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McNulty ha l'assolo nel motore: sua la Faun-Ardèche Classic, podio Vansevenant-Kuss

26.02.2022 19:17

Un Brandon McNulty imprendibile in questo inizio di 2022. Arriva alla Faun-Ardèche Classic il secondo centro stagionale per il ventitreenne statunitense della UAE che aveva già conquistato in Spagna il Trofeo Calvia. Anche oggi ad incoronarlo vincitore è un'entusiasmante cavalcata solitaria che rischia di diventare il marchio di fabbrica di un corridore completo e dal grande futuro, ma già con un solido presente. Roglic e Alaphilippe si fanno vedere, ma il gruppo è beffato dai giovani attaccanti.

La Faun-Ardèche Classic, corsa in linea francese nata nel 2001 e diventata ufficialmente gara professionistica a partire dal 2008 ed attualmente di categoria UCI 1.HC, forma ufficiosamente un dittico con la Drôme Classic che si svolgerà domani. Percorso praticamente invariato rispetto alla scorsa edizione, che vede partenza ed arrivo a Guilherand-Granges (cittadina alle porte della più nota Valenza) per un totale di 168 km. Diverse le salite di giornata che delineano un percorso adatto a scattisti e scalatori: da segnalare la doppia scalata alla Côte du Pin (10 km al 4,3%) da affrontare nei due giri del circuito iniziale, mentre negli ultimi 30 km la dura successione Mur du Cornas, Saint-Roman-de-Lerps e Côte de Val d'Enfer crea il terreno adatto per azioni decisive.

Un paio di chilometri dopo la partenza provano a prendere il largo 5 uomini: si tratta di Clément Carisey (Go Sport-Roubaix Lille Métropole), Bruno Armirail (Groupama-FDJ), Torjus Sleen (Uno-X), Mathias Le Turnier (Team U Nantes Atlantique) e Paul Hennequin (Nice Métropole Côte d'Azur). Le prime rampe della Côte du Pin mettono però in difficoltà Sleen, Hennequin e Carisey che perdono presto contatto. Dal gruppo riesce ad evadere quindi Jérémy Cabot (TotalEnergies), che si riporta sui connazionali francesi Le Turnier ed Armirail creando così il terzetto all'avanscoperta. I 3 fuggitivi arrivano ad ottenere un vantaggio massimo di 4', mentre in gruppo sono Lotto-Soudal, Jumbo-Visma e Quick-Step a tenere sotto controllo la situazione.

Gli attaccanti procedono di comune accordo per le tortuose stradine dell'Ardèche, finché ai -60 km Le Turnier perde le ruote dei compagni di fuga in un tratto in discesa, mentre il gruppo si mantiene attorno ai 2'40" di ritardo. Durante il primo dei due passaggi sulla micidiale Côte de Val d'Enfer Quick-Step e Cofidis danno una secca accelerazione al gruppo in salita e nella conseguente discesa, rinvigorendo l'inseguimento. Si arriva così ad altissima velocità al Mur du Cornas (1,9 km all'8,2%), con Armirail che tenta il tutto per tutto andando da solo.

Nel frattempo dietro la corsa s'infiamma con i grandi nomi: Primoz Roglic (Jumbo-Visma) rompe gli indugi a 28 km dall'arrivo, non riuscendo a fare troppa differenza, mentre Julian Alaphillippe (Quick-Step) prova a sua volta a partire in contropiede senza successo. Poco dopo è la volta di Sepp Kuss (Jumbo-Visma), che sgancia un gruppetto con Mauri Vansevenant (Quick-Step), Brandon McNulty (UAE), Clément Champoussin (AG2R), che raggiungono e staccano agevolmente Armirail. Tra questi ottimi (e giovani) nomi McNulty sembra essere quello con le gambe migliori e saluta immediatamente la compagnia provando ad andarsene in solitaria.

Nel mentre il gruppo principale alle spalle non trova buon accordo con la sola Cofidis che non riceve aiuto da altre formazioni nell'inseguimento ed il ritardo sale oltre al minuto. L'azione di McNulty non accenna a rallentare e lo statunitense scollina a Saint-Roman-de-Lerps con 15" di vantaggio sulla coppia Vansevenant-Champoussin, raggiunti a fine discesa da Kuss. Si giunge quindi per l'ultima volta sulle "infernali" rampe della Côte de Val d'Enfer con McNulty che incrementa ulteriormente il vantaggio sui primi 3 inseguitori, da cui perde contatto uno stremato Champoussin.

Non c'è più nulla da fare per Vansevenant e Kuss, lo statunitense è semplicemente più forte e trionfa in solitaria al termine di 24 km con il vento in faccia. A 45" è Vansevenant a regolare Kuss allo sprint per la seconda piazza, mentre quarto è Lennard Kämna (Bora-Hansgrohe), che con un ritardo dal vincitore di 1'33" batte in volata Guillaume Martin (Cofidis) e Clément Champoussin. Ad 1'44" arriva il gruppo, dove settimo è Quentin Pacher (Groupama-FDJ), ottavo Warren Barguil (Arkéa-Samsic), nono Lilian Calmejane (AG2R) e decimo Alexis Vuillermoz (TotalEnergies).

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