Chloé Tiger!
La Dygert torna sul tetto del mondo nell'Inseguimento a tre anni dall'incidente di Imola. La Velocità a squadre femminile parla sempre tedesco, il britannico William Tidball vince lo Scratch
Eye of the Tiger, urlavano i Survivor all'inizio degli anni ‘80, riecheggiando sulle scene di Rocky III in una delle più celebri canzoni da colonna sonora. Eye of the Dygert, ribattiamo noi oggi, inebriati dalla rabbia agonistica con cui la fuoriclasse statunitense ha dominato oggi l’Inseguimento individuale ai Mondiali su pista di Glasgow 2023. La straordinaria 26enne originaria dell'Indiana ha dapprima stracciato tutte in qualifica stamattina, chiudendo in 3'17"713 con quasi due secondi e mezzo di margine sulla seconda, la tedesca Franziska Brausse, campionessa uscente di specialità.
Qualche ora dopo Chloé è scesa in pista ancor più determinata e ha divelto la resistenza della stessa Brausse in finale, raggiungendo l'avversaria nell'ultimo chilometro della prova e andando poi a fissare un tempo di 3'17"542, pure con un minimo di disappunto dato che forse l'obiettivo della cronogirl americana era non solo l'oro ma anche il record del mondo, che peraltro le appartiene: 3'16"937 segnato ai Mondiali del 2020 a Berlino. Proprio dalla rassegna tedesca di tre anni fa Dygert era a secco di titoli in pista, lei che era stata iridata a squadre nel 2016 e poi - implacabile - sia individuale che a squadre nel 2017, 2018 e 2020.
Il podio è stato completato stasera dalla neozelandese Bryony Botha, 3'22"210 per superare la britannica Neah Evans (3'23"264).
Bella trama il torneo della Velocità a squadre femminile: il terzetto tedesco formato da Emma Hinze e le due Sophie (Pauline Sophie Grabosch e Lea Sophie Friedrich) non aveva fatto segnare il miglior tempo in qualifica (ci erano riuscite le britanniche con 46"072), ma poi strada facendo le campionesse uscenti si sono prese la scena, scendendo sotto i 46" al primo turno contro il Canada (45"988 per la precisione) e ripetendosi in finale con un tempo over over over: 45"848, ovvero il nuovo record del mondo, che toglie oltre un decimo al precedente (45"967, appartenente sempre a loro, fissato un anno fa ai Mondiali di Saint-Quentin-en-Yvelines).
Le britanniche (Lauren Bell, Sophie Capewell ed Emma Finucane), dal canto loro, hanno poco da rimproverarsi, dato che pure loro sono scese sotto il precedente primato, a 45"923, tempone insufficiente a vincere l'oro. Terzo posto per la Cina che con 46"543 ha battuto nella finalina l'Olanda (46"788).
Appassionantissimo finale per l'ultima gara di giornata, lo Scratch maschile: dopo una gara sin troppo tattica, con pochi tentativi efficaci (citiamo quello dell'americano Grant Koontz a 32 dei 60 giri dalla fine, e quello del danese Tobias Hansen e del kazako Artyom Zakharov ai -20), negli ultimi 11 giri la corsa è più che mai entrata nel vivo, per merito di Albert Torres, che ci ha provato una prima volta ai -11 con l'austriaco Raphael Kokas, quindi ai -6 con lo svizzero Alex Vogel, il quale ha preso sul serio la faccenda, piantando in asso lo spagnolo ai -5 con un contropiede che aveva tutta l'aria di risultare decisivo.
Ma contro i sogni dell'elvetico s'è messo d'impegno Roy Eefting, che ha fatto due giri a tutta per rimettere nel mirino il fuggitivo. Quando però a mezzo giro dalla fine è giunto il momento di chiudere su Vogel, l'olandese si è ritrovato senza gambe, lasciando che fossero altri a beneficiare del suo gran lavoro: il britannico William Tidball, uscito alla perfezione involandosi verso la vittoria, il giapponese Kazushige Kuboki, bravo a prendere una scia buona per l'argento, e il belga Tuur Dens, che in dirittura ha soffiato a Eefting l'ultimo gradino del podio. Vogel ha chiuso al decimo posto, Michele Scartezzini non è andato oltre il 14esimo, giusto davanti a Torres 15esimo.
A questo link il programma delle gare di domani.