Puck Pieterse vince la Fleche Wallonne ©La Flèche Wallonne
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Puck Pieterse non ha limiti, si prende il Mur de Huy e la sua prima Freccia Vallone

Primo successo in una grande classica alla prima partecipazione sul Mur de Huy. Vollering piegata negli ultimi 150 metri, Longo Borghini completa il podio

23.04.2025 18:50

Dalle classiche del ciclocross al Tour de France, dai mondiali di Mountain Bike al Mur de Huy. Puck Pieterse continua ad esplorare i suoi limiti e a regalarsi successi di prestigio su tutti i terreni e in tutte le stagioni, spesso in luoghi mitici come il muro più famoso del mondo. La Freccia Vallone 2025 è la prima grande classica vinta nella giovanissima carriera da stradista della talentuosissima neerlandese della Fenix-Deceuninck, che a 22 anni e alla prima partecipazione a una corsa così particolare si scopre subito vincente, con uno scatto di 150 metri che ha piegato le gambe di Demi Vollering, seconda come in occasione di quella che fino a oggi era l'unica vittoria su strada di Pieterse, nella tappa di Liegi dell'ultimo Tour. 

Il pensiero va subito a quello stesso arrivo, perché domenica prossima sarà nuovamente tra le favorite, essendo chiaramente in grande crescita di condizione. Già il terzo posto all'Amstel Gold Race era stata una buona indicazione, anche se in una situazione di corsa particolare, ma dopo nove top ten consecutive da inizio stagione, il successo di oggi segna un ulteriore passo in avanti in una carriera che ha ancora tantissimo da raccontare e altrettanti arrivi iconici da conquistare.

Freccia Vallone 2025, la cronaca della gara

La prima notizia rilevante arriva in mattinata, con la conferma dell'assenza della sette volte vincitrice Anna van der Breggen, non ancora recuperata dai problemi di salute che l'hanno costretta al ritiro dall'Amstel Gold Race. Non partita nemmeno Neve Bradbury (Canyon//SRAM zondacrypto), anche lei influenzata. 

Dopo qualche tentativo di fuga andato a vuoto nei primi settanta chilometri, la corsa si accende all'ingresso nel circuito finale, in cui si affrontano Côte d'Ereffe (2.1 km al 5.6%) e Côte de Cherave (1.3 km al 7.7%) prima del gran finale sul Mur de Huy. La prima a muoversi è Anne Knijnenburg (VolkerWessels), raggiunta e staccata a oltre cinquanta chilometri dall'arrivo da Cédrine Kerbaol (EF Education-Oatly), sempre a suo agio in condizioni di corsa fredda e bagnata come quella di oggi. La francese ha una quarantina di secondi di vantaggio sul primo dei due passaggi sul Mur, mentre Katrine Aalerud (Uno-X Mobility) non riesce ad accodarsi e viene ripresa dal gruppo. 

Cédrine Kerbaol in fuga solitaria ©La Flèche Wallonne
Cédrine Kerbaol in fuga solitaria ©La Flèche Wallonne

Il vantaggio di Kerbaol intorno al minuto nel successivo tratto con meno strappi, mentre FDJ-SUEZ e Fenix-Deceuninck controllano la situazione. Sull'ultima Côte d'Ereffe il distacco scende intorno ai 15", ma torna a risalire nella successiva discesa verso il finale, in cui la francese si può esaltare. Negli ultimi dieci chilometri arriva davanti anche il UAE Team ADQ, ma è Sara Casasola a guidare il gruppo all'imbocco della Côte de Cherave. Kerbaol viene ripresa ai -7 dall'arrivo, ma sull'ultima côte che precede il muro non c'è selezione come in altre edizioni. Cecilie Uttrup Ludwig e Antonia Niedermaier si alteranano per un po' in testa a un gruppo ancora abbastanza folto, e anche le SD Worx si portano nelle prime posizioni prima della resa dei conti. 

Puck Pieterse si prende il Mur de Huy

Juliette Labous è la prima all'ingresso del Mur de Huy, con a ruota nell'ordine Demi Vollering, Kasia Niewiadoma, Elisa Longo Borghini e Puck Pieterse, mentre Niamh Fisher-Black e Liane Lippert iniziano già a cedere qualche metro. La campionessa francese si sposta alla Virage Criquelion, lasciando strada alla sua capitana, che inizia la sua classica progressione da seduta. Niewiadoma inizia a retrocedere e capire di non poter ripetere il successo di un anno fa, ma l'azione di Vollering non è risolutiva come quella del 2023. Al cartello dei 150 metri Pieterse si alza sui pedali per l'accelerazione decisiva, prendendo subito qualche metro e aumentando ancora fino al traguardo, vincendo la prima grande classica della sua carriera con una sparata inarrivabile per tutte le altre. 

Vollering è sul podio per la quarta volta di fila, ma ancora una volta si ferma al secondo posto. Terzo posto per Longo Borghini, che batte Niewiadoma proprio sulla linea e sale per la quinta volta sul podio. Lippert completa la top five e precede un'ottima Kim Le Court (AG Insurance-Soudal), mentre tra le prime dieci c'è spazio per altre due under 23 dei Paesi Bassi, Nienke Vinke (Team Picnic PostNL, ottava) e Mijntje Geurts (Team Visma Lease a Bike, decima). 

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