Merlier ancora padrone della Nokere Koerse, terza vittoria consecutiva a casa sua
Il belga della Soudal Quick-Step vince nettamente in volata sul Nokereberg, vincendo per il terzo anno di fila. Sul podio anche Jakobsen e Philipsen
Per il terzo anno consecutivo il Nokereberg diventa il giardino di casa di Tim Merlier, che anche questa volta non ha avuto rivali alla Nokere Koerse, in una delle corse che sente di più di tutto l'anno. Per il velocista della Soudal Quick-Step è già la sesta vittoria stagionale e la quarantesima della carriera, al termine di una gara che ormai conosce a memoria e che sa sempre come leggere al meglio nel finale, dopo che il Wolfpack e le altre squadre dei velocisti hanno lasciato poco spazio per soluzioni alternative.
Nokere Koerse 2024, la cronaca della gara
I primi ad andare in fuga sono Abram Stockman (TDT Unibet Cycling Team) e Yentl Vandevelde (Team Flanders Baloise), raggiunti poi da Xabier Isasa (Euskaltel-Euskadi), Aaron van den Beken (Bingoal WB), Alex Vandenbulcke (Tarletto-Isorex) e Victor Vercouille, compagno di squadra di Vandevelde. Il gruppo controlla senza grandi patemi, con diverse squadre che si affacciano nelle prime posizioni oltre a Soudal Quick-Step e Alpecin Deceuninck, che hanno in Tim Merlier e Jasper Philipsen i favoriti principali.
Già nei primi due giri nel circuito locale di Nokere si capisce che lo strappo di Lange Ast è uno dei punti segnati in rosso dalle squadre che vogliono cercare di agitare le acque ed evitare la volata di gruppo. Al primo passaggio, a oltre settanta dall'arrivo, cerca di strappare la Groupama-FDJ con Lewis Askey e Stefan Küng, e successivamente anche il UAE Team Emirates prova ad allungare il gruppo, con Filippo Baroncini e Tim Wellens molto attivi nelle prime posizioni.
Nel frattempo davanti è rimasto il solo Stockman, che se ne è andato dopo il primo Nokereberg e resiste per diversi chilometri, mentre dietro anche la Uno-X Mobility partecipa all'inseguimento. Il belga della TDT viene ripreso ai -37, a pochi chilometri dall'inizio dell'ultimo giro, e altri suoi compagni cercano di ripartire subito, ma nessuno riesce a formare una nuova fuga prima che si entri nel finale.
Si arriva quindi a gruppo compatto sull'ultimo Lange Ast, a meno di quindici dall'arrivo, con la Alpecin a stoppare tutti i possibili tentativi, con lo stesso Philipsen a muoversi in prima persona per entrare in un gruppetto potenzialmente pericoloso, con dentro ancora Küng e Rasmus Tiller. A quel punto Philipsen decide di proseguire nell'azione, costringendo anche Merlier a uscire per la prima volta allo scoperto. Dopo qualche chilometro di continui rilanci il gruppo si allunga ma non si spezza, anche perché il Wolfpack si mostra con ottimi numeri nelle prime posizioni per favorire il proprio velocista.
L'unico che riesce a guadagnare qualche metro è Ethan Hayter (Ineos-Grenadiers), che ci prova negli ultimi cinque chilometri. Il britannico si rivede dopo un po' di tempo a fare corsa di testa, così come Filippo Baroncini, che si muove insieme allo stesso Hayter poco dopo. L'ex campione del mondo under 23 prepara il terreno per un altro attacco di Wellens, che riesce a guadagnare qualche metro sull'ultimo tratto di pavé ma si schianta sul vento contrario negli ultimi due chilometri.
Volata senza storia
Si arriva dunque alla volata ai piedi del Nokereberg, con Bert van Lerberghe davanti a cercare di lanciare il suo capitano. Merlier rimane però un po' indietro a causa di una manovra molto pericolosa di Pascal Ackermann, che con una spallata si porta all'interno e innesca una caduta alle sue spalle. Merlier resta comunque in piedi e trova lo slancio giusto per riportarsi in posizione e soprattutto il colpo di pedale perfetto per lanciare lo sprint all'inizio della retta finale in pavé. Fanno tre di fila per il padrone di casa su un arrivo che conosce ormai come le sue tasche. La vittoria di Merlier è nettissima, mentre alle sue spalle Fabio Jakobsen ha la meglio su Philipsen negli ultimi metri, ottenendo così il suo primo podio con il Team dsm-firmenich PostNL. C'è posto tra i primi cinque anche per Simone Consonni (Lidl-Trek), sempre nel vivo della corsa nel finale.