Tour du Limousin, Jefferson Cepeda vince la lotteria degli scatti
L'ecuadoriano della Caja Rural precede per distacco Aular e Venturini
Essere al posto giusto nel momento giusto: lo sa bene Jefferson Cepeda, che ha vinto la terza e penultima tappa del Tour du Limousin con un attacco perentorio ai -8 dal traguardo di Argentat Xaintrie Val'Dordogne. Festa con i fuochi d'artificio per la Caja Rural, che ha altresì occupato il secondo gradino del podio con Orluis Aular. Nonostante i ripetuti attacchi, Axel Baudin ha conservato la maglia gialla di leader.
Ancora una fuga a 8
Il terzo capitolo del Tour du Limousin-Périgord-Nouvelle Aquitaine (La Rivière de Mansac-Argentat Xaintrie Val'Dordogne, 189,5 km) ricalca la trama della frazione precedente: dopo una prima parte senza particolari difficoltà - con l'eccezione della Côte de l'Auvergnassou (6,1 km al 4,7% di pendenza media) - il percorso si indurisce negli ultimi 100 km, in cui si scalano la Côte de Tours de Merle (3100 metri al 4,7% medio), la Côte de Bassignac-le-Haut (5,1 km con una pendenza del 5,5%), la Côte de l'Auzelou (altri 5100 metri che sfiorano il 7%) e la Côte de Servières (3,2 km al 4,4%), posizionata a meno di 15 km al traguardo. Un falsopiano e un paio di tratti in contropendenza prima di affrontare la picchiata conclusiva.
La lunga giostra di scatti e controscatti in partenza si ferma al km 23: all'attacco i francesi Alain Boileau (Philippe Wagner-Bazin), Théo Delacroix (St. Michel-Auber-Mavic) e Jean-Louis Le Ny (Nice Métropole Côte d'Azur), l'italiano Luca Mozzato (Arkéa-B&B Hotels) e gli svizzeri Alexandre Balmer (Corratec-Vini Fantini) e Kevin Kuhn (Intermarché-Wanty). Alla testa della corsa si agganceranno altri due corridori di casa, Joris Delbove (St. Michel) e Alan Jousseaume (TotalEnergies). Il gruppo - pilotato dai Decathlon AG2R La Mondiale - concede non più di 3'10" ai battistrada che - a differenza di altre volte - rientreranno anzitempo tra i ranghi: poco prima di affrontare la Côte de Bassignac-le-Haut, infatti, i Groupama-FDJ impongono un sensibile cambio di passo che accelererà i tempi del riaggancio. Persi per strada Boileau e Kuhn, gli altri 6 uomini di testa saranno raggiunti ai -55 dalla linea bianca.
Ci prova anche Martinez
La quiete, però, dura pochissimo: a 50 km dalla fine, prende l'iniziativa il giovane francese Lenny Martinez (Groupama-FDJ), sul quale si riportano il belga Louka Matthis (Bingoal WB), l'italiano Kevin Colleoni (Intermarché) e il norvegese Embred Svestad-Bårdseng (Arkéa). Gli inseguitori viaggiano sempre a distanza di sicurezza dai contrattaccanti, che accumuleranno un margine di poco superiore ai 30". Appena imboccata la salita dell'Auzelou, prendono l'iniziativa in quattro: i francesi Clement Braz Afonso (CIC U-Loire Atlantique), Nicolas Breuillard (St. Michel) e Alexis Guerin (Philippe Wagner) e l'ecuadoriano Jefferson Cepeda (Caja Rural-RGA). Raggiunti e staccati in breve tempo Martinez, Matthis, Colleoni e Svestad-Bårdseng, i nuovi battistrada viaggiano con un distacco non superiore ai 20" sul gruppo della maglia gialla, il francese Alex Baudin (Decathlon-AG2R La Mondiale), ridotto a non più di 20 unità ai piedi del Servières. Conclusa la sortita di Braz, Breuillard, Cepeda e Guerin, a metà salita ci prova un altro corridore d'Oltralpe, Mathieu Burgadeau (Total): qualche spicciolo di gloria prima di rimbalzare all'indietro. Non pago del precedente tentativo, Guerin sollecita la (pronta) reazione di Baudin e Cepeda proprio in cima all'ultima salita di giornata.
I saliscendi che precedono l'ultima discesa sono il terreno ideale per le imboscate, a maggior ragione perché soltanto la Caja Rural e la Decathlon hanno a disposizione uomini a sufficienza per pensare di controllare la corsa. Il primo a provarci è il francese Alexandre Delettre (St. Michel): partito di gran carriera ai -13, il capitano della squadra Continental parigina resiste fino ai 9,5 km. Appena ripreso Delettre, ecco il colpo del KO sferrato da uno scatenato Cepeda, che accumula in breve tempo una quindicina di secondi sugli inseguitori. In mancanza di alleati, tocca allo stesso Baudin - oltretutto incalzato in classifica dallo stesso Cepeda - rilanciare l'andatura del gruppo. Epilogo in parata per il corridore sudamericano, al primo successo della carriera sul suolo europeo, con un margine di 4" sul venezuelano Orluis Aular (Caja Rural), che anticipa allo sprint i francesi Clement Venturini (Decathlon) e Delettre e l'italiano Kristian Sbaragli (Corratec).
Alla vigilia dell'ultima tappa, Baudin dovrà difendere 23" di margine su Aular e 25" su Cepeda.
Gran finale a Limoges
La 4ª e ultima giornata del Tour du Limousin nasconde più di un'insidia, sebbene sia la meno impegnativa del lotto: la Oradur sur Glane-Limoges (161,1 km) presenta tre GPM nella prima parte (la Côte du Chemin Neuf, 1300 metri al 3,3%; la Côte de Saint Victurnien, 2,6 km con una pendenza media del 4,3%; la Côté de Verneuil, 2,2 km al 5,1% medio) che non dovrebbero scremare più di tanto il gruppo. Molto più stuzzicante il circuito cittadino di 12 km da ripetere per tre volte, nel quale spicca lo strappo di Le Mas Blanc: poco meno di un chilometro e mezzo al 5,5%. Epilogo ancora all'insù.
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