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Tour de France, 5a tappa: si torna a salire, più di prima

Da domani iniziano subito le sfide dirette in montagna, con la prima tappa pirenaica di questo Tour; il disegno lascia pensare che tutto si decida sul ripido ma breve Marie Blanque

04.07.2023 19:50

Siamo soltanto al primo mercoledì ed è gia il momento della prima tappa pirenaica, da Pau a Laruns in 162.7 km, quasi speculare a quella del 2020, con Soudet, Ichère e Marie Blanque. Una tappa che dovrebbe riservare un confronto diretto tra gli uomini di classifica sulle arcigne pendenze della salita finale, ma che difficilmente regalerà qualcosa di più, trattandosi anche soltanto della prima vera tappa di montagna. I primi 70 km non prevedono GPM ma in alcuni tratti il percorso è comunque ondulato. Un lungo fondovalle porta ai piedi del Col de Soudet (15.2 km al 7.2%), ascesa impegnativa ma forse troppo lontana per essere realmente un fattore; sarà più plausibilmente l'occasione per vedere quale squadra avrà intenzione di prendere in mano la situazione. Si tratta comunque di una salita molto dura che offre molteplici rampe in doppia cifra (max 15%) negli ultimi 10.5 km che salgono a strappi (media 8.3%). Anche la successiva discesa successiva è insidiosa, ma dal termine di questa all'inizio del Marie Blanque c'è una trentina di km troppo semplici, spezzati quasi esclusivamente dal facile Col d'Ichère (meno ripido di quanto dicono i dati ufficiali, circa 4.4 km al 6.4% molto regolari). Come detto tutto dovrebbe succedere sul Col de Marie Blanque (7.7 km all'8.6%), i cui 4 km finali presentano una pendenza media dell'11.5%, senza mai offrire respiro. La discesa, che alterna tratti pedalabili ad altri relativamente tecnici, termina a circa 7 km dal traguardo. Questi ultimi sono tutti in falsopiano a salire e potrebbero ulteriormente mescolare le carte, oppure ampliare i distacchi formatisi tra salita e discesa. Alla fine il dislivello complessivo è di circa 3000 metri.

Fari puntati su…

Sono chiamati all'azione gli uomini di classifica, che quantomeno sul Marie Blanque non potranno stare a guardare, considerando anche che le forti pendenze rendono abbastanza inutile accasarsi a ruota del proprio trenino. Non è però detto che siano gli uomini di classifica a giocarsi il successo di tappa: se è vero che siamo solo al quinto giorno, è anche vero che l'avvio particolare di questo Tour ha fatto sì che la classifica generale fosse molto lunga, con tanti corridori interessanti che possono ambire ad entrare in fuga in partenza ed arrivare al traguardo. Tra questi rivedremo probabilmente in fuga Neilson Powless (EF Education-EasyPost) che si trova a difendere la sua maglia a pois sulle prime vere montagne del Tour: se l'americano dovesse accumulare un buon bottino nella tappa di domani (o eventualmente in quella successiva), potrebbe star tranquillo fino al giorno di riposo, consentendosi di riprendere fiato nei prossimi giorni e tornare all'azione a partire dalla prossima settimana.

Senza azzardare altri nomi di possibili fuggitivi passiamo subito ai corridori da seguire per la classifica generale: inutile dire che la sfida più attesa è quella tra Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e Tadej Pogačar (UAE Team Emirates), affiancato dal compagno in maglia gialla Adam Yates. Tuttavia la folla di outsider è ricca e composta anche da scalatori puri che potrebbero trovarsi più a loro agio sulle salite vere rispetto alle prime due tappe. Chi sicuramente è stato pimpante fin dal proprio colpo di pedale è il gemello della maglia gialla Simon Yates (Team Jayco AlUla). Meno protagonisti, ma comunque arrivati con i primi sia a Bilbao che a San Sebastian abbiamo David Gaudu (Groupama - FDJ), Michael Woods (Israel - Premier Tech), Jai Hindley (BORA - hansgrohe), Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), Mikel Landa (Bahrain - Victorious), Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers). Altri hanno sofferto di più il primo giorno, ma hanno carburato subito e sono saliti bene sullo Jaizkibel: è il caso di Romain Bardet (Team dsm - firmenich), Pello Bilbao (Bahrain - Victorious), Emmanuel Buchmann (BORA - hansgrohe), Giulio Ciccone (Lidl-Trek) ed Egan Bernal (INEOS Grenadiers). Lasciamo per ultimo il caso limite di Victor Lafay (Cofidis), indubbiamente in uno stato di forma eccezionale, che si difende bene anche in montagna e si trova per la prima volta di fronte ad un test come potenziale uomo di classifica.

Tour de France 2023, gli orari della quinta tappa

La partenza ufficiale è prevista alle 13:25 e la tappa dovrebbe terminare tra le 17:15 e le 18:00. Sarà trasmessa in tv sia in chiaro su Rai 2 (dalle 14:45 alle 18:00), sia su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 12:45 alle 18:00).

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