Il 13 ottobre conosceremo il percorso del Giro
È quasi ufficiale, tra poco più di un mese scopriremo il tracciato 2024 e forse anche qualche gradita sorpresa: ci sarà Pogacar?
La stagione deve ancora finire, ma come di consueto uno degli argomenti più caldi è il Giro d'Italia dell'anno successivo (così come il Tour de France d'altronde). Mai come quest'anno c'è sete di nuove notizie, considerando che sappiamo già adesso che RCS Sport per la prossima stagione ha in mano l'organizzazione anche del Giro U23 - rinominato dai nuovi organizzatori Giro Next Gen - e del Giro Donne, che necessita di un urgente rilancio per poter quantomeno ridurre il gap nei confronti del neonato Tour de France Femmes.
Abbiamo intanto una data di riferimento per far partire il conto alla rovescia: come rivelato da Beppe Conti nell'ormai tradizionale appuntamento con l'Indiscreto nella trasmissione Rai Radiocorsa, la presentazione del prossimo Giro d'Italia è stata fissata per venerdì 13 ottobre e si terrà Trento in occasione del Festival dello Sport (che si terrà dal 12 al 15 di ottobre). L'ufficialità arriverà probabilmente tra pochi giorni, il 14 settembre, giorno in cui dovrebbe essere pubblicato il programma della manifestazione targata Gazzetta dello Sport. Per il momento aleggia un certo silenzio in merito e non si può certo escludere che RCS Sport possa tirare fuori un po' di conigli dal cilindro. Uno di questi ha provato ad anticiparlo sempre Beppe Conti, rivelando che gli organizzatori starebbero facendo di tutto per avere Tadej Pogacar al via del Giro d'Italia, anche se le voci non escludono la possibilità che si presenti al via solo per affinare la gamba in funzione del Tour de France, come fatto da altri campioni negli anni passati. Quello che si sa al momento è che qualora Tadej decidesse di venire, la speranza di RCS Sport sarebbe quella di annunciare la sua presenza proprio il 13 ottobre, esattamente come avvenuto per Remco Evenepoel un anno fa.
La buona notizia, intanto, è vedere che si è ritrovata continuità nel presentare la corsa al momento opportuno, probabilmente anche quest'anno in leggero anticipo rispetto al percorso del Tour de France. La cattiva, però, è che mentre del Tour conosciamo già ben 5 tappe (le tre della Grand Depart italiana e le due dell'inedito finale nizzardo), del Giro non conosciamo nemmeno la sede della Grande Partenza. Quello che è quasi certo è che per il prossimo anno - e non solo il prossimo - dovrebbe ripetersi lo spettacolare finale nel centro di Roma, che l'anno scorso ha avuto successo e si candida a diventare con regolarità la chiusura della Corsa Rosa, probabilmente la più consona anche in termini estetici ed istituzionali.
Per quel poco che finora è trapelato, il percorso dovrebbe essere vagamente simile a quello dell'anno scorso, con un giro di boa abbastanza a nord e tappe impegnative sull'Appennino fin dai primi giorni: si parla ad esempio di Prati di Tivo, arrivo tradizionale della Tirreno-Adriatico negli ultimi anni, che completerebbe il quadro di arrivi in salita abruzzesi (dopo Roccaraso 2020, Campo Felice 2021, Blockhaus 2022 e Campo Imperatore 2023). La chiusura dovrebbe essere come da tradizione sulle Alpi, con un lungo trasferimento da fare per raggiungere Roma all'ultimo giorno.