Lo storico allenatore di Van Aert: "Ho contribuito a scrivere la storia del ciclismo"
Marc Lamberts, storico allenatore del campione della Jumbo-Visma, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all'imminente separazione dal suo pupillo
Dopo 11 anni di collaborazione, durante i quali lo ha visto crescere e diventare il grande campione che è oggi, Marc Lamberts lascerà la Jumbo-Visma e, soprattutto, il suo pupillo Wout Van Aert. Lo storico allenatore del belga, infatti, seguirà lo scalatore sloveno Primož Roglič alla Bora-Hansgrohe ad inizio 2024, sebbene ancora manchi l'ufficialità, cambiando quindi società dopo 8 lunghe stagioni. Da ricordare come, al tempo, era entrato a far parte della società olandese in quanto guida del nativo di Herentals.
Lo stesso tecnico ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della rivista belga Knack, soffermandosi soprattutto sulle emozioni che ha vissuto quando ha dovuto prendere questa decisione e sul futuro di Wout Van Aert.
“Avevo programmato di non piangere, ma ho fallito. Wout ha detto che ha provato a giocare duro, ma non è stato facile neanche per lui. Logico dopo tutti questi anni. Qualsiasi allenatore guiderà Wout, lui sarà in buone mani. Ogni allenatore ha naturalmente la propria enfasi, ma tutti alla Jumbo-Visma seguono la stessa filosofia di allenamento. Wout non si allenerà improvvisamente in modo totalmente diverso. Questo mi rassicura”.
Lamberts, poi, ha provato a spiegare le motivazioni di questa sua scelta, sostenendo come fosse pronto per vivere una nuova sfida della sua carriera, e si è detto orgoglioso della crescita di Wout Van Aert e, più in generale, della Jumbo-Visma.
“Durante la mia carriera ho sempre avuto bisogno di una nuova sfida. Ho lavorato per grandi aziende farmaceutiche e ogni volta non sono mai rimasto per più di 5 anni. Non ho lavorato così a lungo come ho fatto in Jumbo-Visma, ormai da otto anni, in nessun'altra azienda. Ho contribuito a scrivere la storia del ciclismo, trasformando una piccola ‘squadra spazzatura’ nella migliore squadra di ciclismo del mondo. Per me il cerchio ora si è chiuso".