Il giovane Héctor Álvarez, che ha polverizzato i record di Indurain e Contador © Héctor Álvarez
Ciclismo Giovanile

Un po' Contador, un po' Indurain. Ecco il nuovo asso spagnolo

Alla scoperta di Héctor Álvarez, il 17enne che ha polverizzato i record giovanili di Alberto e Miguelón. È nata una stella?

15.09.2024 07:30

A soli 17 anni, ha già scritto una pagina importante nel ciclismo giovanile spagnolo. Con 19 vittorie ottenute in una singola stagione, ha superato icone come Miguel Induráin e Alberto Contador, stabilendo un primato nella sua categoria. Parliamo del giovanissimo Héctor Álvarez, di cui in Spagna si parla moltissimo.

Originario di Benidorm, una città spagnola che evoca tanto nel ciclismo. Si pensi al secondo Mondiale consecutivo vinto da Gianni Bugno, nel 1992, anche grazie al gran lavoro di Giancarlo Perini, da quel giorno, “il duca di Benidorm”.

Il giovane spagnolo dei record

Álvarez ha attirato l'attenzione della squadra Lidl-Trek, che lo ha ingaggiato con un contratto di quattro anni. I primi due li trascorrerà con la squadra di sviluppo Lidl-Trek Future Racing, mentre negli ultimi due anni sarà promosso al team WorldTour.

E i paragoni, evidentemente, si sprecano. Essendo accostato a leggende come Indurain e Contador, su Álvarez ora ricadono molte aspettative da parte del movimento ciclistico iberico. Solo per ricordare sinteticamente il palmares, Contador è tra i pochissimi ciclisti ad  aver vinto le tre maggiori corse a tappe ciclistiche: Tour de France (nel 2007 e 2009), Giro d'Italia (nel 2008 e 2015) e Vuelta di Spagna (nel 2008, 2012 e 2014). Mentre il navarro ha vinto cinque Tour de France consecutivamente dal 1991 al 1995 e due Giri d'Italia, nel 1992 e nel 1993. 

Con i piedi per terra

Hector Alvarez
Hector Alvarez con la maglia a pois

Álvarez, nonostante il gran parlare che si fa di lui, mantiene un atteggiamento umile e una straordinaria maturità. Anche dopo 19 traguardi con le braccia alzate. L'ultimo, proprio pochi giorni fa alla Vuelta a Cantabria. Nella Gipuzkoako Itzulia Junior (Vuelta a Guipúzcoa Junior), ha invece vinto due delle quattro tappe, conquistando così la classifica generale.

Nonostante la possibilità di fare subito il salto nella massima categoria, il giovane atleta ha scelto di rimanere altri due anni nella squadra Under 23, dichiarando di voler imparare e crescere progressivamente.

Il suo stile di corsa aggressivo e spettacolare lo ha portato a ottenere vittorie in molte competizioni, ma il giovane non tiene conto del numero di successi, concentrandosi invece sul miglioramento delle sue prestazioni.

Nonostante una pausa forzata dovuta a problemi di allergia, il giovane spagnolo sembra davvero un predestinato, anche per la mentalità vincente che sprizza. Quanto alle sue caratteristiche, potremmo annoverarlo tra quelli che, una volta, erano definiti “finisseur”. Infatti, Álvarez riconosce che deve ancora migliorare sulle lunghe ascese come quelle delle Alpi o dei Pirenei.

E a chi gli parla dei fuoriclasse di cui ha già battuto i record giovanili, lui risponde elogiando Óscar Freire, tre volte campione del mondo: “Potrei metterlo allo stesso livello di Miguel Indurain”.

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