Lorenzo Finn: "Sapevo di avere la vittoria in mano"
Le parole dei protagonisti del Campionato Mondiale di Ciclismo su Strada Uomini Junior
Lorenzo Finn riporta il titolo di Campione del Mondo Juniores in Italia dopo 17 anni. Il giovane ligure, protagonista di diversi attacchi durante la corsa, è partito a 20 km dalla fine, dando oltre 2' al secondo classificato Sebastian Grindley (Gran Bretagna). Bronzo per Senna Remijn (Olanda), che regola in volata Paul Fietzke (Germania) e Ashlin Barry (Stati Uniti).
Lorenzo Finn: “Avevo la gambe migliori di sempre”
"Devo ancora rendermene conto, ad essere sincero: sembra ancora un sogno, ma sì, sono Campione del Mondo. Stavo benissimo oggi, probabilmente le gambe migliori che abbia mai avuto.
Quando sono partito da solo la prima volta a 60 km dall'arrivo ho pensato che forse era troppo presto. Albert Philipsen e gli altri mi hanno ripreso e… io volevo solo andare a tutta sulla salita. Albert è caduto dietro di me, spero stia bene, ma una volta che sono rimasto solo sapevo di avere la vittoria in mano perché mi sentivo benissimo.
Di solito non mi piace la pioggia, anzi, preferisco i 35° e il sole, ma oggi è stato perfetto. Per il futuro vedremo: dovrò fare due anni di under23, continuerò a migliorare e per ora mi godo il momento".
Paul Fietzke: “Oggi non mi aspettavo nemmeno di arrivare tra i primi venti”
"Non me lo aspettavo perché ieri ho avuto mal di gola e penso che si senta dalla mia voce, che è un po' diversa. La corsa è stata brutale, era freddissimo ed eravamo tutti al limite. Ad essere sincero non mi aspettavo nemmeno di finire in top20, dopo il primo giro. Poi siamo rientrati nelle prime posizioni. Posso essere soddisfatto, ma è molto triste perdere un posto sul podio per così poco sul traguardo.
Io a Ashlin Barry ci siamo messi d'accordo per andare il più veloce possibile per cercare di passare tutti quelli che riuscivamo, senza portarceli dietro al traguardo. Sfortunatamente non siamo riusciti a staccare Senna Remijn, che alla fine ci ha battuti allo sprint ma… è il ciclismo".
Hector Alvarez: “Ho dato tutto, ero sfinito: congratulazioni a Finn”
“È stata una corsa dura fin dall'inizio. Ho provato ad aumentare il ritmo, ad attaccare e poi ho provato a seguire Finn sull'ultima salita, ma era troppo forte. Devo solo congratularmi, perché io ho dato tutto quello che avevo, ho dato tutto, perché è un Campionato del Mondo, tutti sono fortissimi e io ho provato a fare del mio meglio. Alla fine negli ultimi due chilometri speravo di vincere una medaglia, ma non riuscivo a spingere, ero sfinito, non ho mai sofferto così tanto in vita mia, è stata la corsa più dura della mia vita. Devo solo imparare e voglio migliorare sempre di più. Rimarrò tra i Junior per imparare da questo tipo di corse”.
Paul Seixas: “È stata una giornata dura, non ho recuperato al meglio dalla cronometro”
"È stata una giornata molto molto dura, non la mia migliore. All'inizio mi sentivo abbastanza bene e non mi sono sforzato troppo. Dopo, nella discesa, non è andata più tanto bene. Penso di dover lavorare ancora sulle discese sotto la pioggia: ho molta meno sicurezza che sull'asciutto. Mi sono sforzato molto per rientrare sui primi. Poi a un giro e mezzo dalla fine della gara ho sentito le mie forze esaurirsi.
Nella prima salita del circuito non mi sentivo bene. A ogni giro ho iniziato a soffrire sempre di più. Forse non ho passato i tre giorni dopo la crono nel modo migliore per riuscire a recuperare. Ho cercato di recuperare al massimo da quella giornata. Penso che oggi sia stato chiaro che avrebbe vinto il più forte, ed è andata così. È stato un Mondiale duro per noi ma mi tengo stretta la mia crono e tornerò per vincere su strada".