Charlotte Kool come nei sogni: tappa e maglia gialla a L'Aia
Wiebes non riesce a sprintare per un problema meccanico, ma a Den Haag vince l'altra idola di casa. Balsamo terza dietro Ahtosalo, Vos quinta
Era tutto fin troppo perfetto per Lorena Wiebes, che aveva di fronte a sé l'occasione irripetibile di prendersi la prima maglia gialla del Tour de France, con la grande partenza dai Paesi Bassi, in una volata in tutto e per tutto favorevole alla migliore sprinter del mondo, come le altre tredici che aveva vinto quest'anno. Ne è venuta fuori la più grande delusione della carriera della velocista della SD Worx-Protime, tradita da un problema meccanico a poche centinaia di metri dal traguardo di Den Haag, che ha invece incoronato una delle altre idole di casa. La prima maglia gialla è del Team dsm-firmenich PostNL (scena già vista quest'anno), ed è una vittoria che vale una carriera per Charlotte Kool.
Non più tardi di un anno fa, Kool arrivava al Tour come una serissima rivale per la sua ex compagna di squadra, a cui fino all'anno prima faceva da leadout, avendola già battuta più di una volta nei testa a testa allo sprint, ma tornò a casa a mani vuote. Il suo 2024 è stato ancora più difficile, con una sola vittoria prima di oggi, arrivata meno di un mese fa al Baloise Tour, anche in quel caso senza Wiebes a fare la volata per un problema occorso nel finale. Qualcosa sarebbe probabilmente cambiato, ma nelle istantanee di questo Tour rimarrà solo la volata perfetta di testa, cuore e gambe di una delle velociste più forti del mondo, che ha vissuto oggi la sua giornata di personale e meritata gloria.
Tour de France 2024, la cronaca della prima tappa
Non c'è una vera e propria fuga dopo la partenza da Rotterdam, se non un tentativo a tre con Iurani Blanco (Laboral Kutxa-Fundación Euskadi), Gaia Masetti (AG Insurance-Soudal Team) e Agnieszka Skalniak-Sójka (Canyon//SRAM Racing), riprese dopo pochi chilometri. La tappa è completamente piatta e velocissima, e tutte le squadre vogliono stare davanti per evitare rischi e per puntare alle prime maglie con i traguardi intermedi.
Ai -80 riesce però ad andarsene da sola Cristina Tonetti (Laboral Kutxa-Fundación Euskadi), che guadagna oltre un minuto sul gruppo, mentre dietro a un restringimento c'è una grossa caduta, che coinvolge tra le altre Fem van Empel (Team Visma Lease a Bike) e Grace Brown (FDJ-Suez). Anche Gaia Realini è costretta a fermarsi a cambiare bici, e alla ripartenza l'italiana, scortata dalla compagna Elizabeth Deignan, ha oltre due minuti da recuperare rispetto al gruppo. Dopo una decina di chilometri di inseguimento, la capitana della Lidl-Trek riesce a rientrare senza problemi.
Nel frattempo si arriva all'unico gpm di quarta categoria di giornata, in uscita dal
Maasdeltatunnel, a 2 metri sul livello del mare. Un po' un azzardo chiamarlo gran premio della montagna, ma questo offrono i Paesi Bassi, con in palio una prestigiosa maglia a pois, che domani sarà sulle spalle di Cristina Tonetti, che transita con ancora un buon margine sul gruppo, con Ruby Roseman-Gannon (Liv AlUla Jayco) a vincere la volata per l'ultimo punto in palio.
Si arriva a gruppo compatto anche al successivo sprint intermedio di Groeneweg, primo test per le interessate alla maglia verde. Marianne Vos si aggiudica la volata, battendo ancora Roseman-Gannon e Marthe Truyen (Fenix-Deceuninck), mentre se ne disinteressano Wiebes, Kool e Elisa Balsamo, che meno di quaranta chilometri dopo dovranno sprintare per la vittoria di tappa. La stessa Balsamo è una delle tante ad avere problemi meccanici negli ultimi 25 chilometri, in un finale a ranghi compatti ma ancora molto nervoso, con una maglia gialla in palio sul traguardo di Den Haag.
La volata perfetta di Charlotte Kool
Negli ultimi 10 chilometri è il treno SD Worx a prendere decisamente il comando delle operazioni, già con Niamh Fisher-Black a sacrificarsi. I treni sono tutti freschi e compatti, e almeno fino alla neutralizzazione ai -5 c'è una grande lotta per le posizioni. Anche nei chilometri successivi Demi Vollering si mette a disposizione delle compagne che lavoreranno per lei nei giorni successivi, e allunga la fila all'ultima curva ai -3 insieme a Mischa Bredewold.
All'ultimo chilometro riescono a infilarsi nella mischia anche Uno-X e soprattutto il Team dsm, prima con Pfeiffer Georgi e poi con Rachele Barbieri da ultima donna per Kool. Perfetto anche il lancio di Barbara Guarischi, che però alla sua ruota non ha più Lorena Wiebes, tagliata fuori da un problema al cambio. Un leadout di cui riesce ad approfittare perfettamente la stessa Kool, che si infila nel varco giusto e lancia una volata forse un po' troppo lunga, ma con le gambe migliori della sua vita. Nessuna riesce a prendere quella scia, e negli ultimi metri i discorsi per la vittoria sono già chiusi: la vittoria e la prima maglia gialla sono di Charlotte Kool.
Alle sue spalle si piazza la campionessa finlandese Anniina Ahtosalo (Uno-X Mobility), prima maglia bianca. Balsamo chiude con un buonissimo terzo posto, sia per il morale dopo un periodo complicato che per l'abbuono che la tiene virtualmente in gioco per domani. Lotta Henttala (EF-Oatly-Cannondale) è la seconda finlandese tra le prime quattro, e riesce a mettersi dietro Vos e Daria Pikulik (Human Powered Health), che poco più di ventiquattro ore prendeva la medaglia d'argento olimpica nell'omnium. La SD Worx non va oltre il decimo posto di Blanka Vas, e da domani proverà a fare pace con la grande sfortuna di oggi.