Realini doma la tappa di Megève, Niedermaier trema ma resta in giallo
Al Tour de l'Avenir Femmes l'azzurra fa la differenza sulla Montée du Cernix e a una tappa dal termine riapre la sfida alla maglia gialla. 2° posto per Van Anrooij seguita da Shackley, Niedermaier è 4ª e resta leader
Gaia Realini riapre la sfida al Tour de l'Avenir Femmes. La scalatrice azzurra ha vinto la quarta tappa dopo un'azione in solitaria di 25 chilometri con cui ha distanziato le rivali dirette per la classifica generale, riaprendo la lotta per la vittoria finale: domani è in programma la tappa regina che chiuderà questa edizione.
Il penultimo giorno di gara rappresentava il primo test per le atlete di classifica e per le scalatrici al via di questa edizione. La tappa misurava 80 chilometri con partenza a Challes-les-Eaux e arrivo in falsopiano a Megève dopo aver affrontato il Col du Vorger (5.8 chilometri al 5.8%) e la Montée du Cernix (4.8 chilometri al 6.6%), i due gran premi della montagna in prorgramma. La corsa, da cui stamattina si è ritirata Sarah Van Dam (Canada), è stata subito molto accesa con tanti tentativi di attacco. Il gruppo è rimasto compatto fino allo sprint intermedio di Frontenex, dove Marie Schreiber (Lussemburgo-Austria) è transitata per prima.
Ai piedi del Col du Vorger il gruppo si è presto dimezzato: a perdere contatto sono state anche Julie De Wilde (Belgio), Kaia Schmid (Stati Uniti) e Noëlle Rüetschi (Svizzera). In vista dello scollinamento Maëva Squiban (Francia) ha allungato in testa alla gruppo portandosi al comando in solitaria con un vantaggio di circa 30". La sua azione ha però avuto vita breve: già sulle cime dell'ultima salita il gruppo è riuscito a chiudere il distacco. A partire in contropiede è stata Gaia Realini (Italia), intenzionata a recuperare il distacco in classifica generale da Antonia Niedermaier (Germania), in maglia gialla con oltre un minuto su Realini.
Il vantaggio di Realini è presto salito oltre i 40" nonostante la collaborazione nel primo gruppetto inseguitore che includeva Niedermaier, Anna Shackley (Gran Bretagna), Marion Bunel (Auvergne-Rhône-Alpes) e Shirin van Anrooij (Paesi Bassi), con la neerlandese in difficoltà ma capace di mantenere le ruote delle altre tre inseguitrici. Allo scollinamento il vantaggio di Realini era ormai prossimo al minuto e mezzo: con il solo falso piano di Megève da affrontare, la scalatrice azzurra era virtualmente in maglia gialla di leader.
Negli ultimi 15 chilometri Van Anrooij ha reagito in prima persona attaccando, seguita da Shackley e Niedermaier. Bunel ha invece accusato il colpo perdendo terreno dalle tre inseguitrici. Lungo il falsopiano finale il vantaggio di Realini ha cominciato a calare, scendendo sotto al minuto e stabilizzandosi infine intorno ai 40" fino all'arrivo, dove l'azzurra ha potuto esultare conquistando la tappa. Van Anrooij ha chiuso al 2° posto anticipando Shackley e Niedermaier, con quest'ultima capace di conservare la maglia di leader.
Domani è in programma l'ultima tappa di questo Tour de l'Avenir Femmes. La classifica vede quattro atlete ancora in piena lotta per la vittoria finale, con Niedermaier al comando davanti a Shackley (+14"), Van Anrooij (+19") e Realini (+33"). A decretare la vincitrice di questa prima edizione saranno Col de Saisies e Cormet de Roeseland, le due salite della tappa regina di domani.