Aldo Taillieu ha vinto il prologo del Tour du Rwanda 2025 © via X @lottocycling_
Ciclismo Giovanile

Aldo Taillieu, il primo classe 2006 a vincere tra i prof e l'attesa per i talenti in arrivo

Il neo-19enne belga, conquistando il prologo del Tour du Rwanda, è diventato il primo corridore della sua età a trionfare tra i grandi. Uno sguardo a chi potrebbero essere i prossimi talenti a sbloccarsi

La breve crono inaugurale dell'edizione 2025 del Tour du Rwanda ha visto imporsi un giovane talento belga, nato ad Aalst (come un certo Remco Evenepoel) il 10 febbraio 2006. Il suo nome è Aldo Taillieu, e da quest'anno corre per la Lotto Development Team, la formazione di sviluppo della Lotto Pro Cycling, dopo che nella passata stagione aveva ottenuto il titolo nazionale a cronometro nella categoria Junior.

La storia di Aldo e il suo primato

Per parlare del record di precocità di Taillieu, è opportuno prima fare una doverosa distinzione tra quelle che vengono considerate vittorie professionistiche e quelle che non lo sono: il Tour du Rwanda è una corsa a tappe di categoria .1, che la rende una gara che assegna vittorie tra i prof, a differenza delle corse di categoria .2, fra le quali rientra per esempio il Tour of Sharjah, che si è disputato negli Emirati Arabi a fine gennaio.

Quest'ultima gara non è stata menzionata casualmente: infatti, lo scorso 28 gennaio l'azzurro Davide Stella, portacolori della UAE Team Emirates Gen Z e nato il 14 aprile 2006, ha vinto la tappa conclusiva, diventando di conseguenza il primo della sua età a vincere una corsa UCI, ma non è considerato un successo da professionista.

Perciò, vincendo il prologo in Rwanda, Taillieu si potrà così fregiare in eterno di essere il primo classe 2006 ad aver vinto tra i grandi, anticipando coetanei ben più quotati che si sono già messi in evidenza in corse, questo bisogna sottolinearlo, di livello superiore.

Aldo Taillieu in azione nel prologo del Tour du Rwanda 2025 © via X @lottocycling_
Aldo Taillieu in azione nel prologo del Tour du Rwanda 2025 © via X @lottocycling_

Come raccontato in una breve intervista per The Young Peloton ad aprile dello scorso anno, Taillieu è arrivato da poco nel ciclismo su strada, visto che in gioventù aveva dato priorità alle gare di mountain bike, laureandosi campione belga della sua categoria nel 2022. Nonostante la poca esperienza, nel 2024, Aldo è riuscito a ottenere ben 6 vittorie a livello junior, fra i quali spiccano una prestigiosa classica come la Kuurne-Bruxelles-Kuurne e una semitappa in volata al Giro della Lunigiana.

Sulle sue caratteristiche, ad aprile si era espresso così: “Pensavo di essere uno scalatore ma alla Kuurne e alla Nokere ho visto che ho un ottimo sprint. Devo ancora scoprire che tipo di corridore sono”. Il suo corridore preferito, in particolare per la polivalenza che ricalca il percorso fatto da Taillieu, non è un belga bensì Mathieu van der Poel. In merito ai suoi studi e quello che vorrebbe diventare da grande, invece, è stato molto onesto: “Mi piacerebbe diventare un architetto, ma è molto difficile combinarlo con il ciclismo”.

L'attesa per i 2005 e i 2006, mentre i 2004 già volano

Dando un rapido sguardo ai giovani talenti che potrebbero già quest'anno unirsi a Taillieu e vincere tra i professionisti, merita in primis menzione il fatto che tra i classe 2005 il primo successo è arrivato sul finale della passata stagione in Cina al Tour of Taihu Lake, firmata da un altro belga della Lotto, Steffen De Schuyteneer, venti anni compiuti proprio oggi.

Fra i classe 2004, invece, questo inizio 2025 ha dato ulteriore conferma che ci sono quattro corridori in grado di vincere con continuità nel professionismo: Josh Tarling (INEOS Grenadiers, vincitore nel World-Tour già a 19 anni), Paul Magnier (Soudal Quick-Step), António Morgado (UAE Team Emirates) e Jan Christen (UAE) sono già andati tutti a segno in questa stagione, per un totale di ventitré vittorie complessive firmate da tale quartetto.

Lato Italia, il bilancio attuale è piuttosto preoccupante: fra i professionisti si sta ancora aspettando la 1ª gioia in carriera di un corridore non solo appartenente alla classe 2005, ma anche degli anni 2004 e 2003 (anno, fra gli altri di Giulio Pellizzari).

Tadej Pogacar regala la maglia rosa e gli occhiali a Giulio Pellizzari © Giro d'Italia
Giulio Pellizzari ha sfiorato il primo successo in carriera nella 16ª tappa del Giro 2024, battuto soltanto dalla Maglia Rosa Tadej Pogačar © Giro d'Italia

Osservando infine i talenti più quotati negli anni 2005 e 2006, occhi puntati sul belga Jarno Widar (Lotto Pro Cycling), vincitore dell'ultimo Giro Next Gen e fra i protagonisti del weekend in Francia, fra Classic Var e Tour des Alpes Maritimes, e sullo spagnolo Pablo Torres (UAE Team Emirates), già all'opera in versione gregario per i capitani designati. Di un anno più piccoli ma già sul pezzo sono il francese Paul Seixas (Decathlon-AG2R) e Albert Withen-Philipsen (Lidl-Trek), che hanno già ottenuto la prima Top 10 di livello World-Tour tra Down Under e UAE Tour, così come si è messo in evidenza in Spagna Adriá Pericas, che ha corso più volte con la prima squadra della UAE. Ultimo che vale la pena essere citato è il più giovane del Lotto, Héctor Álvarez, nato a dicembre 2006, il quale quest'anno correrà nel team Under 23 della Lidl-Trek ma che, potenzialmente, potrebbe essere inserito in prima squadra per qualche corsa nella seconda parte di stagione.

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Michele Moretti
Cresciuto a pane e sport. Nato con l'amore per il basket, mi sono avvicinato al ciclismo grazie ai pomeriggi passati a guardarlo in tv con i miei nonni. Accumulatore seriale di statistiche sportive a tempo perso.