La Vuelta, 3a tappa: nemmeno il tempo di carburare
La seconda tappa in linea è già una frazione di alta montagna con ascese non tremende, ma nemmeno banali; sarà subito l'occasione di vedere gli uomini di classifica confrontarsi in salita
Dopo le prime scaramucce odierne, è già tempo di alta montagna, con la tappa andorrana di 158.5 km da Súria ad Arinsal. Una tappa andorrana logicamente più blanda del solito visto che siamo soltanto al terzo giorno, ma comunque esigente e rilevante per la classifica generale: negli ultimi 40 km si salgono due GPM di 1a categoria, entrambi con altitudine poco inferiore ai 2000 metri. La corsa parte già abbastanza complicata con le salite non segnalate verso el Pi de Sant Just (circa 7.5 km al 4%, ma irregolare, con brevi toccate in doppia cifra) e la Collada de Clarà (circa 3 km al 5.5%). Poi il percorso si corre in fondovalle tra pianura o lieve falsopiano per oltre 70 km, fino ad arrivare ad Andorra la Vella, dove è posto il traguardo volante. Qui iniziano le prime rampe del Coll d'Ordino, molto sottostimato dai dati ufficiali (8.9 km al 5.1%) che di fatto escludono anche una delle rampe più dure e sono falsati anche dal risciacquo che si supera in vetta: in tutto dalla città al GPM sono circa 20 km al 5% di media ed è fatta grosso modo di tratti al 7/8% separati da brevi segmenti in falsopiano; il tratto più ripido (oltre 1 km al 9%) si incontra subito prima dell'inizio formale della salita; da qui al primo scollinamento (il Collet de Montaup) si sale con più regolarità e meno respiro per circa 8 km al 6.7%. A questo punto la strada scende per oltre 1 km e poi sale per altri 1000 metri al 6% fino al GPM. La successiva discesa è veloce e con carreggiata ampia, ma non va sottovalutata, anche perché la strada inizia quasi subito a risalire verso la stazione sciistica di Arinsal. Dopo circa 1 km al 3/4% inizia formalmente l'ascesa conclusiva misurata in 8.3 km al 7.7% con punte fino al 13%. Non è lunghissima ma piuttosto arcigna, soprattutto con un tratto di 2.5 km al 10% che termina in vista della flamme rouge.
Fari puntati su…
Non ci vuole molta fantasia: si tratta della prima tappa di montagna e quasi sicuramente gli uomini di classifica vorranno giocarsi anche il successo di tappa, non essendoci una classifica lunga favorevole alle fughe del mattino. Di conseguenza gli uomini da seguire sono i vari pretendenti al successo finale o a un piazzamento in classifica generale giunti al primo test. Innanzitutto si parte con la grande sfida tra Remco Evenepoel (Soudal - Quick Step) e la Jumbo-Visma di Jonas Vingegaard e Primož Roglic, una sfida che vede il vincitore uscente confrontarsi con i vincitori dei due GT già conclusi, con i secondi già indietro di 26". In tutto questo si inseriscono molte altre frecce, che qui proviamo ad elencare scorrendo la classifica generale, frutto soprattutto della cronosquadre di ieri: Romain Bardet (Team dsm - firmenich), Enric Mas (Movistar Team), Hugh Carthy (EF Education-EasyPost), il giovanissimo Lenny Martinez (Groupama - FDJ) al primo test con le tre settimane, Mikel Landa (Bahrain - Victorious) affiancato dal nostro Damiano Caruso, il trio INEOS Grenadiers formato da Geraint Thomas, Egan Bernal e Thymen Arensman, Alexander Vlasov (BORA - hansgrohe) affiancato da Cian Uijtdebroeks (altro giovanissimo e promettentissimo debuttante nei GT) e infine l'altro trio della UAE Team Emirates composto da João Almeida, Juan Ayuso e Jay Vine.
La Vuelta 2023, gli orari della terza tappa
La partenza ufficiale è prevista alle 13:27 e la tappa dovrebbe terminare tra le 17:15 e le 17:45. Sarà trasmessa in tv da Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 14:30 alle 18:00).