
Jorgenson svela il suo problema al Giro delle Fiandre: "Non è l'alimentazione, ma..."
Lo statunitense della Visma - Lease a Bike parla, dopo la sua prestazione al Ronde, delle sue sensazioni e su cosa deve migliorare
Matteo Jorgenson ha un problema, a quanto pare; non si tratta di quello che aveva rivelato la scorsa stagione, quando aveva svelato che, per seguire il “cannibale” Tadej Pogačar, si era “rovinato le gambe”. Ora, dopo il Giro delle Fiandre, il nativo di Walnut Creek ha parlato di quello che è andato bene in gara e di quello che deve mettere a posto in vista delle classiche di questo periodo primaverile.
Jorgenson e il problema nelle Monumento
Parlando in un'intervista a Cycling News alla fine del Ronde, Jorgenson ha dichiarato: “Sono davvero, davvero esausto. Mi sento semplicemente finito, mi sono completamente sfaldato negli ultimi 10 chilometri, non avevo più nulla nelle gambe”.

Alla domanda se il suo calo fosse legato a un problema di alimentazione, l'americano ha scherzato e ha risposto: “Un problema di alimentazione? No, è un problema da Monumento. Semplicemente non avevo più niente da dare, ho speso troppo per restare con i grandi campioni che hanno tentato la fuga. Ma sono molto contento di come abbiamo corso come squadra, abbiamo messo insieme una gara bellissima. Abbiamo dato il massimo, io ho corso più forte che potevo e ho cercato di restare agganciato il più possibile”.
Insomma, il 26enne sembra averla presa con filosofia, conoscendo quali sono i suoi limiti e sapendo di non essere ancora al livello dei top che si sono contesi la vittoria fino alla fine, incluso il compagno di squadra Wout van Aert.
La soddisfazione come squadra
Nonostante il summenzionato Van Aert, leader del team Visma-Lease a Bike, non sia riuscito a salire sul podio, la squadra sembra essere soddisfatta di come ha corso nel Tour delle Fiandre. Alle parole di Jorgenson hanno fatto eco quelle di Tiesj Benoot.
Il belga, come riporta CyclingUptoDate.com, ha dichiarato: “Tutto sommato, è stato un successo. Il percorso era davvero difficile. Come squadra, abbiamo cercato di rendere la gara dura ai ”big", ma Pogačar è stato semplicemente il corridore più forte. Questa è la cosa onesta e bella del Giro delle Fiandre. Quello centrato oggi era il massimo risultato raggiungibile, ma penso che Wout possa fare ancora meglio. È chiaramente cresciuto molto rispetto all’anno scorso, ma con le risorse che avevamo, questa è stata una gara davvero ottima".
Il clima positivo in casa Visma sicuramente potrà portare a una maggiore coesione in vista dei grandi obiettivi di stagione come il Tour de France, dove la squadra dovrà fare il massimo per sostenere Jonas Vingegaard, al momento fermo per riprendersi da una commozione cerebrale.