasco (Neri), 17esimo.
Fuga del mattino con sei uomini, ovvero Brice Feillu (Arkea Samsic), Álvaro Cuadros (Caja Rural-RGA Seguros), Nigel Ellsay (Rally UHC), i primi tre a muoversi, e Umberto Marengo (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM), Evaldas Siskevicius (Delko Marseille Provence) e Matthew Gibson (Burgos-BH), rientrati successivamente; Gibson ha dovuto anzi fare due volte l'elastico, visto che si è poi nuovamente staccato per un guaio meccanico, salvo rientrare nuovamente. La fuga ha avuto un vantaggio massimo di 8'10" al km 55, poi il gruppo ha cominciato a pedalare di maggior lena, e ha rimesso nel mirino i battistrada, per annulare poi la fuga ai -35.
Sono quindi entrati in azione gli uomini più attesi, a partire da Romain Bardet (AG2R La Mondiale) che si è mosso sulla Côte de Toulaud ai -30, chiamando però il contropiede di Quentin Pacher (Vital Concept-B&B Hotels), il quale a sua volta s'è involato rimanendo al comando fino ai piedi dell'ultima salita, la Côte du Val d'Enfer. Qui Pacher è stato raggiunto dapprima da Alexis Vuillermoz (AG2R), che ha tentato l'assolo. Ma in cima (ai -5) il compagno di Bardet è stato ripreso, e subito dopo su un tratto in falsopiano è partito Lilian Calméjane, risultato imprendibile nei 4 chilometri finali.
All'arrivo il corridore della Direct Énergie ha chiuso con 4" su un gruppetto in cui Valentin Madouas (Groupama-FDJ) ha preceduto Odd Christian Eiking (Wanty-Groupe Gobert), Bardet, Pieter Weening (Roompot-Charles), Patrick Müller (Vital Concept), Vuillermoz, Guillaume Martin (Wanty), Garikoitz Bravo (Euskadi-Murias) e Nicolas Edet (Cofidis). Primo italiano all'arrivo Giovanni Visconti (Neri), 14esimo a 10". Nei 20 anche Francesco Gavazzi (Androni-Sidermec), 16esimo, e Simone Velasco (Neri), 17esimo.