Vuelta a España 2024, 4a tappa: prime montagne, primo garage
Al quarto giorno ecco già la prima tappa di montagna; quasi superfluo dire che tutto si decide sull'ultima rampa. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv
Alla Vuelta a España 2024 è il momento della prima frazione di montagna, destinata a decidersi sull'impennata finale, ma comunque non unipuerto in senso stretto. L'avvio della 4a tappa è subito mosso e dopo poco si incontra la salita al Puerto de Cabezabellosa (9.2 km al 5.4%, max 9% nel primo km), immediatamente seguita da quello all'Alto de Piornal (13.9 km al 5.6%, molto regolare, max 8%) con discese abbastanza insidiose. La gara a questo punto si addolcisce con 30 km di pianura prima di imboccare il Puerto de Miravete (8 km al 4.5%), praticamente privo di discesa. Un tratto ondulato porta ai piedi della salita finale, che inizia già prima del traguardo volante di Roturas, a oltre 17 km dal traguardo (contro i 14.6 km ufficiali); da qui la media sarebbe del 5.8%, ma il dato nasconde molto di più: i primi 9 km sono al 4.3% di media, piuttosto regolari (a parte qualche breve tratto più arcigno), poi la pendenza cala ulteriormente nei successivi 3 km abbondanti (media 3.1%), prima di imboccare la tremenda impennata su cemento che porta al Collado de Ballesteros in 3 km al 13.2% (max 20%); rimangono quindi poco più di 2 km irregolari (media 5.7%), che alternano falsopiani ad altre toccate in doppia cifra (max 15% in prossimità del traguardo).
Fari puntati su…
Siamo di fronte al primo test per gli uomini di classifica, che molto probabilmente si giocheranno anche il successo di tappa: la classifica è piuttosto corta e nessun corridore buono ha un distacco sufficiente a poter sperare di ricevere spazio dal gruppo. In questo ci sono due considerazioni fondamentali di cui tenere conto: innanzitutto essendoci solo una cronometro non lunghissima all'ultimo giorno, tutti gli scalatori che oggi arriveranno davanti possono ambire al successo finale, dunque difficilmente vedremo corridore tirarsi fuori dalla sfida fin da subito; di conseguenza, nonostante ci sia un bel gruzzolo di punti a disposizione, la classifica dei GPM potrebbe per ora restare in balia delle seconde linee, a meno che qui non se la sia prefissa come obiettivo fin da subito. Per queste ragioni ci limitiamo ad elencare qua sotto tutti i possibili protagonisti, aspettandoci che tutti si trovino in gruppo ai piedi della salita finale.
Wout van Aert (Team Visma | Lease a Bike) parte con la maglia rossa addosso, ma 13" di vantaggio su Brandon McNulty (UAE Team Emirates) sono decisamente pochi; in ogni caso gli abbiamo visto fare grandi prestazioni anche in salita e superata questa tappa potrebbe tenere la maglia ancora un po', quindi è possibile che ci provi. L'americano appare il papabile più solido ad indossare la maglia sul Pico Villuercas, ma da dietro potrebbe rinvenire Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) a cui basterebbe vincere la tappa con pochi secondi di margine per balzare al comando.
Le tre squadre fin qui citate sono probabilmente anche le più forti sulla carta ed offrono molti nomi buoni per la classifica che sono chiamati a mettersi in gioco. Se Van Aert non fosse in grado di tenere l'ultima impennata si metterà senz'altro a disposizione di Sepp Kuss e Cian Uijtdebroeks, già però entrambi ad una trentina di secondi da Roglič. McNulty invece può rapidamente essere sostituito da mille altri capitani, considerando che escluso Baroncini tutta l'UAE è composta da scalatori o corridori da GT: sono già in altissima classifica João Almeida e Jay Vine; leggermente più indietro Adam Yates, Marc Soler, Pavel Sivakov e Isaac Del Toro; di questi il messicano è ancora tutto da scoprire, ma forse è il più talentuoso e questa Vuelta potrebbe rappresentare per lui la consacrazione definitiva. Anche il grande favorito Primož Roglič può contare sulla compagnia di uomini forti come Florian Lipowitz, Aleksandr Vlasov e Daniel Felipe Martínez, reduci anche da una discreta cronometro.
Ben attrezzata anche la Lidl-Trek il cui capitano dovrebbe essere Mattias Skjelmose, ma la cronometro di sabato non è stata fatta a spasso nemmeno da Tao Geoghegan Hart e Giulio Ciccone, con l'abruzzese che potrebbe esprimersi molto bene su un arrivo esplosivo di questo genere. Messa piuttosto bene anche la Bahrain - Victorious di Antonio Tiberi, che cercherà di bissare la prestazione del Giro d'Italia con il supporto (tra gli altri) di Damiano Caruso e Jack Haig. La INEOS Grenadiers dovrebbe invece fare affidamento su Thymen Arensman e Carlos Rodríguez, mentre la Decathlon AG2R La Mondiale Team punterà su Ben O'Connor e Felix Gall. Attenzione poi a Mikel Landa (Soudal Quick-Step), reduce da un Tour de France eccezionale e che si presenta qui con i gradi di capitano, supportato da uomini ottimi come Mattia Cattaneo e Mauri Vansevenant. È abbastanza ricco anche il Movistar Team di Enric Mas, Nairo Quintana e Oier Lazkano, senza che però nessuno di questi convinca fino in fondo pensando alle tre settimane.
Potrebbero far bene anche i capitani di altre squadre all'apparenza meno attrezzate come Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny), David Gaudu (Groupama - FDJ), Richard Carapaz (EF Education - EasyPost), Louis Meintjes (Intermarché - Wanty),
Eddie Dunbar e Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Guillaume Martin (Cofidis), Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), Matthew Riccitello (Free Palestine - Premier Tech), Cristián Rodríguez (Arkéa - B&B Hotels) e anche Max Poole (Team dsm-firmenich PostNL) se non dovesse accusare le botte della caduta di domenica.
Vuelta a España 2024, gli orari della quarta tappa
La partenza ufficiale è in programma per le 13:27 mentre l'arrivo è previsto intorno tra le 17:15 e le 17:45. Sarà trasmessa in tv su Eurosport e in streaming su Discovery+ (dalle 14:30 alle 18:00).