Hoogland nuovo primatista del mondo sul chilometro da fermo, questa sera ci riproverà sui 200 metri

L'ottobre dorato della pista ha portato in dote un nuovo record: dopo il primato dell'ora di Vittoria Bussi è toccato ad un'altra specialità storica, il chilometro da fermo. E chi poteva essere a spingere in là i limiti umani se non Jeffrey Hoogland, quattro volte campione del mondo nella specialità (nel 2018 la prima e poi tre dal 2021 in poi), nonché anche cinque volte iridato e campione olimpico nella velocità a squadre.

Il trentenne olandese ha infranto ieri 31 ottobre il record del mondo sul chilometro che per dieci anni era stato nelle mani di François Pervis, fermando il cronometro su 55''433. Il precedente record del francese (56''303) era stato ottenuto il 7 dicembre 2013 nel corso di una tappa della Nations Cup nel velodromo di Aguascalientes. Il trentenne olandese invece è volato in Messico non per partecipare ad alcuna competizione (ha anzi saltato il recente appuntamento della Track Champions League a Berlino), ma con l'esplicito intento di battere quel record, ottenuto nel medesimo velodromo di Pervis (lo stesso anche dei due record dell'ora di Vittoria Bussi), approfittando di un momento di grande condizione. 

Hoogland non era mai sceso sotto i 57''813 ottenuti quest'anno a Grenchen, in Svizzera, ma quota del velodromo messicano, 1887 m.s.l.m., gli ha permesso di migliorare di 0,86 secondi il precedente primato, concludendo la prova ad una media di 64,943 km orari: il velocista era visibilmente provato dallo sforzo con cui ha letteralmente superato i limiti umani, tanto da rimanere sdraiato sul fianco per qualche minuto per riprendersi.

Ciononostante questa sera alle 21:00 il pistard tenterà di stabilire il nuovo record anche sui 200 metri lanciati: per farlo dovrà scendere sotto il primato di  9.100 secondi che Nicholas Paul (Trinidad e Tobago) ha stabilito in Bolivia nel 2019.