Iserbyt chiude il Superprestige sollevando le braccia al cielo
Ciclocross

Iserbyt trionfa a Middelkerke, Van der Haar vince il SP

Dopo un testa a testa durato tutta la gara Eli batte il generosissimo campione dei Paesi Bassi. Per LVDH consolatoria la vittoria nella classifica generale. Sweeck, Nieuwenhuis e Kuypers chiudono la giornata nei cinque

11.02.2023 16:23

Messi alle spalle i Mondiali di ciclocross, per i più forti crossisti del pianeta la stagione si avvia sempre più velocemente verso la sua conclusione, ma ci sono ancora importanti appuntamenti da affrontare. Primo fra questi l'ottava e conclusiva frazione del Superprestige 2022-2023 a Middelkerke che si svolge sul rinnovato percorso dello storico Noordzeecross. Il tracciato, il cui senso di marcia è invertito rispetto alle scorse edizioni, presenta diverse collinette naturali che rappresentano le principali difficoltà tecniche, ma decisivo potrà risultare anche il banco di sabbia inserito a circa metà circuito e il washboard artificiale piazzato appena prima del traguardo. Il meteo è clemente: tante nuvole ma niente pioggia, fango del tutto assente; ancora una volta si assisterà ad una gara veloce. 

I favoriti non possono che essere i soliti quattro atleti che hanno caratterizzato con le loro gesta tutta la stagione: Eli Iserbyt, Michael Vanthourenhout, Laurens Sweeck e Lars van der Haar, il quale deve difendere il primato nella generale (90 punti) dagli attacchi dei due Pauwels Iserbyt (83 punti) e Vanthourenhout (84 punti); il margine per il campione neerlandese è comunque più che rassicurante. Crossisti che potrebbero approfittare della stanchezza di fine stagione per piazzare la sorpresa sono Niels Vandeputte, Gerben Kuypers, Kevin Kuhn e Ryan Kamp.

Van der Haar replica la grande partenza di Hoogerheide portandosi subito in testa, con a ruota Vandeputte. Lars sa di essere particolarmente adatto al tracciato di Middelkerke perché può sfruttare a proprio favore le gobbe, le contropendenze e i vari panettoni distribuiti lungo il circuito, e infatti imprime subito un'andatura molto alta. Sul banco di sabbia lui e Niels scappano via rispetto al resto del gruppo guidato da Iserbyt e Sweeck, mentre Vanthourenhout è alle spalle di Kamp ed Emiel Verstrynge e si trova nella posizione di dover recuperare terreno nei confronti degli altri favoriti dopo soli cinque minuti. Nelle retrovie cadute e problemi meccanici appiedano Corné van Kessel, Lander Loockx e Joran Wyseure. Alla fine del primo giro LVDH ha già una manciata di secondi di margine su Iserbyt, Sweeck e Vandeputte, mentre tutti gli altri inseguitori pagano un passivo ancor più pesante.

Eli prende in mano il proprio destino all'inizio della seconda tornata e si mette d'impegno per ricucire il gap che divide lui e Laurens dal battistrada. Nonostante qualche difficoltà nel segmento sabbioso, dove già nel primo giro era stato costretto a mettere il piede a terra, riesce nel proprio intento e ad un quinto di gara in testa alla corsa si è già ricomposto un terzetto interessantissimo formato dal folletto belga, dal campione neerlandese e dal vincitore della Coppa del Mondo. Ben più distanti gli inseguitori Vanthourenhout, Kuhn, Vandeputte, Nieuwenhuis, Kamp e Verstrynge.

Un nuovo errore di Iserbyt sempre nel banco di sabbia fa prendere il volo alla coppia Sweeck-Van der Haar, la quale si mette subito d'impegno per mantenere a distanza il pericolosissimo portacolori della Pauwels. L'alfiere della Crelan, in particolare, spinge a tutta cercando di tirare il collo a Iserbyt, anche perché negli ultimi mesi la sua rivalità con la sua ex-compagine si è presa un ampio spazio delle polemiche legate alla disciplina. Eli spende tante energie per chiudere, però alla fine, approfittando di una sbavatura di Sweeck sulla sabbia, chiaramente il tratto più importante e selettivo del tracciato, riesce a riportarsi a ruota del duo di testa sul finire della quarta tornata.

A metà gara, completato il quinto dei dieci giri in programma, i tre sono ancora insieme. Il più attivo è senza dubbio Van der Haar, il quale non perde occasione di sferrare attacchi in serie tentando di mettere allo scoperto le debolezze dei due rivali. Solitario in quarta piazza c'è Nieuwenhuis a 20", Kuhn è quinto a 30" mentre a circa 35" transita un terzetto con Verstrynge, Kamp e il solito Kuypers, partito male ma poi capace di risalire la china con grande naturalezza.

Il terzetto dei big inizia a temporeggiare un pochino e a studiarsi durante il sesto round, conseguentemente Nieuwenhuis rientra su di loro. Joris è più affaticato di LVDH, Iserbyt e Sweeck, ma ha dalla sua il fatto di poter rimanere abbastanza a ruota e di esser meno considerato degli altri, elementi tattici da non sottovalutare data l'assenza di fango e la scorrevolezza del circuito. Eli prova a dare una scossa nella prima parte del circuito durante il settimo giro e prima della sabbia viene rilevato da Van der Haar e Nieuwenhuis. I due sono compagni in Baloise e nel segmento sabbioso Joris fa il buco a Lars, che guadagna ben presto circa 5" sui tre inseguitori. Iserbyt reagisce immediatamente e si riavvicina a LVDH, mentre Sweeck dimostra di non star attraversando un eccellente periodo di forma perdendo metri da entrambi. Alla sua ruota Nieuwenhuis, il quale inizia ad accusare il colpo dell'inseguimento delle tornate precedenti. Kuypers intanto raggiunge e stacca Kuhn transitando sotto l'arrivo, ai -3 giri, con un passivo di solamente 14" dal leader.

Eli chiude il gap in avvio e rimane dietro ad uno scatenato Van der Haar, il quale su percorsi del genere, veloci, pianeggianti e con difficoltà tecniche limitate appare indomabile, una furia scatenata difficilmente arginabile. La sabbia recita un ruolo di primo piano anche in quest'ottavo gito a causa dell'errore di Iserbyt, che così è costretto all'ennesimo inseguimento nei confronti di LVDH, ultimato solamente sul finire della terzultima tornata. Sweeck intanto riesce a cambiare passo ed avviarsi verso il podio staccando Nieuwenhuis, raggiunto successivamente da Kuypers nella lotta per la quarta piazza.

Poco o nulla cambia nel nono round, con la coppia Iserbyt-Van der Haar che si getta in campo insieme all'inizio del decimo e ultimo giro. Lars si prende di forza la prima posizione dopo le prime curve e cerca subito di mettere sotto pressione Iserbyt, forzando il ritmo in ogni rettilineo dove può scaricare a terra tutti i suoi watt. Forse preso dalla foga di staccare l'avversario, LVDH commette un gravissimo errore sulle gobbe: entra troppo decisivo in curva e a causa di ciò l'anteriore gli scappa via facendolo finire per terra. Il campione neerlandese riprende prontamente la bici ma Iserbyt è già in sella che rilancia l'azione per staccarlo. Un po' abbattuto Van der Haar rinuncia quasi immediatamente all'inseguimento e anche quando tutto sembra potersi riaprire in seguito all'ennesima sbavatura di Iserbyt sulla sabbia, LVDH non concretizza l'opportunità. 

Eli coglie grazie alla sua infinita caparbietà e forza mentale la seconda vittoria stagionale nel Superprestige dopo Ruddervoorde, la settima in totale di una stagione particolarmente democratica nella distribuzione dei successi. Van der Haar conclude secondo a 7", Sweeck termina sul podio a 29". Nieuwenhuis può esser soddisfatto del suo quarto posto a 40", Kuypers, dopo l'ottima sesta posizione al Mondiale si conferma ad altissimo livello conquistando la quinta piazza a 51" dal vincitore. Lo svizzero Kuhn è sesto a 1'06", Verstrynge settimo a 1'22", Vandeputte ottavo a 1'28". Un deludente e mentalmente scarico Vanthourenhout batte Felipe Orts Lloret nella volata per la nona posizione a 1'35" da Iserbyt.

Van der Haar si può consolare con il successo nella classifica generale del Superprestige, seconda challenge vinta in carriera dopo la Coppa del Mondo del 2013-2014. Dietro al neerlandese, che ha totalizzato nella stagione ben 104 punti, sul podio del SP salgono anche Eli Iserbyt con 98 punti e Michael Vanthourenhout con 91. Sweeck, a causa della sua assenza a Gullegem, è solamente quarto a quota 81 punti nonostante abbia vinto a sua volta due tappe parziali della challenge. La top five della generale è completata dallo svizzero Kevin Kuhn, uno dei crossisti più solidi e costanti di questo 2022-2023.

La gara femminile
Ceylin Del Carmen Alvarado chiude la partita sin dal primo giro sfruttando un'imprecisione di Lucinda Brand nel banco di sabbia per avvantaggiarsi su tutte. A mano a mano che passano i giri il vantaggio della caraibica continua ad aumentare e al traguardo Alvarado può vantare ben 30" su Brand e 41" su Annemarie Worst, terza. Inge van der Heijden chiude quarta a 49", Laura Verdonschot quinta a 1'19" e per lei che finora aveva centrato risultati interessanti solo in gare sabbiose questo è un importante passo avanti che fa promettere bene per il futuro. Altre atlete nei dieci sono Denise Betsema (6°), Marion Norbert Riberolle (7°), Anna Kay (8°) e le due italiane Francesca Baroni (9°) e Rebecca Gariboldi (10°).

Alvarado conquista anche la classifica generale del Superprestige grazie a ben cinque successi parziali, per un totale di 110 punti. Van der Heijden è meritatamente seconda con 103 punti, Betsema salva il podio con 99 punti. In top five anche Aniek van Alphen, quarta con 62 e Norbert Riberolle quinta con 58.

 

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