Una Rosa (e un Ciclamino?) anche per mamma Greipel
Obiettivo minimo (la tappa) portato a casa, nonostante i problemi familiari. Ma per il Giro 100 ad André si chiede di più
André Greipel, sempre più il principe degli sprint. Il velocista tedesco della Lotto-Soudal ha colto a Tortolì il suo settimo successo al Giro d'Italia, che gli è valso anche la prima Maglia Rosa della carriera.
Con la vittoria odierna, Greipel è andato a segno per il decimo anno consecutivo in almeno una tappa di un grande giro. Il bottino del campione nazionale di Germania dal 2008 ad oggi recita, pertanto, 11 vittorie al Tour de France, 4 alla Vuelta a Espana e, appunto, 7 al Giro d'Italia, per un totale di 12 GT consecutivi nei quali il Gorilla ha alzato le braccia al cielo per almeno una volta.
Avversari sfortunati o sottotono
Numeri da capogiro, da far invidia a dei Caleb Ewan e Fernando Gaviria qualsiasi, anche oggi nettamente tagliati fuori dalla lotta per la vittoria. Se per l’australiano della Orica-Scott la colpa è da attribuire in gran parte alla sfortuna, più indietro di condizione è apparso l’alfiere colombiano della Quick-Step Floors, partito con i favoriti del pronostico e rimasto con un pugno di mosche in mano.
Eroe mancato di giornata è stato Roberto Ferrari, inizialmente in supporto di Sacha Modolo ma che ha vissuto il suo momento di gloria sfiorando il colpo grosso e chiudendo alle spalle di Greipel. Terzo un sempre presente Jasper Stuyven, che in casa Trek-Segafredo ha degnamente sostituito un Giacomo Nizzolo ancora imballato dopo i problemi fisici dell’inverno.
Greipel, amato e odiato allo stesso tempo, un fisico possente, due gambe da far paura anche ai celebri body builder. Un personaggio tutto d’un pezzo, che ha intenerito il pubblico italiano con la dedica alla mamma, “in un momento particolarmente delicato”: e ne ha ben donde, visto che le hanno diagnosticato la SLA.
Anche quest'anno abbandono anticipato?
Il Gorilla si porta anche al comando della classifica a punti della Maglia Ciclamino, a più 3 dall'eterno fuggitivo Daniel Teklehaimanot. Riuscirà a portarla fino a Milano? Il Giro numero 100 merita rispetto, e il tedesco ha fatto spesso discutere con i suoi “abbandoni programmati” alla vigilia della terza settimana, quando la strada inizia a farsi più dura e l'obiettivo del Tour più imminente.
Invertire la tendenza non sarebbe così male, una Maglia Ciclamino al Giro 100 potrebbe valere più di una vittoria alla Grande Boucle, seppur contro l’acerrimo rivale Kittel e Cavendish. La maturità di Greipel potrebbe passare anche da questo piccolo, banale passo.
Dal sorprendente e tenace Lukas Postlberger, la Maglia Rosa passa sulle spalle di Greipel, uno che ha guidato la classifica generale soltanto alla Vuelta 2009 per due giorni. Domani da Tortolì, sulla Rosa sarà attaccato il dorsale numero 100, forse un segno del destino. Forse il segno che Greipel, quest'anno, non ci tradirà.